Día 6

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Finalmente posso stare un po' da solo con te. Juraj, Geri, Ignazio e Gianluca se ne sono appena andati. Ho spiegato a loro ed alle rispettive fidanzate, che sentire parlare le persone che conosci di avvenimenti passati, ti fa bene. Così abbiamo ricordato quella volta che siamo rimasti insieme a Palermo, dopo la trasferta, e di quanto ci siamo divertiti.

Ti ho appena baciato a stampo dopo troppo tempo. Inizialmente volevo aspettare il tuo risveglio, per darci uno dei nostri baci. Ma poi non ce l'ho più fatta, anche perché ho pensato che quando tu sarai sveglio e ricambierai, sarà tutta un'altra cosa. Oggi l'infermiera mi ha dato il permesso di metterti una delle tue maglie preferite. Quella multicolor, che avevi fatto con gli elastici ed i colorati, macchiando il tappeto bianco. Mi ero incazzato, ma poi tu ridevi così tanto ed eri così divertita quando eri attaccata con le braccia al mio bacino per farti perdonare, che mi sono messo a ridere anche io.

Durante la famosa vacanza, era stato possibile recarsi ad un centro commerciale. Io e i miei amici non volevamo venire, ma quando Isco ha visto su internet che c'era il footlocker e vendevano anche scarpe da calcio bellissime, abbiamo deciso di venire, tanto eravamo stati al mare la mattina stessa. Geri mi disse che io e te non facevamo altro che scambiarci sguardi, ma non me ne accorgevo neanche. Forse perché ti accorgi dei gesti che compi solo quando sono rari. Quando invece è un gesto abitudinario, non te ne rendi nemmeno conto. Ho ragionato su ciò in questi giorni. Fatto sta, che dopo di questo, mi chiese quante volte ti avevo portato a letto. Io scherzando, risposi che avevo perso il conto. Non lo avessi mai fatto. Sentii uno scappellotto sul collo: eri proprio dietro di noi e non ce ne eravamo accorti. Subito dopo, mi dicesti.

"Se non volevo io, manco una volta saremmo andati a letto, cretino." Inutile dire che Geri scoppiò a ridere e ti diede il cinque.

"Certo, con il caratteraccio che hai." Risposi io.

"Non è un caratteraccio, non mi faccio mettere i piedi in testa, bello." Eri l'unica che poteva avere l'ultima parola con me. Mi piaceva vedere il tuo sguardo vittorioso solcare il tuo viso. Quella stessa giornata, mi trascinasti a fare shopping con te. Io non avevo voglia, ma mi allettò la tua frase.

"Ma non l'hai capito che non sono come le altre? Con me ti diverti anche a fare shopping." Mi facesti l'occhiolino. Io ti seguii e poi ascoltai la tua idea. Io sceglievo i vestiti per te, tu per me. Dovevamo creare un outfit - come lo avevi chiamato tu - che ci piaceva per l'altro e poi lo avremo indossato alla prossima uscita notturna nei pub, con i ragazzi dell'animazione. Eri diversa, da tutte. Non ne avevo mai incontrato una che mi aveva chiesto di fare shopping per lei, questa cosa mi coinvolgeva. Poi però, ti obbligai a seguirmi al FootLocker per un paio di scarpette da calcio nuove.
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Ciaao 🌟
Volevo dirvi che è un periodo pienissimo e sto faticando a portare avanti la storia di Yan e la nuova di Loca (l'altra mi sembrava una cazzata, quindi ho ideato una cosa nuova)

Buonanotte e fiera di essere clochonera, che emozione lo stadio sotto la pioggia, nonostante il risultato ❤⚪️

Buonanotte e fiera di essere clochonera, che emozione lo stadio sotto la pioggia, nonostante il risultato ❤⚪️

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Flechazo || Suso FernándezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora