Buongiorno Leo! Sui social un sacco di persone di chiedono come stai, se ti stai riprendendo. Il coma è duro. Ti operi e poi non ti svegli. Se ti svegli, cosa che spero con tutto il mio cuore che succeda, non è sicuro che tu possa riprendere tutte le forze. È così difficile da affrontare. Ma alla fine lo so che tu sei più coraggiosa di me, hai una forza d'animo assurda e so che quando ti sveglierai sarai tu a tirar su di morale me.Niña, mi sto rendendo conto che sto diventando troppo malinconico rispetto ai primi giorni, capiscimi però, comincio a non sopportare la distanza delle nostre menti. Nonostante ciò, cercherò di raccontarti delle mie giornate con la squadra.
Ricordo che il tempo passava e che io ogni giorno mi rendevo conto che non era solo sesso e non ce la facevo più. Era passato un mese e quante volte avrei voluto sussurrarti cose dolci all'orecchio, ma non potevo perchè non ero nella posizione di compiere un gesto simile. Ti pensavo costantemente ed ero consapevole che mi ero cacciato in un grande casino. Il mio non era amore, ma era un sentimento che non riuscivo ad identificare. Qualche giorno prima ti avevo fatto una scenata di gelosia, per la quale mi sentii un cretino, la sera stessa. Era un semplice cliente del bar di poco più grande di noi, che da un po' di mattine vedevo seduto al banco a bersi un caffè. Ogni volta ti parlava, aveva un sacco di argomenti con la quale persuaderti e tenere la tua attenzione su di lui. Il giorno della mia scena da psicopatico - se ci penso ora rido da solo - ti aveva dato il suo numero su un foglietto e tu lo avevi preso. Io ti avevo visto da fuori, ti osservavo sempre quando passavo. La sera entrai in casa tua e ti trovai sul divano, mentre eri intenta a legarti i capelli in modo disordinato.
"Senti non sta né il cielo né il terra che io non posso parlare con la fotografa della squadra e tu invece puoi flirtare con un tuo cliente." Si Leo, ero completamente fuori. Ti mi guardasti, inclinasti la testa da un lato e sembrasti piuttosto confusa.
"Che?" Domandasti poi, sedendoti meglio.
"Non fare finta di non sapere." Borbottai passando una mano tra i capelli.
"Credimi, non sto facendo finta." Ridacchiasti cercando i miei occhi.
"Cazzo ridi?" Sbottai nervosamente, fulminandoti con lo sguardo.
"O ti calmi o te ne vai cretino." Mi rispondesti acida. In un altro momento quell'atteggiamento mi avrebbe fatto impazzire, tanto da riempirti di baci dopo averti bloccato al muro, ma in quel momento no.
"Va bene me ne vado, avrai di meglio da fare con il tuo nuovo amico." Leonor, credo sia stata una delle litigato più ridicole che io abbia mai provocato.
"Jo ma che stai dicendo?" Mi chiedesti, mentre ti eri messa davanti alla porta per non farmi passare. Ti avvicinasti piano e appoggiasti le mani sul mio petto. Il tuo tocco mi faceva tranquillizzare, così tirai un lungo sospiro di sollievo.
"Ei niño, ora ci sediamo e mi dici che c'è." Ti alzasti di poco in punta e posasti un bacio sulla mia guancia. Io annuii come un bambino, ma in realtà il mio cervello stava combattendo tra il fatto di dirti tutto e quello di tenerlo nascosto.
"Sono incazzato perché tu mi hai fatto spaventare a morte dicendomi che avevi un ritardo solamente perché ho chiacchierato con Meg, mentre tu accetti il numero di un cretino che ti parla e ci prova spudoratamente ogni mattina." Mi liberai di quel peso, per poi guardarti negli occhi.
"Meg.." Sbuffasti infastidita, lasciandomi udire quel che probabilmente era un tuo pensiero. "Comunque quel numero l'ho accettato per prenderlo in giro, era troppo sicuro di sé.. l'ho buttato nel cestino subito dopo." Mi rassicurasti "Non mi interessa nessun altro niño." Appoggiai la mia fronte sulla tua ed entrambi ci scambiamo un sorriso che poco tempo prima avrei definito schifoso. Ora ti avrei sorriso così tutta la giornata.
"Siamo entrambi gelosi da morire." Sussurrai, imbambolato dai tuoi occhi. Tu annuisti passando un dito sulle mie labbra, ipnotizzata come me.
"Provo qualcosa." Mi lasciai andare quella frase che non avrei dovuto dire, secondo la conclusione dei miei ragionamenti. I tuoi occhi si spalancarono e io ero sempre più convinto di aver fatto la cazzata della mia vita. Ti avvicinasti e appoggiasti le tue labbra sulle mie
"Anche io." Dicesti soltanto, per poi buttarti addosso a me e baciarmi ripetutamente. Quella notte facemmo l'amore consapevoli del fatto che lo stavamo facendo.
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Non sono bellissimi?!💗 #JeonorOggi ho visto la partita contro il Borussia, abbiamo perso ma giocavamo con 2/3 di panchina, quindi sono felice comunque, perchè ho visto giocare i nuovi acquisti e mi sono piaciuti 😋
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Flechazo || Suso Fernández
FanficDove Leonor ha fatto un incidente e Suso la va a trovare e le ricorda la loro storia d'amore. - Iniziata il 30.04.2017