4.2. Yoongi's freedom

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Yoongi ebbe bisogno di molto più tempo prima di decidersi a smettere di vivere in quel misero modo, legato al dolore e ai ricordi.
Per un periodo si isolò completamente dai suoi amici e l'alcol divenne il suo rifugio e l'unico sollievo nella sua vita. Era completamente perso.
Una sera, mentre girovagava per casa barcollando, decisamente brillo, si imbattè in una foto risalente a tre anni prima, quando la sua compagnia si era da poco formata. Allora erano dei ragazzini ingenui e sognatori, con un grosso sorriso sulle labbra, le guance paffute e la speranza negli occhi vispi e furbi.
Nella foto al centro si trovava Jin che sorrideva allegro, i piccoli occhi socchiusi e teneva tra le mani una palla da basket. Alla sua destra Jungkook rideva portandosi una mano alla bocca per darsi un contegno e a sinistra Yoongi poggiava la schiena su Jin e sorrideva sobriamente, come sempre. Era fatto così lui, fuori sembrava una persona pacata e posata ma dentro nascondeva una tormenta e un tornado di emozioni.
In alto invece, proprio sopra Yoongi, Namjoon sorrideva e accanto a lui Taehyung lo teneva sotto braccio e con l'altra mano scompigliava i capelli di Jin, il solito sorriso quadrato a incorniciargli il volto.
Infine Hoseok rideva scompostamente tenendo stretto a sé Jimin e poggiando un mano sulla spalla di Jungkook. Jimin ridacchiava coprendosi il volto con una mano.
Ricordava quel giorno, era il compleanno di Yoongi e i suoi amici come regalo lo avevano portato in un campetto di basket poco lontano dalla città e avevano giocato allo sport preferito del ragazzo per tutto il pomeriggio, prendendosi in giro e rinfrescandosi con della limonata.
Alla fine, tutti sudati, avevano deciso di fare quella foto per ricordare per sempre quella giornata. Namjoon era poi andato a farle stampare e aveva regalato una copia di essa ad ognuno di loro.
Quella foto ritraeva l'inizio di tutto e fu anche l'inizio della redenzione di Yoongi che si ritrovo a piangere come un bambino, rannicchiato a terra e stringendo al petto la fotografia che si bagnava delle sue lacrime.
Da quel giorno eliminò poco a poco l'alcol e insieme ad esso tutti i ricordi che riguardavano Jin.
Non era pronto a ricordare con un sorriso malinconico il suo amico, probabilmente non lo sarebbe mai stato, quindi preferì cancellare dalla sua memoria tutto ciò che lo riguardasse.
Bruciò ogni ricordo sperando di non lasciarne traccia e si sentì sollevato, ma non completamente libero.
Con il cuore più leggero scorse anche lui l'uscita di quel labirinto e cominciò a correre per scappare da tutta la sofferenza e i brutti pensieri che lo avevano attanagliato in quei mesi.

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