CAPITOLO 9 - STRANI SOGNI

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~ Noah ~

Quandoandai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua erano già tuttiintorno al tavolo. Non ricordavo molto della sera precedente e questomi fece rendere conto che avevamo bevuto veramente troppo, ma da unlato ero felice, almeno i miei incubi per una sera non si eranopresentati. ‹‹Buongiorno Noah, ma che hai sulla spalla?››chiese Dean dando un morso al suo panino. Mi guardai il braccio eavendo la canottiera il mio tatuaggio era esposto alla vista ditutti. ‹‹È un tatuaggio›› gli risposi mettendomi a sedere,‹‹Quando te lo sei fatto?››, ‹‹Oh beh... sinceramente nonricordo, ero ubriaca e il mattino dopo me lo sono ritrovato sulbraccio›› dissi bevendo un sorso d'acqua. La testa mi facevamalissimo così chiesi a Sam se poteva darmi un'aspirina. ‹‹Viricordate qualcosa di ieri sera?›› chiesi alle mie amichesperando di non essere l'unica a dare una risposta negativa. Lorofecero cenno di no con la testa e poi Cassie disse: ‹‹Una cosaperò me la ricordo››, ‹‹Ovvero?›› chiesi incuriositaprima di prendere un altro sorso d'acqua, ‹‹Hai limonato conCastiel›› mi rispose accennando un sorrisetto. Io incredula,sputai l'acqua e rimasi a bocca aperta. ‹‹Non l'ho fattodavvero››, ‹‹Oh si che l'hai fatto›› mi disse Charliein un tono misto fra rabbia e ironia. Non potevo credere a ciò cheavevo fatto, non ero nemmeno attratta dall'angelo ma ero sollevatadal fatto che almeno non avevo baciato Dean. ‹‹Eh già, è andataproprio così›› disse Dean sogghignando e poi aggiunse: ‹‹Davveronon ti ricordi niente?››, io feci cenno di no con il capo. Quellanotte non avevo avuto nessun incubo ma avevo fatto un sogno piuttostostrano, avevo baciato Dean. Non so se glielo avrei mai detto ma disicuro non l'avrei fatto in quel momento. Dopo aver presol'aspirina me ne andai nella mia stanza e mi riaddormentai, mapurtroppo i miei incubi erano di nuovo con me.

~ Cassie ~

Dopoche Noah se ne ritornò a letto, io Charlie e i ragazzi trovammo uncaso. Saremmo partiti la sera stessa. Non eravamo sicuri al 100% dicosa trattasse il caso ma qualcosa mi diceva che si doveva trattaredi un gruppo di Jinn. ‹‹Secondo me sono loro e abbiamo ancheabbastanza prove per dimostrarlo›› disse Dean convinto, ‹‹Ese poi non fossero loro? La ragazza non è stata molto chiara!››esclamò Sam incerto, ‹‹Ma la ragazza nell'intervista parla diun uomo con dei tatuaggi›› ‹‹Ho capito Dean, ma potrebbeessere una persona qualsiasi, ai giorni d'oggi mica solo i Jinnhanno dei tatuaggi›› disse Sam irritato, ‹‹Vi dico io checosa faremo›› ‹‹Vai Cassie fatti intendere›› mi disseCharlie sorridendomi, le sorrisi a mia volta e poi continuai ‹‹Noistasera partiamo, prenderemo un motel e dopo pranzo andremo fare duechiacchere con la ragazza per accertarci che sia veramente un Jinn,okay?››. I ragazzi annuirono ed io e Charlie tornammo a guardarela tv.

  ~ Noah ~

Stavoparlando con un uomo, questo era il mio sogno ricorrente. Mi dicevache dovevo andare da lui, aveva bisogno d'aiuto ma soprattuttoaveva bisogno di me. Non mi voleva dire chi era, ma anche se era dispalle, mi sembrava di conoscerlo, mi era familiare. Ad un certopunto tutto venne avvolto dalle fiamme ed io incominciai ad urlare.

‹‹Noah!Noah!››.Aprii gli occhi, ero sudata e intorno al mio letto vidi i visi dellemie amiche e dei ragazzi. ‹‹Che sta succedendo? La casa staandando a fuoco?›› chiesi preoccupata, ‹‹No Noah, è solo chestavi urlando da tipo una decina di minuti, che è successo?›› michiese Cassie preoccupata. Non volevo dire alle mie amiche dei mieisogni anzi incubi, così tagliai corto dicendo: ‹‹Stavo solosognando›› ‹‹E che cosa hai sognato di così tanto spaventosoda urlare?›› mi chiese Dean guardandomi dritto negli occhi,‹‹Stavo... ehm... cadendo da un burrone›› gli risposiinventando qualcosa sul momento. Loro per fortuna mi credettero e michiesero se avevo voglia di pranzare, così mi alzai mi misi lepantofole e andai in cucina insieme a loro. Dopo pranzo miaggiornarono sul nuovo caso e anche io non avevo dubbi la pensavocome Dean, doveva trattarsi per forza di un Jinn. ‹‹Perché siamoancora qui? Cosa aspettiamo a partire?›› domandai in cerca di unarisposta, ‹‹Finalmente qualcuno che la pensa come me›› disseDean alzando lo sguardo al soffitto, ‹‹Abbiamo già detto quelloche faremo e così sarà›› disse Sam senza tanti rigirii diparole. Io annuii e Dean fece lo stesso. Iniziammo a prepararequalche borsone nell'attesa dell'imminente partenza.

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