CAPITOLO 10 - A CACCIA DI LUPI MANNARI

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~ Cassie ~

Erano passati circa dieci giorni da quando avevamo salvato Lucas e Noah dai jinn. Erano altrettanti giorni che non avevamo un caso, così nel frattempo ci eravamo riposati e Sam ci aveva istruito su altre creature come, ad esempio lupi mannari, draghi, mutaforma e tante altre. Le cose al bunker procedevano bene, l'unica cosa che non sapevamo ancora come affrontare, erano gli incubi di Noah. In questi dieci giorni, aveva dormito poco e quando ci riusciva si svegliava urlando. Continuava a dirci che stava bene ma io e Charlie sapevamo che non era vero. Quel pomeriggio decisi di parlarle. Quando entrai nella sua stanza se ne stava sul letto a leggere un libro. ‹‹Come stai?›› , mi sedetti sul suo letto in attesa di una risposta vera, ‹‹Bene Cassie›› mi rispose continuando a leggere il suo libro. ‹‹Sappiamo entrambe che non è vero...Noah ci conosciamo da quando siamo piccole, siamo cresciute insieme... puoi dirmele certe cose››, la mia amica chiuse il suo libro e lo appoggiò sul comodino. ‹‹Hai ragione Cassie, ci conosciamo da sempre, ma questa cosa è più grande di me e te messe insieme... non capiresti››, Noah aveva uno sguardo molto serio, sembrava quasi spaventata da questa cosa tanto che, fece spaventare anche me.‹‹Noah, cosa sta succedendo? Se tu me lo dicessi, forse io potrei aiutarti›› ‹‹Cassie, so che sembra strano, ma è come se questi sogni che faccio siano veri...durante questi sogni io parlo con una persona››. Ero contenta che la mia amica, finalmente, si stava aprendo con me. ‹‹E tu sai chi è questa persona con cui parli nei tuoi sogni?›› ‹‹No Cassie, se ne sta sempre giratodi spalle quando parliamo›› ‹‹Anche se sta di spalle, tiricorda per caso qualcuno?››, quello che mi stava dicendo la miaamica mi stava incuriosendo sempre di più. ‹‹No, non mi ricorda nessuno però, allo stesso tempo, è come se lo conoscessi... è una presenza familiare ma...io non so chi sia Cassie e questa cosa mi sta facendo impazzire››, il viso della mia amica si fece cupo e una lacrima le rigò il viso. Noah non era una persona che era solita esprimere le sue emozioni davanti ad altre persone infatti, fu quellalacrima a farmi capire che, la situazione che stava passando, eraveramente difficile da affrontare per lei. Noah era una persona moltodura con se stessa, sembrava quasi che non provasse emozioni o che,addirittura, non avesse un cuore ed invece non era affatto così. Erauna persona molto sensibile anche se non lo lasciava a vedere.D'impulso la abbracciai, pensavo che mi avrebbe respinta ed invece non fu così. Mi abbracciò a sua volta e le dissi che avrei fatto qualsiasi cosa per lei, se dovevo usare i miei poteri l'avrei fatto senza pensare alle conseguenze. ‹‹Grazie Cassie››, la mia amica mi sorrise e capii che, almeno per quel giorno, aveva finito diraccontarmi dei suoi sogni. Mi alzai dal suo letto e la lasciai dasola nella sua stanza, lei riprese a leggere il suo libro ed io michiusi la porta della sua camera alle spalle. Quando ritornai incucina Dean stava leggendo il quotidiano al tavolo insieme a Charlie,mentre Sam se ne stava al computer. Lo vidi molto concentrato, forsedopo dieci giorni aveva trovato un caso. Mi avvicinai a lui e notaiche stava guardando la pagina iniziale di un quotidiano del Michigan.‹‹Hai trovato un caso?›› chiesi sedendomi sulla sedia vicinoalla sua, lui annuì e Dean si alzò dalla sua postazione per venirea vedere ciò che aveva trovato Sam. Dopo aver esaminato, per qualcheistante l'articolo, Dean era sicuro che si dovesse trattare di lupimannari. Anche Sam non aveva dubbi. Ero sorpresa e allo stesso tempo anche spaventata d'altronde era da poco più di un mese che eravamodiventate delle cacciatrici e andare a caccia di un lupo mannaro miaveva fatto salire per un attimo un lieve senso d'ansia. Andai a chiamare Noah giusto per renderla partecipe della scoperta di unnuovo caso. Quando entrai in camera sua stava ancora leggendo e,quando le dissi che avevamo trovato finalmente un caso, saltò giùdal letto, appoggiò il suo libro sulla sua scrivania ed uscì con medalla sua stanza.

~ Noah ~

QuandoCassie venne ad avvertirmi della scoperta di un nuovo caso fuisollevata. Ero felice che almeno per qualche giorno, mi sareidistratta dalla questione dei sogni, meno ci pensavo e meglio stavo.Andai in cucina dagli altri e notai che erano tutti intenti a fissareil pc di Sam. ‹‹Insomma di cosa si tratta?››, Dean fu ilprimo a alzare lo sguardo dal pc per posarlo subito su di me.Sembrava felice di vedermi. Avevo trascorso gli ultimi due giornichiusa nella mia stanza e rivederlo mi aveva fatto piacere. Posò lasua birra sul tavolo e si avvicinò a me. ‹‹Come stai?››‹‹Bene Dean, grazie per avermelo chiesto›› risposispostandomi una ciocca dei miei capelli ribelli dietro al mioorecchio. ‹‹Allora Sam ha trovato un caso?›› ‹‹Sembraproprio di si›› rispose Dean sorridendomi, gli chiesi di che cosasi trattasse e lui mi rispose che si trattava di lupi mannari.‹‹Seriamente ... lupi mannari? Wow le cose iniziano a farsiserie›› ‹‹Eh già, il periodo di prova è finito da un belpo'›› disse Dean sogghignando, aveva ragione ormai, anche seera passato poco più di un mese, eravamo diventate delle cacciatricia tutti gli effetti. ‹‹Insomma... sappiamo che cosa hanno fattodi così grave questi lupi mannari tanto da essere cacciati daisottoscritti?›› chiesi dopo essermi messa a sedere vicino aglialtri. Sam mi spiegò che, quella mattina nei dintorni del lagoMichigan, erano stati ritrovati morti e senza cuore, nel vero sensodella parola, tre campeggiatori. Il lago Michigan... i ricordi miriaffiorarono nella mente, erano ricordi belli ma che allo stessotempo mi provocavano una voragine nel petto, giusto per rimanere intema. Quando ero una bambina, era di consuetudine ogni estate,passarla al lago Michigan con la mia famiglia... quando eravamoancora una famiglia. Dopo che mio padre morì, insieme a lui morironoanche le nostre vacanze ma soprattutto morì anche mia madre che daquel momento in poi non fu più la stessa. In un certo senso moriianche io, sentivo ogni giorno la mancanza di mio padre ed adesso eracome se avessi ritrovato la sua presenza nell'uomo con cui parlavoogni volta che mi addormentavo. Sam, interruppe i miei pensieri ecosì ritornai alla realtà. ‹‹Come facciamo ad essere sicuri chesia stato un lupo mannaro?›› chiesi incuriosita, ‹‹I corpidei campeggiatori erano intatti, gli mancava solo il cuore e questo èuno degli indizi più importanti››, Sam aveva ragione, miricordai di una lezione in cui diceva che i lupi mannari,fondamentalmente, si nutrono del cuore della loro vittima. ‹‹Perciò,che cosa faremo?›› chiese Cassie, ‹‹Ormai è troppo tardi perpartire, partiremo alle 6.00 di domani mattina in modo da arrivare inMichigan per le 21.00, alloggeremo come nostro solito in un motel edil giorno seguente indagheremo››, Dean era stato molto chiaro edannuimmo tutti.

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