CAPITOLO 2 - CACCIATORI SI NASCE

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~ Cassie ~

‹‹Buongiorno piccioncini, il sole splende alto nel cielo e vi ho preso anche la colazione›› disse Dean svegliandoci. Mi svegliai di soprassalto e feci finta di nulla visto che quando mi svegliai ero distesa sopra di Sam accoccolata fra le sue braccia. ‹‹Ehm buongiorno Dean›› disse Sam cercando di distogliermi lo sguardo da dosso. ‹‹Grazie per la colazione›› ‹‹Di nulla›› mi rispose Dean sorridendo. Mi guardai intorno e non vedendo ne Noah ne Charlie capii che se ne erano già andate. Molto probabilmente sarebbero tornate nel pomeriggio. Un rumore frastornante interruppe la nostra colazione. Era di nuovo la sirena dell'auto dello sceriffo Mcberry. Andai alla finestra e insieme allo sceriffo arrivò anche un' ambulanza. Era capitato qualcosa. ‹‹Che succede Cassie?›› chiese Sam incuriosito, ‹‹Credo che sia morto qualcuno›› risposi dopo aver visto un corpo coperto da un lenzuolo che usciva dall'abitazione su  una barella. Uscii per andare a vedere l'accaduto e per chiedere informazioni allo sceriffo e Sam e Dean mi seguirono, molto presumibilmente, per avere una risposta certa dell'accaduto. ‹‹Buongiorno Cassie›› ‹‹Buongiorno sceriffo, che succede?›› ‹‹Ieri il signor Darrel e oggi il signor Moscati›› rispose in tono dispiaciuto. ‹‹Come è morto?›› chiesi preoccupata, ‹‹ È stato strangolato pure lui, non capisco a quanto pare è arrivato un assassino in città››. Dopo aver sentito quelle parole uscire dalla bocca dello sceriffo, rabbrividii. Era tutta colpa mia, me lo sentivo. Congedai lo sceriffo e me ne ritornai in casa, Sam e Dean rimasero a fare due chiacchere con lo sceriffo per sapere qualcosa in più sull'accaduto. Appena entrata presi il cellulare e chiamai immediatamente Charlie e Noah. Dopo circa una mezzoretta, che corrispondeva a qualche minuto per loro , arrivarono. ‹‹Come mai hai detto che era urgente? È successo qualcosa di grave?›› chiese Charlie preoccupata, ‹‹Charlie, se ha detto che è urgente di sicuro è successo qualcosa›› disse Noah dandole un pugnetto sulla spalla. ‹‹ È morto il signor Moscati›› dissi sentendomi in colpa. Le mie amiche  rimasero a bocca aperta, per qualche secondo ci fu silenzio poi  Noah ruppe il ghiaccio. ‹‹Ti prego non dirmi che è morto strangolato pure lui›› mi chiese sapendo già dentro di se la risposta, ‹‹ Si purtroppo è così›› ‹‹ La la la la la ti avevo detto di non dirmelo!›› esclamò Noah ad alta voce tappandosi le orecchie. Non sapevo che cosa pensare, poteva davvero esserci un assassino a Danver  ma c'erano troppe coincidenze che mi facevano pensare il contrario. ‹‹Glielo dovrei dire secondo voi?›› chiesi in attesa di una risposta il più presto possibile, ‹‹Dire che cosa a chi?››, Noah dette un altro pugnetto sulla spalla di Charlie che la fulminò con lo sguardo. ‹‹Charlie, Cassie vorrebbe sapere la nostra opinione sul fatto se dire del fantasma a Sam e Dean oppure tacere e lasciare correre›› disse Noah con un braccio intorno alla spalla di Charlie. ‹‹Ah... scusate è che ho sonno e mi ci vuole un po' per capire le cose al volo›› disse Charlie accennando uno sbadiglio, ‹‹Si lo abbiamo notato, comunque secondo me dovresti diglielo del fantasma››, feci cenno di si con il capo a Noah e abbassai lo sguardo. ‹‹Fantasma?››, la voce di Dean echeggiò nella stanza, era arrivato proprio il momento di vuotare il sacco. Raccontai  loro tutta la storia  della tavola Ouija e che per sbaglio avevamo evocato un fantasma di una donna che non era la zia di Charlie come credevamo ed infine, parlai del segno al collo che aveva il fantasma e che ormai non credevamo più fosse una coincidenza che sia il signor Darren che il signor Moscato erano morti strangolati a causa di una persona. Dean si voltò  in direzione di Sam e dopo avergli rivolto un mezzo sorriso disse: ‹‹Beh... abbiamo un caso››. Passammo un pomeriggio alternativo, Sam se ne stava a fare ricerche su internet e Dean era intento a capire come mai Stefan Salvatore non avesse ancora spaccato la faccia a suo fratello Damon, dopo che quest'ultimo, gli aveva preso la ragazza. ‹‹Sammy, io ti avrei distrutto›› disse Dean ancora sbalordito, ‹‹Si certo come no... Dean credo di aver trovato qualcosa!›› esclamò  Sam agitato. Andammo tutti intorno a Sam incuriositi di sapere che cosa avesse trovato, e appena vidi quell'immagine rimasi pietrificata. Era proprio la donna che era apparsa due sere prima in casa mia.  ‹‹ È lei ›› dissi senza  perdere tempo, ‹‹Bingo!›› urlò Dean soddisfatto e Sam iniziò a leggere le informazioni che erano riportate su di lei. ‹‹Qui dice che si chiamava Elena Carter e che viveva proprio qui a Danver, assassinata nel 1955 dopo una festa rinascimentale del paese da suo marito Chester perché aveva scoperto che lui la tradiva. È stata strangolata››. Adesso sapevamo il motivo per cui le vittime venivano strangolate ma non capivo il motivo per cui uccidere il signor Darrel e il signor Moscati. ‹‹Non capisco›› ‹‹Che cosa non capisci Cassie?›› chiese Sam dopo aver  rivolto lo sguardo nella mia direzione, ‹‹Il motivo per cui ha ucciso i due uomini››, ‹‹In effetti non saprei›› disse Sam tornando con lo sguardo rivolto verso il pc. In quel momento capii che Charlie aveva avuto un' illuminazione, il suo viso da pensieroso divenne  intuitivo. ‹‹Ma certo, ci sono!›› esclamò con un ampio sorriso, ‹‹Illuminaci›› disse Dean interessato, ‹‹Allora se non ho capito male questa Elena è stata tradita da suo marito giusto?›› ‹‹Si e quindi? ›› chiese Dean perplesso, ‹‹Quindi...›› disse Charlie rivolgendosi a Dean dopo aver trovato il suo tono un po' offensivo, ‹‹... Cassie due giorni fa ci ha detto che il signor Darrel aveva tradito la moglie ma che poi avevano fatto pace, ma l'aveva comunque tradita e guarda caso dopo aver evocato per sbaglio quel fantasma la mattina successiva il signor Darrel muore misteriosamente strangolato››, in effetti il discorso di Charlie sembrava non fare una piega e Dean per congratularsi le diede un bacio in fronte che la fece arrossire, cosa che fece ingelosire Noah. ‹‹Insomma, questo fantasma si vendica uccidendo gli uomini che tradiscono le loro mogli, nello stesso modo in cui la uccise suo marito quando lei scoprì il tradimento?›› chiesi per essere sicura se avevo capito bene. ‹‹Si proprio così›› mi rispose Sam accennando un sorriso. L'unica domanda che mi martellava nella testa era : "come potevamo eliminare una persona che era già morta?" ‹‹Sam c'è scritto dove è stata sepolta?›› chiese Dean, ‹‹Cosa avete intenzione di fare? Portale dei fiori?›› chiese Noah in tono ironico, ‹‹Non proprio›› le rispose Dean con un tono di voce di chi ha in mente qualcosa. Nel giro di dieci minuti ci spiegarono come uccidere definitivamente una persona già morta. Bisognava innanzitutto trovare la sua tomba e dopo aver trovato i resti del suo corpo bisognava cospargerli di sale e bruciarli. ‹‹Beh allora che aspettiamo andiamo al cimitero!›› esclamai pronta all'avventura come una di quelle scout pronte a passare una settimana nei boschi. ‹‹Ehi "Flash" calmati, queste cose non si fanno alla luce del sole e non sappiamo nemmeno se il signor Moscati tradisse la propria moglie, credo che prima dovremmo andare a parlare con le rispettive consorti dei cadaveri›› disse Dean sicuro di se. ‹‹Il signor Moscati abitava in fondo alla strada al numero 12›› dissi cercando di dare una mano, ‹‹Beh perfetto Sammy andiamo››, ‹‹Eh come credete di fare?›› chiese Noah incuriosita. Di certo non potevano pretendere di entrare in casa della signora Moscati e di chiederle se suo marito la tradiva oppure no. Dean tirò fuori dalla giacca un distintivo falso della polizia. ‹‹Ora sono un poliziotto della contea›› le rispose con un sorrisetto astuto, ‹‹Touché›› rispose Noah rimanendo di stucco. Dean dopo aver preso le chiavi della sua auto chiese: ‹‹Sam che fai tu non vieni?›› ‹‹Credo che rimarrò qui con loro, ne approfitto per insegnare qualcosa a tutte e tre›› disse dopo aver chiuso il computer. ‹‹Okay perfetto, però ricorda niente orge senza di me›› ‹‹Dean!›› lo rincalzò Sam imbarazzato per ciò che aveva appena detto il fratello. Sentimmo l'auto di Dean mettersi in moto per poi sfrecciare in fondo alla via. Poteva benissimo andare a piedi ma Sam mi disse che senza la sua "bambina" lui non se ne sarebbe andato da nessuna parte.  Quel pomeriggio non fu un pomeriggio come tutti gli altri, Sam ci insegnò molte cose ad esempio come uccidere un vampiro o un licantropo e che il ferro e l'argento se non uccidevano una creatura, comunque la mettevano al tappeto per qualche minuto. Noah appena scoprì che i licantropi esistevano davvero se ne uscì con una delle sue frasi: ‹‹Quindi in poche parole "Teen wolf" esiste?››, Sam le rivolse un sorrisetto ironico per poi dire: ‹‹Beh... diciamo di si ››. Verso le cinque del pomeriggio ci dirigemmo sul retro dell'abitazione dove c'era il giardino che una volta veniva curato da mia madre. Ora più che un giardino sembrava una palude, Sam dopo avermi chiesto di dargli un taglia erba si mise al lavoro, togliendosi la giacca. Dalla maglia che indossava riuscii ad intravedere i suoi muscoli, era davvero possente. Dopo aver reso la "palude" un giardino decente ci chiese: ‹‹Volete imparare a combattere?››. "Oh" pensai , "finalmente una cosa in cui posso dare il meglio di me". Facevo arti marziali fin da quando ero solo una bambina e avevo combattuto anche con dei professionisti nel corso degli anni. Così mi feci subito avanti. ‹‹Io vorrei provare››. Le guance di Sam si arrossarono un poco, ma subito dopo mi fece cenno di avvicinarmi.  Sapevo difendermi dai suoi attacchi, sapevo schivare ogni sua mossa e per finire lo misi al tappeto. Lui mi guardò molto colpito mentre se ne stava a terra con me sopra a cavalcioni. Stava per liberarsi dalla mia presa quando Noah e Charlie vennero a darmi una mano. Charlie lo teneva fermo per le braccia e Noah per le gambe.  ‹‹Ehi Sam avevo detto niente orge senza di me!›› esclamò Dean dopo aver visto la scena. Io e le ragazze scoppiammo in una sonora risata, lasciando Sam ancora a terra imbarazzato. Dopo essersi rialzato si pulì dalla terra che gli era rimasta addosso e si rimise la giacca. ‹‹Insomma scoperto nulla Starsky?›› chiese Noah incuriosita, Dean la osservò per qualche secondo e poi rispose: ‹‹La signora Moscati mi ha confermato che il marito la tradiva ma, che per non rovinare il proprio matrimonio visto che avevano avuto un bambino, avevano cercato di risolvere la situazione››. Adesso mi sentivo ancora più in colpa di prima, quel bambino sarebbe cresciuto senza un padre per colpa mia. ‹‹Tranquilla Cassie, non è solo colpa tua, ma anche nostra. Abbiamo fatto questa cosa tutte e tre insieme›› disse Noah mettendomi un braccio intorno alle spalle per confortarmi. ‹‹Non resta che eliminare il fantasma›› disse Charlie rivolta in direzione di Sam e Dean. ‹‹Non penserete mica di venire con noi vero?›› chiese Dean sperando in una risposta negativa che purtroppo non ci fu. ‹‹Okay va bene, ma starete in macchina››. Quella sera dopo aver cenato, verso le dieci Dean fece segno a Sam che era l'ora di andare. Noi ragazze eravamo eccitate ma allo stesso tempo sentivo che un po' di tensione si era venuta a creare. ‹‹Oddio! Ma questa è un Impala Chevrolet del 67, adoro quest'auto!›› esclamò Noah accarezzando la fiancata della macchina. Dean rimase sorpreso della reazione della mia amica, molto probabilmente era la prima volta che una ragazza provava stupore per la sua macchina. ‹‹Si è proprio lei›› le rispose Dean fiero della sua auto o come mi aveva detto Sam, della sua "bambina". Salimmo in macchina in direzione del cimitero, il quale si trovava solo a qualche isolato dalla mia abitazione. Una volta arrivati, i ragazzi scesero dall'auto e aprirono la bauliera. Nonostante Dean ci avesse detto di non uscire dalla macchina noi non lo ascoltammo. ‹‹Che cosa credete di fare?›› chiese Dean, dopo aver sentito gli sportelli dell'auto sbattere. ‹‹Vorremmo venire con voi, d'altronde dobbiamo imparare il mestiere di famiglia›› dissi sicura di me per la prima volta in tutta la mia vita, ‹‹Okay va bene, ma state ferme e non toccate niente ›› disse Dean con il tono di chi vuole sempre comandare. Il cimitero era diviso in due parti: la parte vecchia e la parte nuova che fu costruita solo dieci anni prima. ‹‹Elena si trova nella parte vecchia del cimitero›› dissi sapendo ciò che dicevo. Ci incamminammo nella parte antica del cimitero e dopo un ora passata a cercare la tomba; Charlie la trovò. ‹‹Ottimo lavoro bionda›› esclamò Dean sorridendo, ‹‹ Ma io non sono bionda›› disse Charlie perplessa, ‹‹È un modo di dire idiota›› la rincalzò Noah dandole un pugnetto sulla spalla. Sam incominciò a scavare con una pala che si era portato dietro, dopo circa quaranta minuti che scavava la pala colpì qualcosa di rigido. Era la bara in cui era stata sepolta Elena dopo la sua morte. Dean scese nella buca ad aprire la cassa e appena la aprì un tremendo odore emerse dalla tomba invadendomi il setto nasale. ‹‹O mio Dio che puzza›› dissi schifata tappandomi il naso, ‹‹Se vuoi fare questo mestiere ti ci dovrai abituare›› disse Sam appoggiandomi una mano sulla spalla. Ad un tratto Charlie cascò a terra  spinta da non so che cosa, quando mi voltai il fantasma di Elena era proprio davanti ai miei occhi; non sapevo che cosa fare. Noah afferrò un pezzo di tubo da terra e colpì il fantasma prima che quest'ultimo si scagliasse con violenza contro Dean che era uscito dalla fossa per vedere  quello che  stava succedendo. Il fantasma al tocco  con il pezzo di tubo scomparse in una specie di fumo color cenere. ‹‹Grazie Noah›› disse Dean riconoscente nei confronti della mia amica, la quale, gli aveva appena salvato la pelle. ‹‹A quanto pare il ferro funziona davvero›› disse Charlie sorpresa. ‹‹Veloce Dean il fantasma potrebbe ritornare›› lo avvertì Sam passandogli il sale. Dean dopo aver cosparso di sale quello che rimaneva del corpo di Elena, risalì dalla fossa per darle fuoco. In quell'istante il  fantasma ricomparve dietro di lui e si scagliò contro il suo collo per strozzarlo. Dean stava soffocando e Sam andò in suo soccorso. In quel momento mi ricordai che essendo una fumatrice avevo l'accendino a portata di tasca così lo presi, afferrai un pezzo di legno da terra, lo accesi e lo buttai nella fossa. I resti del corpo presero fuoco immediatamente e con essi, quando mi voltai in direzione di Dean, il fantasma di Elena prese fuoco dissolvendosi nell'aria. ‹‹Ottimo lavoro Cassie›› mi disse Sam congratulandosi per ciò che avevo appena fatto. Dean fece un colpo di tosse e capii dal suo sguardo che era riconoscente nei miei confronti.

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