CAPITOLO 6 - A CACCIA DI WENDIGO

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~ Cassie ~

Quella settimana passò molto in fretta e la passai a fare pratica con la magia mentre Sam e Dean andavano a caccia. Noah e Charlie mi avevano aiutato molto, oltre che a saper accendere una sola candela, adesso sapevo farne accendere molte di più solamente facendo un gesto con la mano. Avevo imparato anche a far levitare gli oggetti. Avevo iniziato con le cose più leggere come ad esempio le piume del cuscino o con dei calzini. Adesso invece sapevo far levitare anche le armi e gli oggetti più pesanti. ‹‹Grande ce l'hai fatta!›› esclamò Charlie dopo che ero riuscita a far levitare un cuscino dal divano. Mi sedetti a peso morto su di esso, tutto quell'uso di potere mi aveva fatta affaticare. ‹‹Non fare troppi sforzi›› mi disse Dean ed io annuii. Erano circa le 8:00 del mattino e, dopo aver fatto colazione, Sam si mise a fare ricerche al computer mentre Dean stava sistemando le sue armi, Noah gli stava dando una mano mentre io e Charlie guardavamo un po' di televisione. Dopo circa una mezzora Sam esclamò: ‹‹Abbiamo un caso!››, le orecchie di Dean, dopo aver udito quelle parole, si drizzarono e per saperne di più, posò l'arma che stava pulendo sul tavolo e andò vicino al fratello. ‹‹Di che si tratta?›› chiese quest'ultimo molto incuriosito, ‹‹campeggiatori scomparsi›› rispose Sam senza togliere lo sguardo dallo schermo del computer. ‹‹Dove di preciso?›› chiese Charlie interessata, ‹‹Nei boschi nel nord  del Minnesota›› rispose Sam dopo aver dato un'altra occhiata allo schermo del computer. In quel momento mi venne un illuminazione, forse sapevo a quale creatura avremmo dovuto dare la caccia così dissi: ‹‹Wendigo››. Sam e Dean mi volsero lo sguardo e poi si guardarono tra li loro preoccupati. ‹‹Ragazze ve la sentite?›› chiese Dean sperando in una risposta negativa che non ci fu. ‹‹Certo che ce la sentiamo›› rispose Noah alzandosi dalla sedia, Charlie la seguì ed io annuii. ‹‹Bene, allora sono le 8:45, alle 9:00 ci vediamo al parcheggio qui fuori›› disse Dean indicando la porta. Dopo essere andate in camera a prepararci, ci mettemmo il giacchetto e dopo aver visto il tragitto da fare partimmo. Dopo circa dodici ore di viaggio arrivammo nel Nord del Minnesota e ci fermammo ad un Motel per la notte. ‹‹Ragazze buonanotte domani alle 8.30 ci ritroviamo qui davanti›› disse Dean entrando in camera e anche Sam ci dette la buonanotte per poi chiudersi la porta alle spalle. Quella mattina la sveglia suonò alle 8:00, era una giornata piuttosto nuvolosa e il sole non si era ancora deciso ad uscire. Quando uscimmo sul pianerottolo Sam e Dean non c'erano ancora così li aspettammo per dieci minuti. ‹‹Buongiorno›› dissero in coro, noi ricambiammo il saluto. ‹‹Scusate il ritardo ma siamo andati a farvi fare vari distintivi falsi›› disse prima di averci dato una decina di distintivi falsi a testa. ‹‹Ehi guardate! Ora sono una poliziotta ed ora un agente dell'FBI›› disse Charlie cambiandosi distintivo in continuazione e Noah, le dette un pugnetto sulla spalla per farla smettere. ‹‹Oggi saremo dei Ranger del bosco okay?›› disse Dean mettendosi il distintivo giusto. Dopo esserci posizionate il distintivo salimmo in un'unica auto, ovvero l'Impala, e raggiungemmo il bosco. Noah era dispiaciuta perché Dean non le aveva dato il permesso di guidare e si era ripromessa che non gli avrebbe più fatto provare la sua Range Rover. Quando arrivammo alla base dei campeggiatori c'era parcheggiata l'auto dello sceriffo. Quando entrammo Sam e Dean si fecero subito avanti, mentre noi ragazze rimanemmo in disparte. ‹‹Buongiorno sceriffo cosa è successo?›› chiese Dean andando direttamente al sodo, ‹‹Buongiorno ranger...?›› chiese lo sceriffo con  sguardo interrogativo rivolto a Sam e Dean. ‹‹Ranger Smith e ranger Johnson ›› rispose Sam indicando prima se stesso e poi suo fratello, ‹‹Oh molto piacere ragazzi, e quelle chi sono?››  chiese lo sceriffo rivolto nella nostra direzione, ‹‹Oh loro sono delle novelline, sono qui per imparare il mestiere. Ragazze venite!›› esclamò Dean facendoci segno di avvicinarci. Quando ci avvicinammo lo sceriffo ci sorrise e ci strinse la mano senza chiederci i nostri nomi. ‹‹Insomma sceriffo che cosa è successo?›› chiese Sam, ‹‹Stamattina abbiamo trovato nel bosco una ragazza del paese, Cindy Mcdroven, eravamo di pattuglia per cercare i campeggiatori scomparsi qualche giorno fa e invece abbiamo trovato lei. Era in stato confusionale ed era molto spaventata›› raccontò lo sceriffo catturando l'attenzione di Sam e Dean, ‹‹Che cosa ci faceva nel bosco tutta sola?›› chiese Sam perplesso, ‹‹Ha detto che era in tenda con il suo ragazzo quando un animale li ha attaccati, lei è svenuta e quando si è risvegliata il suo ragazzo era scomparso›› rispose lo sceriffo in tono preoccupato, ‹‹Che animale pensiate che sia stato?›› chiesi volendo partecipare alla conversazione, ‹‹Un orso›› rispose lo sceriffo, ‹‹C'è qualche possibilità che il ragazzo sia ancora vivo?›› chiese Charlie preoccupata, ‹‹Non credo, intorno alla tenda c'era tanto sangue›› rispose lo sceriffo abbassando lo sguardo. ‹‹Grazie del suo aiuto sceriffo›› disse Dean stringendogli la mano, ‹‹Ranger Smith, Ranger Johnson, ragazze grazie del vostro aiuto, vedete di trovare quell'orso›› disse lo sceriffo prima di far montare la ragazza in auto per accompagnarla a casa. Quando Cindy ci passò accanto sussurrò una cosa al mio orecchio: ‹‹Non era un orso››, disse prima di uscire dalla base dei campeggiatori. Rabbrividii "Allora stiamo cacciando veramente un wendigo" pensai. Mi salii piano piano un agitazione così forte che la lampadina che stavo fissando esplose. ‹‹Cassie che fai?›› disse Dean prendendomi per un braccio, e mi portò fuori, ‹‹Scusa non l'ho fatto apposta è che...››, non mi lasciò finire il discorso che mi disse: ‹‹Calmati andrà tutto bene››, annuii e gli sorrisi. Quando uscimmo dalla base dei campeggiatori prendemmo degli zaini che ci eravamo preparati prima di partire dal Motel e ci incamminammo nel bosco. Era composto principalmente da abeti, pioppi e pini, ma ero riuscita anche a riconoscere qualche albero di betulla e qualche quercia. Guardai l'orario dal cellulare ed era quasi mezzogiorno, era già da qualche ora che camminavamo senza aver trovato una traccia così ci mettemmo a mangiare i panini che ci eravamo portati dietro. ‹‹E se non ci fosse nulla?›› chiese Charlie sperando di andarsene al più presto sana e salva, ‹‹Sta aspettando il momento giusto per fare la sua mossa›› disse Dean convinto di quello che stava dicendo. Dopo aver finito di mangiare facemmo una sosta di circa un ora e verso le 14:00 ci rimettemmo in cammino e dopo quaranta minuti arrivammo al campo base da dove era sparito il ragazzo di Cindy. La tenda era distrutta e accanto ad essa c'era uno zaino. Noah lo raccolse ma non trovandoci nulla di interessante al suo interno, lo passò a Charlie che voleva dargli un occhiata. ‹‹Un deodorante, potrebbe tornarci utile›› disse quest'ultima, dopo aver preso la boccetta cilindrica in mano. ‹‹Non penso che quando avremo preso questo benedetto mostro faremo caso al suo odore›› disse Noah in tono ironico, d'altronde aveva ragione ma Charlie non le dette ascolto e se lo mise in tasca e gettò lo zaino a terra. Il cielo si stava rabbuiando ancora di più nonostante fossero solo le tre del pomeriggio, ma sentivo che da un momento all'altro sarebbe iniziato a piovere. Tutto ad un tratto si sentì un fruscio tra i cespugli susseguito da un ringhio. Io strinsi la mano più vicina che avevo e solo dopo mi accorsi che era quella di Sam che mi disse di non emettere alcun suono. Ci immobilizzammo e poi Dean disse: ‹‹Il bastardo si sta facendo vivo››, ci fu un altro rumore stavolta proveniente dagli alberi altissimi. Avevo paura lo ammetto, ma cercai di non darlo a vedere. Dean incominciò a disegnare degli strani simboli sul terreno, dovevano essere sicuramente Anasazi, visto che Sam lo aveva spiegato a me e alle mie amiche qualche settimana prima. ‹‹Con questi siamo al sicuro, non uscite di qui per nessun motivo al mondo›› disse Dean dopo aver finito di disegnare quei simboli. Noah incominciò a caricare il fucile con pallottole d'argento e si mise a mirare fra le chiome degli alberi. Io me ne stavo seduta su di un tronco quando fra i cespugli intravidi qualcosa di strano, una creatura dalla forma umanoide che mi stava osservando, e quando mi voltai per vedere se c'era ancora non la vidi. Era sparita. Dopo circa una mezzora che stavamo dentro al cerchio sentii un urlo umano provenire dalla parte sinistra del bosco così mi alzai. ‹‹Cassie! Fermati!›› esclamò Dean cercando di bloccarmi, dopo qualche secondo ci fu un altro urlo così uscii dal cerchio e iniziai a correre nella direzione in cui mi sembrava di averlo sentito provenire. ‹‹Cassie no! È una trappola!›› urlò Sam, ma ormai la sua voce era lontana e non ci feci caso. Quando arrivai nel punto in cui mi sembrava di aver sentito la voce, ci fu uno strano fruscio tra gli alberi e qualcosa mi afferrò per un braccio dopo avermi colpito fortemente alla testa. Da quel momento non vidi più nulla, solo il buio più totale.

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