- Dobbiamo rimetterci in marcia subito, queste due razze di demoni non agiscono di propria iniziativa, ma sono legate ai Principi Superiori. Vedendoli non tornare, ne manderanno altri e noi non siamo pronti ad affrontare un nuovo scontro.La voce di Caleb fece rinsavire la ragazza, ancora ferma a sorreggere il corpo del sacerdote, mentre Leolyn osservava la ferita sulla mano del medesimo con gli occhi cristallini attenti. Il giovane elfo si accorse che la loro compagna stava tremando, notando le sue dita strette alla stoffa della veste di Gideon e sospirò. Aveva capito la situazione in cui si trovavano e, a differenza di Caleb, sospettava che non sarebbe stato così facile riprendere il viaggio come lo avevano organizzato prima di quella imboscata.
- Caleb, il ragazzo continua a perdere troppo sangue... I zaarak ci troveranno subito seguendone l'odore. - Gli fece notare in fine, a bassa voce, dopo aver caricato sul proprio shuren candido il ferito, supportato da una Zahira stranamente silenziosa.
- Dici che dovremmo deviare direzione?- si accarezzò lentamente il mento, osservando l'orizzonte di fronte a loro e poi il tragitto che avevano fatto alle loro spalle - Perché non possiamo fare soste di alcun genere, se ci trovano siamo morti e... Quello cadrà nelle mani dei demoni. -- Ma non possiamo proseguire, non abbiamo medicazioni e se non ci fermeremo a disinfettare la ferita, la sabbia e il calore rischieranno di infettarla. E lui è un Sacerdote Luminoso, hai visto anche tu cosa sa fare. - gli fece notare Leolyn, indicando il corpo mezzo carbonizzato che lui stesso si era affrettato a coprire con un pezzo di stoffa sgualcita - E ha un messaggio per la Resistenza. Per noi. Forse ci aiuterà a trovare la Chiave.
- Se non ci farà ammazzare prima...- grugnì il guerriero, grattandosi la testa con una mano, i ricci bruni scoprirono per un attimo la fronte rivelando una piccola cicatrice dalla forma frastagliata - Va bene, passeremo per la Foresta dei MilleVolti, allungheremo il tragitto senza tagliare per le Rocce Millenarie, ma saremo coperti e i demoni non ci seguiranno...
- Gideon non resisterà così a lungo, lo sappiamo entrambi, perde troppo sangue.
- Allora proponi tu qualcosa! - Si offese Caleb, con un gesto della mano diede a vedere l'impazienza che lo stava attanagliando dalla fine dello scontro.- C'è la città di Knaabor a pochi chilometri dalla Grande Traversata, dovremmo proseguire per tre ore e poi deviare verso est...
- Arriveremo per le ultime luci, è un grosso rischio... E poi una volta dentro dove andremmo? È un avamposto dei demoni, in pratica...
- Non tutti là ci sono nemici... - Gli lasciò intendere con una semplice occhiata a chi stesse alludendo e il viso del giovane bruno divenne improvvisamente scuro. I suoi occhi scintillarono di una luce che Leolyn conosceva bene e che non prometteva nulla di buono.- Mi stai chiedendo di deviare e tardare il nostro ritorno di un altro giorno, infilarmi in una delle città in mano ai demoni, dai quali stiamo scappando, e rischiare la vita di uno dei nostri... Per cosa? Rischiamo anche di perdere tutto, non soltanto la nostra vita, ma anche la nostra missione finirebbe nelle mani dei demoni con una delle poche speranze che abbiamo! Per cosa?- Caleb aveva le guance livide alla sola idea. Era pronto a sacrificare sé stesso per la Causa, ma non era disposto a rischiare tutto per una cosa che si sarebbe potuta risolvere in altro modo.
Erano in ritardo sulla tabella di marcia, avevano alle calcagna altri demoni e, ora, dovevano pure tuffarsi in uno dei loro avamposti, insediato nell'unica città vicino alla Grande Traversata proprio con l'intento di catturare i Ribelli e scoprire dove fosse la loro Fortezza...
Era un suicidio!
Tanto valeva aspettarli seduti su un masso, almeno sarebbe morto combattendo con onore e non come un topo in trappola.- Caleb, andremo a Knaabor, abbiamo un ferito, che potrebbe condurre i demoni direttamente al rifugio della Resistenza. So che è pericoloso, ma che altra scelta abbiamo? Vorresti abbandonare un Sacerdote Consacrato alla Dea? - il giovane elfo gli afferrò un braccio per incrociare il suo sguardo, le labbra sottili piegate in un espressione severa e per niente gentile - Lo faresti, fratello?
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Gli Ultimi Ribelli
FantasiZahira è una ragazzina speciale, appartiene alla tribù del deserto da quando ne ha memoria, eppure è diversa. Forse perché è l'unica ad avere la pelle così chiara da ricordare i raggi della luna, o perché ha la capacità di orientarsi verso le oasi...