Capitolo 10

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Hayes' POV

Appena lo vedo mentre si dirigeva verso casa sua lo prendo per un braccio e la trascino verso la mia moto. Ho intenzione di far vedere un posto. "Il mio posto segreto" se si può dire anche se non sarà più segreto.

È tutto il giorno che continuo a pensare a lei e alle sue labbra morbide sulle mie. Ero veramente sorpreso da quel gesto, non so perché lo aveva fatto, l'unica cosa che mi interessa è che non è più arrabbiata con me.

<<Ma dove mi stai portando?>>

<<In un posto.>> Rispondo sorridendo e lei fa una smorfia.

Gli do un mio casco e saliamo sulla mia moto. Arrivati alla destinazione scendiamo sulla mia motor cross e ci avviamo dentro la scuola.

<<Aspetta, perché siamo qui?>> Domanda non appena siamo quasi arrivati davanti a una rampa di scale e io, normalmente non rispondo. Continuo a camminare fino alla cima seguita da Isa silenziosamente.

Sembra preoccupata e non so per quale motivo.

Apro la porta e davanti a me vedo una marea di case illuminate, il cielo pieno di stelle...ho scoperto questo posto un paio di mesi fa, prima del mio incontro con Isabelle. Venivo sempre qui, non so il perché ma è diventato il mio posto preferito.

Isabelle continua ad osservare la vista che c'è davanti. I suoi si illuminarono e da questa angolazione posso finalmente vedere un sorriso apparire dalle sue labbra che non vedevo ormai da una settimana.

<<Perché mi hai fatto venire qui?>>

<<Avevo intenzione di guardare un bellissimo spettacolo.>>

<<Cioè?>>

<<Il tuo sorriso.>> Rispondo senza neanche il tempo di pensarci e lei sorride di più dicendomi un grazie e subito diventa cupa, lo posso capire dai suoi occhi.

Starà pensando di sicuro a Grace.

<<Stai pensando a Grace?>>

<<In realtà si. Mi sono comportata come una cattiva amica, invece di andare da lei e chiedere scusa, sono qui con il suo ex fidanzato a guardare un panorama strepitoso.>> Alcune goccioline gli scendono dagli occhi. Mi avvicino a lei e la abbraccio.

Vuole bene a Grace, ma tutto questo è colpa di Isa bensì mia. È tutta colpa mia.

<<Io vado, sennò mia zia mi ucciderà.>> Dice asciugandosi il viso e se ne va lasciandomi da solo. Mi siedo per terra e mi lascio trasportare dal vento.

Non penso che Isa gli piaccio, insomma a quest'ora mi avrebbe ricambiato...oppure lo sta facendo a Grace. Sinceramente suona a una domanda che una frase sensata.

Mi odio. Tanto. Non avrei dovuto usare la sua migliore amica solo per innamorarmi di un'altra per non pensare a lei. Avevo agito d'impulso, sinceramente non ci avevo neanche pensato.

Avevo chiesto appunto a Grace di uscire e lei aveva risposto subito di si. I giorni passavano, io e lei diventammo fidanzati, ma subito mi accorsi che lo facevo solo per Isa, tenni comunque il mio fidanzamento con Grace anche se sapevo che tra un giorno o l'altro la avrei lasciata per la comparsa di quel "misterioso" ragazzo di cui Isa continuava a raccontarmi. Mi dava un fastidio enorme.

Aspetto per almeno venti minuti e vado a casa.

Il tragitto verso casa mia è stato veloce. Apro la porta e ritrovo il mio cane correre verso di me per saltarmi addosso.

<<Era ora! Hai portato il mio quaderno di chimica?>> Domanda Nash.

<<Cazzo! L'ho dimenticato!>> Esclamo. Ero così impegnato a pensare a quello che è successo stamattina che mi sono dimenticato di quel fottuto quaderno di Nash.

<<Hai detto una parolaccia, mi devi dare due dollari.>> Sbuca dal nulla la mia sorellina mentre mangia un panino alla nutella. Perché poi?

<<Non ho i soldi.>> Dico e salgo le scale mentre Nash dice qualcosa del tipo "quella mi ucciderà" oppure "sono finito"

Mi butto sul mio letto e guardo qualcosa da fare per domani. Devo fare soltanto Inglese, che sinceramente non so cosa scrivere. Prendo il mio quaderno dallo zaino e scrivo almeno metà pagina sulla mia vita. Non ho ancora capito perché la professoressa ci ha dato questa tema. Che cazzo vuole lei?

Sono passati circa un'ora e sono ancora qui con la penna in mano a finire le ultime due righe finché mi arriva un messaggio da Isa.

'Scusami per prima. Buonanotte.'

E subito mi torna l'ispirazione.

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Isabelle's POV

È mattina e sto morendo di fame, anche perché non ho mangiato niente ieri. Ryan finalmente, è guarito e oggi ritorna a scuola.

Oggi c'è Inglese e quindi vorrà dire che dovrò leggere la mia storia e sinceramente sono un po' preoccupata.

Sto ancora pensando a ieri. Ho ancora in testa quella frase che Hayes mi aveva detto. Stava guardando me in quel momento? E poi quell'abbraccio era diverso dal solito, non so ma mi sentivo come fosse casa mia.

Sono ancora in pensiero per Grace, chissà se oggi ci sarà. Devo assolutamente parlargli.

<<Buongiorno.>> Entra in cucina Cam sbadigliando.

<<Ciao.>> Rispondo mentre mangio i biscotti.

<<Oh caspiterina! Farò tardi al lavoro!>> Urla mia zia dal salotto. <<Ci vediamo dopo!>> Appena chiude la porta, io, il mio fratellino, appena entrato in cucina, e Cameron ridacchiamo.

<<Sarà che vada anch'io.>> Saluto il mio cugino e Ryan e vedo subito Abel appoggiato alla sua macchina a guardare il suo cellulare.

<<Ciao.>> Mi dice con un sorriso.

<<Cosa ci fai qui?>>

<<Vuoi un passaggio?>> Risponde con un'altra domanda.

<<Che vuoi?>> Rispondo acida.

<<Voglio solo parlarti.>>

Mi arrendo ed entrò dentro la macchina e aspetto che lui mi dica qualcosa, ma quando realizzo che non stiamo andando a scuola ma bensì in autostrada, inizio ad agitarmi.

<<Dove cazzo stiamo andando?>>

<<A San Diego.>>

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Buon salve!
Piaciuto il capitolo? 🌙✨

Lost || Hayes Grier (Sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora