Capitolo 13

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Non so come descrivere le sensazioni che provo in questo momento. Le sue labbra sono più morbidi e soffici dall'ultima volta che l'ho baciato. Usa il burro cacao per caso?

Ricambio il bacio e lui sposta le sue mani sul mio fianco cosicché mi fa mettere a cavalcioni su di lui. Mi porto le mani dietro il suo collo e affondo le dita della mia mano destra nei suoi bellissimi capelli.

I nostri corpi sono così vicini che non riesco quasi a prendere ossigeno e io mi sto letteralmente morendo di caldo. Le nostre bocche danzano quasi da far scontrare anche i denti.

Ci allontaniamo per prendere un po' di fiato. Mi sfugge di guardare le sue labbra, sono molto gonfie e rosse. Sorride; uno dei migliori che io abbia mai visto e ricambio lo stesso gesto un po' imbarazzata.

Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si avvicina di nuovo sul mio volto chiudendo gli occhi. Le sue labbra sono di nuovo sulle mie, continuando il bacio rendendolo più appassionale. In questo momento, il cuore sta per esplodere di gioia.

<<Hayes! Dove hai->> Nash entra nella camera di suo fratello minore senza bussare. Ci allontaniamo subito e lui ci guarda con la bocca aperta e ci indica come se avesse visto un fantasma.

Oddio. Stiamo ancora in questa posizione e io non voglio far mettere in testa a Nash strane idee.

<<Bussare no, eh?>> Sbuffa Hayes e Nash se ne va via scioccato chiudendo la porta.

<<Ehm, è meglio se vado.>> Rossa in volto mi alzo dalle sue gambe e prendo la mia borsa vicino alla porta.

<<Aspetta, puoi dormire qui, se vuoi.>> Domanda mentre si alza dal letto per poi toccarsi la nuca con affare imbarazzato.

Mi mordo il labbro inferiore indecisa se accettare oppure no. Se accettassi, lui potrebbe pensare male e io questo non voglio, invece se rifiutassi, ci sarà mia zia rossa in volto di rabbia.

<<Sono in punizione. Non posso.>> Rispondo subito, visto che lui sta iniziando a fare gli occhioni come il gatto di un cartone di cui non ricordo il nome.

<<Ci vediamo domani.>> Dico aprendo la porta e dirigendomi verso l'uscita per poi andare a casa mia.

Arrivata, vado subito in cucina dove ci sono già tutti cenare.

<<Belle!>> Ryan mi salta addosso e lo prendo al volo facendo anche un giro.

<<Ehi!>> Dico soltanto per metterlo giù.

Mi siedo vicino a mio fratello e inizio a mangiare come una bufala. Finito, lavo i piatti come mia zia mi ha richiesto e salgo in camera mia a fare i compiti. Mentre prendo il quaderno di inglese, mi appare in mano quello di Hayes. Perché ho il suo quaderno?

Il mio cellulare vibra e lo afferro scoprendo che si tratta proprio di lui.

'Ricordati di riportarmi il quaderno 😉'

Sorrido come una scema pensando al bacio di prima. Mi tocco le labbra e il mio sorriso si allarga di più.

Apro il suo quaderno di Inglese e solo ora mi rendo di quel compito per oggi.

Curiosa inizio a leggere ad alta voce <<Vita. Una parola che mi ha suscitato grandi esperienze.
Non posso ritenere che la mia adolescenza sia una bellissima vita, tre mesi fa. Ancora non ci credo che sono passati così tanto tempo. Ho fatto un sacco di cavolate in questi ultimi mesi, stupidaggini solo perché ero in cerca delle conquiste, o delle attrazioni. Chissà.
Attirare amici di tenere al mio solito gioco, per ricadere i volti su di me, così da farmi notare di più. Non è stato mai il mio obiettivo di diventare popolare in questa scuola.
Avevo solo che quegli occhi color nocciola, mi guardassero per dirmi quanto sono stupido o qualche altro genere. Ma va bene così. Era una cosa che non avevo mai provato prima. Quando mi guardava o facendomi anche solo un piccolo sorriso, il mio mondo e le mie circostanze tendono a tenersi in equilibrio; e da in quel momento capì che la mia vera vita da adolescente sta finalmente cominciando.
Ci sono tre differenti aggettivi per descrivere la propria vita: Confusionale, complicata, e facile. Per esempio il mio è il secondo della lista; posso solo dire che mi ritrovo in una situazione davvero complicata.
Bugie, sono le uniche cose che le ho fatto per farla avvicinare. Mi sono pentito di questa cosa, all'inizio lo facevo per lei, ma mi sono reso conto che finivo per soffrire una persona.
Mi ritengo uno di quelle persone orribili e senza cuore.
Diciamocelo, la mia è una quella complicata.>>  Finisco di leggere il compito ormai con le lacrime agli occhi.

Come fa a dire che non ha un cuore? Tutto il contrario, invece.

Io mi fido di lui, anche se di solito nasconde i suoi propri segreti anziché raccontarmele, sono sicura lo fa per una ragione. Io sono qui a sostenerlo, anche se devo combattere quel muro di essere almeno meno antipatico verso gli altri ragazzi.

Sono contenta che questa volta ha aperto il suo cuore, rivelando il suo punto di vista verso se stesso.

La mia era una vita facile e felice a San Diego. Avere tanti amici e di essere stata innamorata di Abel, era una delle cose che desideravo al mondo.

I miei sentimenti per lui stanno svanendo giorno dopo giorno, rendendomi conto che sono totalmente pazza di Hayes.

<<Cameron!>> Lo zio urla dal piano terra e poco dopo sento la porta sbattere fortissimo dalla sua camera.

Mi alzo dal letto ed entro nella sua stanza con o senza permesso e mi siedo sul suo letto vicino a lui. Non sapendo cosa fare lo abbraccio.

Voglio scoprire perché ogni volta che ritorno a casa, vedo sempre mio cugino incavolato con lo zio.

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MARTEDÌ INCOMINCIO LA SCUOLA! :(
08/09 Auguri CAMERON! +23
E niente volevo solo dirvi, un buon rientro a scuola, besus
Al prossimo capitolo.

Lost || Hayes Grier (Sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora