Prologo

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Quello lì non mi piace, sappiatelo.
Chi?, Dante è ovvio!, mi ha descritto come la persona più angelica e spirituale della terra che manco la Madonna sembrava essere così.
Oh scusate, non mi sono ancora presentata: sono Beatrice, Beatrice Portinari detta Bice, figlia di Folco Portinari.
Ho i capelli rossi ramati e gli occhi azzurri e come ho già detto, quello lì lo detesto.
Lo detesto cordialmente essendo una dama.
Mi dedica le poesie, che non sono male, ma mi descrive come.... Uff, leggetele voi.
"Tanto gentile e tanto onesta pare, la donna mia, quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua devèn, tremando, muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare".
Allora bello, a parte che non sono tua quindi non ti azzardare più a chiamarmi "donna mia", primo.
Secondo: cos'è che dovrei fare quando saluto?!, faccio zittire la lingua delle persone e nessuno osa guardarmi?!.
Ma che cavolo?!,
E poi logico, tu da grande poeta quale sei saprai che "pare" sta per "appare".
Ma non puoi tornatene a fangirlare ( sì lo so che ai vostri giorni dite così) Virgilio e riempirti i muri di camera con immagini sue, invece di rompermi il cazzo?.
Vabbè, tanto ha detto "pare" e non "è" quindi devo solo "parere".
Che poi, mai a rivolgermi la parola eh!, solo due volte!! DUE VOLTE!, e poi dicono che è innamorato di me.
"È timido". Dicono. "Però devi ritenerti fortunata, essere la musa ispiratrice di un poeta, sai che invidia!".
Invidia ce l'avete voi, io no, neanche un pochino.
Ma tanto io devo solo "apparire" e quindi che lui mi veda pure come la più bella creatura mai esistita sulla faccia della terra, tanto appena cambio via lo mandò cordialmente a quel paese.
Cordialmente non dimentichiamocelo madamigelle care, perché io una dama lo rimango sempre.
Io sono Beatrice Portinari, e questa è la mia storia.

Il diario segreto di Beatrice PortinariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora