Capitolo 11

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Arriviamo in una stanza dallo stile medievale con le mura rosse, piene di dipinti e spade. Davanti a me c'è un  lungo tavolo che è pieno di persone, mentre passiamo, anzi, mentre passa Ares tutti abbassano la testa e lo sguardo. Evidentemente questo è per via che Ares è il loro Alpha. Si ferma all'inizio del tavolo dove ci sono due troni. Uno nero e l'altro rosso ma un po' più piccolo quello nero. Sembra che il tessuto che lo ricopre sia velluto. Ares si siede sul trono nero. Ci avrei scommesso. Sbruffone. Si gira verso di me e dopo mi guarda. "Siediti." Ordina. Io vacillo un po' ma dopo guardo Daniel e lui mi fa segno di sedermi ma io non voglio stare vicino a lui. Mi ha fatto del male ed è un mostro. Sbatte un pugno sul tavolo e molti uggiolano dalla paura. "Ho detto siediti!" Dice con gli occhi rossi. Lo guardo negli occhi e dopo distolgo lo sguardo sedendomi vicino a lui. Portano della carne arrostita e dall'odore sembra anche buona ma io non voglio toccare lo stesso cibo che tocca lui. Sento lo sguardo di Ares su di me e questo mi fa rabbrividire. "Mangia." Non rispondo e guardo a terra. Mi afferra una gamba e la stringe conficcando di nuovo gli artigli nella gamba. "Ho detto mangia!" Lo guardo negli occhi. "No. Preferisco morire di fame piuttosto." Dico con voce ferma. Lui stringe di più la presa e ringhia. "Alpha..." Sento dire da Daniel. Lui lascia la presa e da un pugno sul tavolo. "Daniel! Portala nella stanza." Dice con voce strana quasi animalesca. "Certo." Daniel fa un leggero inchino e viene verso di me aiutandomi ad alzarmi. Mentre camminiamo tutti si girano a guardarmi chi con disgusto e chi con dispiacere. Io non avrei mai voluto tutto questo. Io volevo stare a casa mia. Perché il destino ha voluto una cosa del genere per me?

Entriamo nella stanza, Daniel mi porta nel bagno e mi fa sedere sul water chiuso, ovviamente. Mi fa un sorriso dolce e mi accarezza una guancia. "Vado a chiamare mia madre. Resta qui." Dopo essere uscito finisco per fissare la porta da dove è uscito. Giro la testa e dalla finestra si nota un bellissimo bosco e poco più in là delle montagne. Entra un' aria piacevole e gli uccellini cantano felici ma li sento molto lontani, forse sanno anche loro il pericolo a stare qui. Come vorrei essere libera e leggera come loro. Volare ed arrivare fino in cielo. Vedere tutto quello che succede sulla terra ferma ed essere libera e felice allo stesso tempo. La porta si riapre ed entra una donna con capelli neri e occhi marroni. "È lei la ragazza?" Dice avvicinandosi a me e guardando le ferite. "Sì, madre. Lei è Scarlett. Scarlett, lei è Allison, mia madre." La donna mi rivolge un sorriso dolce e fa un leggero inchino. "Molto piacere di conoscerti mia Luna." Luna? "Luna?" Dico guardandola confusa. Lei in risposta sorride e prende il kit medico. "Sì. Lei è la compagna dell'Alpha quindi è la nostra Luna." Dice prendendo delle bende e dell'alcol. "Io non sono la sua compagna." Dico guardando fuori. "Certo che lo siete. La Dea Luna vi ha scelto come sua compagna e questo non potete cambiarlo." Mi giro e vedo che Allison mi guarda e dopo guarda le ferite. "Posso, mia Luna?" Annuisco. "Non chiamarmi Luna." Lei fa un sorriso e inizia a curarmi le ferite. Appena l'alcol va sulla ferita inizia a bruciare ancora di più ed io mi mordo la lingua per non urlare. Allison forse se ne rende conto e poi mi guarda triste. "Mi scusi. Non si può fare diversamente. Tenga duro, ho quasi finito." Cerco di concentrarmi sul bosco e sulla vita fuori da queste mura.

"Fatto." Mi giro di nuovo verso di loro e vedo che ho tutte le ferite fasciate. "State piangendo?" Mi tocco la faccia ed effettivamente stavo piangendo. Mi asciugo le lacrime e scendo dal water per poi alzarmi. Le ferite fanno ancora male ma non posso stare in bagno per sempre. "Grazie." Dico a tutti e due. Loro annuiscono e dopo sua madre esce e rimaniamo solo io e Daniel. Mi metto seduta sul letto e noto che Daniel mi sta fissando. Non me ne importa. Chiudo gli occhi e cerco di ascoltare tutti i suoni. Si sentono uccellini, il vento, il gocciolare del lavandino, il respiro di Daniel e dopo si sente bussare alla porta. Apro gli occhi e guardo Daniel. Lui mi guarda anche e dopo va ad aprire. Il ragazzo sulla porta non è altro che Mason sempre con la sua allegria. "L'Alpha ha detto che devi scendere e lasciare la ragazza sola." Dice guardando Daniel e non guardando me. "Ma lei..." "Niente ma. Questi sono gli ordini. Non vorrai finire come tu sai chi disubbidendo, vero?" Non so perché ma vedo Daniel irrigidirsi e dopo avermi guardato dispiaciuto esce dalla stanza.

Angolo Autrice

Che ne pensate del capitolo? Cosa accadrà secondo voi? Perché Daniel si è irrigidito dopo l'avvertimento di Mason?

Prossimo aggiornamento: sabato 10 giugno

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