16 capitolo

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pov's Serena

il preside ancora non deve arrivare ma c'è Luis così mi avvicino vicino a lui per scusarmi di ieri <Luis come stai?scusami per ieri non volevo che accadesse ciò che è successo mi dispiace> mi risponde <non preoccuparti per te ne e valsa la pena> mi arrossisco,come al solito davanti ai complimenti, abbasso il capo lui mi guarda e mentre sta per dirmi qualcosa arriva il preside Michealson <salve signorina Anderson> <buongiorno preside Michealson volevo prelevare il mio orario settimanale se e possibile> mi indica di seguirlo mi porge il foglio e ringrazio. Noto che la prima ora io e Luis stiamo insieme e dalla seconda in poi fino all'una sto con jeson e vanessa.. <allora Serena essendo che stiamo insieme alla prima ora ti va di andarci insieme?>acconsento e ci sediamo vicini , la prima ora c'è Matematica , entra il prof Noto si presenta è molto gentile ma le sue lezioni sono noiose, <serena questa lezione è stata davvero noiosa< rido<a chi lo dici io stavo per addormentarmi > mi sorride e va via. la seconda ora sto con vane e jeson.. sento chiamarmi è Vanessa , <piccola ma perche ieri sera sei andata via?> non so se usare la scusa di ieri o dire la verità, opto per la seconda e prima che io possa parlargliene suona la campanella <vane dopo parliamo abbiamo due ore di palestra> andiamo negli spogliatoi e ci mettiamo la tua da ginnastica io ho un toppino nero con un pantalone ne troppo stretto e ne troppo largo con le mie Adidas e vado in palestra.. facciamo tutti esercizi fisici fin quando non entra lui jeson quanto è bono al solo pensiero che stamattina lo stavo per baciare mi bolle il sangue. Giocando a pallone mi butta la palla in testa e mi fa male.. <alunno smith> dice la prof <porti la signorina Anderson in infermeria > jeson con il suo sorrisetto che a me fa tanto impazzire <volentieri>


In infermeria

<dillo su l'hai fatto apposta> dico <No! non è vero non mi incolpare di ciò che non ho fatto>ridiamo insieme.. <vieni ti prendo in braccio> <non preoccuparti c'è la faccio a camminare>dico, <no non c'è la fai> ribatte, mi solleva da terra e mi tiene in braccio con le gambe intorno alla sua vita, le sue mani si trovano sul mio sedere, mi sbatte al muro e inizia a baciarmi con foga, chiede accesso alla mia bocca e io lo lascio fare buttandoci le mani al collo, ci trasportiamo in un bacio lungo e passionale.. Ci stacchiamo per prendere fiato <andiamo la prof verrà a cercarci> mi giro per andare ma in un colpo mi fermo mi volto verso di lui eh gli dico< questo non deve più succedere> mi guarda deluso ma non posso farmi coinvolgere pur sapendo che andrà male!


continua.. 

Ho bisogno di te per vivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora