Il giorno seguente arrivo piuttosto in anticipo, ammonisco Josh e la sua continua e stupida fretta.
«Dai tesoro, c'è un banchetto con ogni ben di Dio riservato agli attori, è o non è un lato positivo della cosa?» Sorride e si avvia.
«C'è il Mc.» Urlo. «Passami il ketchup.» Addento il panino.
«Non credo ai miei occhi.» Una voce cattura la mia attenzione. «Un'attrice di Hollywood che si abbuffa di questa roba.» Ride.
Devo essere parecchio ridicola alle prese con il mio cibo spazzatura, ma fingo indifferenza.
«Leonardo buongiorno.» Voglio sprofondare.
«È ammirevole.» Prende delle patatine, le pasticcia con della maionese e se le porta alla bocca.
«Mai visto una signorina mangiare?» Sorrido.
«È raro vederne, purtroppo.»
«Devo correggerti riguardo la tua precedente affermazione: non sono di Hollywood e non sono nemmeno sicura di essere un'attrice.» Arriccio il naso, la nostra conversazione è interrotta da Ethan, ci invita a raggiungerlo.
Passiamo ore a provare le prime scene, stare al fianco di Winona è straziante. È una ragazza piuttosto pretenziosa, non fa altro che capricciare e sindacacare ogni singola battuta.
Ho camminato dietro di lei e l'ho servita e riverita, come fossi stata davvero la sua dama di compagnia, sono esausta.
Crollo a sedere su degli scatoloni in un angolo, vedo Leonardo raggiungermi poco dopo.
«Stanca?» Chiede sedendo per terra.
«Un po'.» Sbuffo.
«Winona è così.» Scrolla le spalle. «E tu invece?»
«Io cosa?» Non capisco.
«Tu come sei?»
«Sono...sono così.» Rido. «Così come mi vedi.»
«Ovvero?» Si morde un labbro.
«Tu cosa vedi?» Chiedo curiosa.
Non fa in tempo a rispondere, Josh mi chiama a gran voce, dobbiamo andare.
«Stasera c'è una festa alla villa di Ethan, magari ci si vede lì.» Si alza e mi sorride.
«Ci si vede.» Ricambio il sorriso.
Raggiunta l'auto, mi rilasso sul sediolino.
«Tu sapevi della festa di stasera?» Chiedo a Josh.
«Certo.» Annuisce. «Perché?»
«Come mai non sono stata invitata?»
«Sì che sei stata invitata, Ethan l'ha detto a me, ma non credevo ci volessi andare.»
«Da quando sai quello che penso? Ci voglio andare.» Annuisco convinta.
Sono curiosa di vedere la villa, di vedere chi ci sarà, e soprattutto Leonardo mi incuriosisce.
«Come mai ci vuoi andare?» Mi punzecchia.
«Mi annoio a casa, stupido.» Sbuffo.
«D'accordo Cenerentola, la zucca passa a prenderla alle 20.30, puntuale.» Mi lascia fuori casa mia.
Lo vedo ritornare preciso come un orologio svizzero, spacca il secondo.
Ho addosso un vestito nero impreziosito da lustrini, ha uno scollo a cuore, le coppette appena poggiate sul seno. Scende a sirena, la schiena é scoperta. I lunghi capelli sono raccolti in una treccia larga sul lato.
Josh mi accoglie con un fischio.
«Caspita.» Mi apre lo sportello.
«Niente commentini.» Rido.
Arriviamo alla festa, la villa è immensa ed è custodita da un cancello di ferro battuto. Vi è un enorme giardino attraversato da una piscina.
Entriamo, dopo poco riusciamo ad incontrare Ethan. Ci accoglie con la sua solita aria bonaria, ha un bicchiere di champagne tra le mani.
Mi guardo intorno, c'è così tanta gente che mi gira la testa. C'è musica, c'è cibo. Ma non c'è Leonardo.
«Cerchi qualcuno?» Improvvisamente appare, mi porge un bicchiere, se ne porta un altro alla bocca.
«Mi guardavo intorno.» Sorrido.
«Non sei abituata a tutto questo sfarzo, giusto?» Ride, quasi a prendermi in giro.
«No.» Sbuffo, di fronte al suo modo altezzoso di porsi. «Ma ci farò l'abitudine ben presto a quanto pare.» Mi fingo schizzinosa anche io.
«Spero per te di no, io se potessi scapperei da tutto questo.» Porta di nuovo il bicchiere alla bocca, fa appena in tempo a bagnarsi le labbra che Winona gli piomba addosso.
«Leonardo, tesoro, c'è una persona che vuole salutarti.» Lo prende per mano e se lo porta via.
È chiaro, quei due hanno una relazione. Che stupida, per un momento ho pensato che un uomo della portata di DiCaprio potesse riflettere la sua attenzione su una ragazzina qualunque. Allontano l'idea, mi sento stupida.
In un momento la stanza sembra stringermi, non mi ci vedo con questo abito, in questo posto, tra questa gente. Raggiungo Josh.
«Andiamo via?» Lo tiro per un braccio.
«Ma siamo arrivati da pochissimo.» Mi ammonisce.
«Sì, ma non mi sento a mio agio, sono stanca. Domani abbiamo le prove, ho bisogno di riposare.» Sbadiglio con un fare che di una diva non ha proprio nulla.
«E va bene.» Sbuffa e mi prende per mano, mi trascina fino all'auto come si fa con una bimba capricciosa e mi riaccompagna.
STAI LEGGENDO
𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧 𝐮𝐫𝐚𝐠𝐚𝐧𝐨. -𝐋𝐞𝐨𝐧𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐃𝐢𝐂𝐚𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐟𝐟
FanfictionCosa succede se un uragano incontra cose sul suo cammino? Le travolge. Così, Chanel sarà per Leonardo, e Leonardo per Chanel: come un uragano. ----------------- La seguente fanfiction è presente su altri due siti, postata con altro nickname, dunque...