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"Driiin"
Mi alzo di colpo e cerco disperatamente quel qualcosa che sta suonando, in modo da spegnerlo.
Mi volto a sinistra e vedo che a squillare è il mio cellulare.
Sullo schermo appare il nome 'Mamma'. Do una veloce occhiata all'ora. Le 3:22.
Ma scherziamo??!
Anche se controvoglia rispondo alla chiamata.

"Oh buongiorno tesoro! Scusa se non ti ho chiamata ieri, ma non ho avuto tempo di farlo. Come è andato il viaggio?! Ti trovi bene lì?!
Ti sei fatta nuovi amici? Ti trattano bene?! È bella Los Angeles?..."

La interrompo prima che possa andare oltre.

"Mamma sono le tre" Biascico.

"Ma come le tre?! Scherzi il mio orologio segna le undici? Aspetta un attimo.." Si interrompe solo un attimo come se stesse pensando a qualcosa"
"..stai dormendo ancora alle undici? Pensavo di farti fare qualcosa di produttivo facendoti andare in America. Devo richiamare subito il preside per protestare!"

"Mamma" La fermo. "Il fuso orario" Dico solamente.
"Il fuso orario? Ah sì il fuso orario" Sento un piccolo tonfo, probabilmente si è sbattuta una mano in fronte.
"Come ho fatto a dimenticarmene? Ma certo! Oh tesoro mi dispiace di averti svegliata, ma dato che ormai sei sveglia.."
"Mamma" faccio per protestare ma lei mi fa altre domande.

"Ragazzi carini ce ne sono?!"
"Mamma" alzo la voce un po' indignata. Mi volto un attimo verso Jessica, che nonostante tutto questo vociare, sta ancora dormendo.

"Cosa? Non vorresti godere di bella vista per tutto il semestre?
Qual'è il problema?
Un attimo, sei lesbica? Oddio tesoro, dovevi dirmelo, sai che capirei, anzi, ti avrei addirittura aiutato a fare coming out, poi l'avremmo detto a tuo padre. Non dovresti vergognarti e diventerò comunque nonna grazie a tuo fratello, a meno che anche lui non sia gay? Tu dici che è gay?
No perché ultimamente esce troppo spesso con quei suoi amici e non porta mai una ragazza a casa.
Penso che dovrei parlarci.."

"Mamma" quasi urlo questa volta.

"Mmmmh" sento un cuscino venirmi addosso e mi giro verso Jessica che sta gesticolando con le mani e mormorando qualcosa di incomprensibile. Fantastico, è pure sonnambula.

"Tesoro? Ci sei?"
"Ehhhh?! Ah sì! Comunque sì, ci sono ragazzi abbastanza carini qui"
"Abbastanza?" Mi domanda lei non soddisfatta.
"Senza abbastanza" Mi arrendo.
"Intendi con molto al posto di abbastanza" Chiede con fare innocente.
"So cosa intendo" sbotto.

"E Madison ha già adocchiato qualche mulatto?"
Sorrido per la sua domanda, mia madre conosce benissimo Madison, è come una sua seconda figlia.
"E tu?" Il tono di mia madre si è fatto malizioso.
"No, io niente mulatto" Rispondo.
"Sai cosa intendo" Ribatte lei
"No mamma, nessun ragazzo"
"Come?! Allora una ragazza, non hai risposto alla domanda di prima"
"Mamma non sono lesbica" Chiarisco una volta per tutte.
"Sarà.." Sospira lei per niente convinta. "Ora devo andare comunque, sai che il capo mi vuole al lavoro per le undici in punto e ora sono già le..." Sorrido pensando che il suo capo sia mio padre. Lei lo chiama così ogni volta che si parla di lavoro per farlo sembrare più professionale.

"LE UNDICI E QUARANTACINQUE!!! Figlia degenere ma ricordarmi l'orario no?! Tuo padre mi ammazzerà. Comunque buona fortuna coi ragazzi e buona giornata"
"Buona notte" La correggo ma mi ha già appeso in faccia.

Mia madre è molto giovane. Mi ha avuta a soli sedici anni, quindi ora ne ha solamente trentatré. È ancora giovane e secondo me non invecchierà mai. Alcuni dicono che sono più matura di lei, ma a me va bene così. Mia madre è diversa dalle altre.
Con lei posso parlare di qualsiasi cosa.
La considero più mia amica che mamma e lei anche. Abbiamo uno speciale rapporto madre e figlia.

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