14. Qualche tempo dopo

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Scott's pov

E con questa siamo a sei. Lettere. Lettere apparentemente anonime che arrivano ogni giorno, alla stessa ora, assieme al giornale del mattino sull'uscio di casa. Continuo ad indagare da tempo, continuo a cercare di fare luce in un'intricata foresta di segreti che i biglietti celano dietro di loro. Resto ad osservarle per minuti, ore, intere notti, finché non decido di staccare un po' e ricominciare a ricercare almeno una sola ragione che spieghi il motivo per il quale io le stia ricevendo. 

Ogni messaggio inizia con una lettera dell'alfabeto scritta per prevalere sulle altre. Quindi penso che la chiave giusta per svelare l'arcano sia quella di provare a formare una o più parole, dalle iniziali di ogni biglietto. Le ho nascoste sotto il materasso del mio letto, per non dimenticarmi di lavorarci su anche quando dormo; così le prendo e le impilo sulla scrivania. Non ricordo esattamente l'ordine con cui io le abbia ricevute e non so siano già giunte al termine, ma potrei provare ad anagrammare più termini possibile in modo da scartare i meno probabili e lasciare quelli più validi. 

Carta sulla scrivania e penna in mano, inizio ad appuntare in ordine sparso le lettere che mi trovo davanti: A, L, S, I, L, O. Tuttavia, a primo impatto, non mi viene alcuna parola da formare. Chiamo Stiles, lui è un tipo abbastanza intelligente e furbo, potrebbe senz'altro darmi una mano in ciò che mi riesce davvero difficoltoso da fare. Sarà qui tra pochi minuti.

Qualche minuto dopo Stiles entra dalla porta della camera e si catapulta sul letto...

"Spara!" mi dice. Gli spiego il mio ragionamento, gli racconto di quanto tempo tutta questa vicenda stia portando via dai miei normali impegni da adolescente e lupo mannaro e gli faccio sapere che vorrei risolvere l'intera situazione entro questa sera. Lui, ovviamente direi, non si tira indietro e mi strappa dalle mani biro e foglio di carta, mentre con gli occhi scruta le lettere. 

"Benissimo queste che hai appuntato sono le iniziali di ogni biglietto, giusto? Butto giù tutte le prime cose che mi vengono in mente. Dunque abbiamo:

-al silo;
-al soli;
-all osi;
-allo si; 
-il salo;
-il sola;
-la liso; 
-li salo;
-lisa lo.

Per ora non mi viene in mente altro. Non abbiamo neanche concluso molto, essendo espressioni prive di senso, almeno per me. E se provassimo a posizionare le lettere nell'ordine con cui ti sono arrivati i messaggi? Magari potremmo ottenere qualcosa di più consistente..." dice Stiles, dopo due minuti trascorsi a pensare. 

"In verità, non ricordo l'ordine con cui mi siano arrivate, quindi non potrei neanche provarci. In ogni caso, di tutti gli anagrammi fino ad ora ottenuti, potremmo scartarli sicuramente tutti tranne l'ultimo. Credo che le lettere non siano ancora giunte a conclusione e quel "Lisa Lo..." potrebbe farmi pensare a Lisa Londale. Ricordi? Quella ragazza del secondo anno che l'anno scorso mi veniva dietro. Magari è lei che sta muovendo i fili di questa situazione, prendendosi gioco di me, dopo averle detto che non mi piaceva. Domani vado a parlarci!" dico a Stiles.

"Ehi no no no no, amico, aspetta! Potremmo prima provare a seguire l'ordine di ricevimento, potrei aver segnato da qualche..." continua a ripetere St. mentre velocemente lo conduco fuori dalla stanza per farlo andare via e poter riposare un po', sicuro di essere finalmente riuscito a venire a capo della situazione. Lui non la prende molto bene, dato che continua a lanciarmi sassi dalla finestra per rientrare e poterne riparlare con più tranquillità. Ma già da un po' non lo sento più, mentre i miei occhi, cullati dalla gioia di aver risolto anche solo un minimo problema della mia vita, si chiudono, lasciandomi cadere in un sonno profondo. 

Stiles' pov

"RAGAZZE ABBIAMO UN PROBLEMA!" urlo a casa di Allison. Nel caso in cui qualcuno se lo stesse chiedendo: sì, ho anche le chiavi di casa sua e sì, Lydia è a dormire da lei adesso...ma parlare di ciò non è esattamente il punto in questo momento. 

Si svegliano e spiego loro ciò di cui Scott è fermamente persuaso. A. ovviamente pare triste, forse più delusa dal fatto che la distanza tra lei e il suo amore sembra allungarsi più che accorciarsi, forse combattuta dalla possibilità di non poter più riavere la vita che per oltre quattro mesi le è stata portata via. Io, invece, cerco di non abbattermi e di tirarla su di morale; così le propongo di scrivere già la lettera da recapitare domani, con l'ultima lettera, la N, come iniziale. 

"...nel frattempo Scott andrà a parlare con Lisa, si accorgerà di stare commettendo un errore, riceverà l'ultimo biglietto, magari portato direttamente da te, io cercherò di fargli fare due più due e tutto si risolverà in un lunghissimo abbraccio tra voi due. Fidati, ce la faremo!" le dico promettendole che andrà tutto bene. 

Sooo here we are! "Finalmente un nuovo capitolo!" starete pensando e vi dirò di più: credo sia addirittura il penultimo. Magari il prossimo sarà leggermente più lungo, magari i nostri due ragazzi riusciranno finalmente a congiungersi o magari no...chi lo sa. 

Spero non vi dispiaccia il fatto che abbia deciso di portare avanti la storia senza specificare in ogni minimo dettaglio i singoli momenti in cui Scott ha ricevuto le lettere. Ho deciso di farlo, poiché si tratta di azioni ripetitive che avrebbero portato la storia solo ad essere più noiosa. Ci sarà comunque una sorpresa finale nell'ultimo capitolo, quindi continuate a seguirmi e a votare la storia. 

Love you all.

trxyesoulmate

In your armsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora