15. Tra le tue braccia

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Stiles' pov

Ieri Scott è andato a parlare con Lisa Londale sperando davvero di poter venire a capo di questa vicenda, senza sospettare minimamente la realtà dei fatti. Gli avevo detto che quella non era una buona idea, ma ovviamente non mi ha dato ascolto e quindi ora mi ritrovo a consolarlo mentre cerco di farlo ragionare con più risolutezza. 

"Ehi, amico! Non vorrei dire che te lo avevo detto, ma le circostanze sembrano urlare questa frase che so che odi...quindi il mio obiettivo ora è quello di farti capire come stanno le cose" dico a Scott che subito mi risponde: "Ma perché il vostro tono di voce...parlo del tuo e di quello di Lydia...insomma sembra che voi sappiate cosa ci sia dietro. Giuro che se vi state prendendo gioco di me, potrei non rispondere delle mie azioni! Cerchi di farmi meditare su quanto sto vivendo ed è okay, ma a parte l'aver riconosciuto che si tratta di una persona che mi conosce davvero bene, io...io non so davvero nulla del mittente di tutte queste lettere. Non so da dove partire. Le persone che conoscono il vero me sono davvero poche e un bel po' di queste ora non so neanche più dove si trovino, per non parlare di altre che sono addirittura...beh, "andate". Se tu, Lydia e il resto del branco non potete essere riconosciuti come gli artefici, allora chi?"

Nel frattempo ho lasciato Allison nelle mani d'oro di Lydia, in maniera tale che possa prepararla sia psicologicamente che fisicamente alla consegna dell'ultima lettera. Allison è in trepidazione, vorrebbe provare a controllare le sue emozioni, ma non ce la fa e cerca di placare l'adrenalina sfruttando un antico stereo, con più ammaccature che tasti, della madre di Lydia, per ascoltare musica. Continua a provare a celare i propri timori e le proprie paure dovuto alla possibilità che il tutto possa svanire come in una bolla di sapone, attraverso delle risate isteriche che Lydia cerca di smorzare mentre la trucca. 

Ma se loro sono tutte intente a sistemarsi, beh il mio compito è ben diverso e a tratti più impegnativo che una messa in piega a dei capelli ribelli. Sono combattuto in un dilemma: non vorrei togliere di certo la sorpresa a Scott, ma dall'altro lato vorrei poterglielo dire, per vedere la sua reazione e prepararlo nel caso in cui reagisse male, evitando quindi problemi per quando Allison gli consegnerà il biglietto. Finisco per pensarci su, assorto tra mille e mille possibilità che potrebbero verificarsi in entrambi i casi, finché ad un tratto vengo scosso da Sc. 

"Stiles! Stiles!" sibila Scott vicino alle mie orecchie intontite. "E se fosse Allison? Lo so è azzardato, lei è morta da ormai quasi un anno, non è più tra noi...ma scartando tutte le persone che mi conoscono davvero e che non potrebbero assolutamente c'entrare nulla con tutta questa situazione, lei è l'unica che resta. Poi le lettere! Le iniziali di ogni lettera sono presenti nel suo nome e credo proprio che tra non molto dovrei ricevere l'ultima, con la N...insomma pensaci! Sembra molto strano, ma solo all'inizio, quando metti insieme i tasselli tutto combacia. Quindi: cosa ne pensi?". 

Ammetto che non mi aspettavo minimamente che ci arrivasse da solo, è l'Alpha degli Alpha, ma non è mai stato un asso nelle deduzioni, per questo è sempre servito il sottoscritto, per salvare le chiappe a tutto il branco! Così, colto alla sprovvista, non gliela do per vinta subito, anzi metto in dubbio la sua teoria, cerco di estrapolargli i pro e i contro di un probabile ritorno di A. a Beacon Hills. Ma tutt'a un tratto l'entusiasmo iniziale si tramuta in un grigiore, che si evidenzia nei suoi occhi e nel suo colorito. E' come quando sali sulle montagne russe e inizi a urlare e a divertirti per l'adrenalina, ma quando scendi e ci ripensi sopraggiungono nel tuo stomaco i conati di vomito. E lui si sentiva proprio così. Sembrava talmente gioioso all'inizio, ma ora sembra come trafitto da un'infinita schiera di lati negativi che sembra totalmente surclassare il piccolo gruppetto di quelli positivi. Pensavo che il mio lavoro fosse finito nel momento in cui ha scoperto il tutto, ma non è così. Devo continuare a prepararlo mentalmente al ritorno dell'amore della sua vita e lui, anche se non vuole dimostrarlo, sembra ormai aver capito che Allison è davvero viva ed è tornata, è tornata per lui!

Quando mi sento realmente convinto che Scott sia pronto, dopo avergli a poco a poco confermato la sua ipotesi, chiamo Lydia e mi faccio raggiungere a casa di Sc. dalle ragazze. Il mio migliore amico sa che a momenti riceverà la sua ultima lettera, ma non sa ancora che quest'ultima non sarà il solito bigliettino, ma Allison in persona!

Nel giro di 15 minuti sentiamo il campanello. "Scott vuoi andare tu o vado io?" gli chiedo prima di aprire. "No, posso farcela, vado io" e così corre alla porta, aspettandosi di trovare solo il biglietto. Ma quando la porta si spalanca davanti ai suoi piedi, con essa si sbarrano anche i suoi occhi e così la bocca, che si apre mimando un'espressione di assoluto stupore alla vista di Allison. 

Nel primi minuti restano così, a fissarsi, come se fosse il loro primo incontro e come se la freccia di cupido li avesse trafitti e poi lasciati lì, congelati dalla loro assenza reciproca in tutto questo tempo. Subito dopo iniziano ad avanzare l'uno verso l'altro. L'espressione di A. è sempre la stessa: un grosso sorriso, che prosegue da orecchio a orecchio, stampato sulla sua bocca e riflesso nel calore e nella gioia del suo sguardo. Sc. è passato dall'essere stupito, all'essere estremamente felice. Si avvicinano talmente tanto che le loro bocche si sfiorano in maniera delicata, senza che se ne rendano conto, i loro occhi si chiudono ed insieme vengono avvolti da un alone di amore e di voglia di stare assieme, materializzata dal lungo abbraccio che si scambiano, dopo un periodo di totale oblio che li aveva a lungo separati. E' incredibile come riescano a comunicare tra di loro, senza parlarsi. Sembrano così tanto intimi che io e L. siamo quasi degli intrusi; così quando ormai sono nell'ingresso dell'abitazione, con un passo velocissimo esco fuori e insieme a Lydia vado via, talmente felice di aver dato un lieto fine a due delle mie persone preferite che stampo un bacio sulle sue labbra! 

Epilogo dal pov di Allison

Ne è passato di tempo da quando sono ritornata in città e le cose sono andate via via a migliorare. Io, Scott e gli altri ci siamo diplomati. Alcuni li abbiamo lasciati durante il percorso ed altri, come Stiles e Lydia, ce li siamo portati dietro. Le cose sono cambiate, sicuramente, ma ora che siamo ad un passo importante della nostra vita, abbiamo deciso di trasferirci entrambi in Europa per seguire dei corsi nelle università locali. Ovviamente io e Scott abbiamo deciso di convivere, Lydia e Stiles sono invece dei novelli fidanzati non ancora pronti al grande passo! Loro resteranno negli USA seguendo dei college qui. 

Ho aspettato davvero a lungo per poter scrivere finalmente il lieto fine al termine della mia storia, sicuramente non so come le cose si evolveranno da ora in poi, ma una cosa è certa: come nelle favole, e almeno per ora, io e Scott viviamo insieme, felici e contenti.

FINE

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