Tabacco. Filtri. Cartine.
Compio un rituale
con religiosa cura,
una dea diversa dalla
tua.Gira. Bagna. Chiudi.
La cerimonia comincia,
l'accendino brilla,
ballo un tango d'amore
col veleno,
baci non casti mi toccano,
da dentro.I nervi s'allentano,
I pensieri volteggiano,
da le mie labbra, anelli,
leggeri si librano in stanza,
informi, ciascuno
un varco nel cosmo
profondo,da cui si erge, potente,
la seducente bellezza
di Vesti Nere, dolenti,
che mi cullano i sensi.Ultimo tiro,
la sigaretta si spegne,
la visione s'arresta,
solo mi rimane
questo sapore stantio,
d'una vita priva
di un rimedio
definitivo.
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Tredici
PoetryLa poesia è la cura del mio malumore. Con essa sono capace di cacciare da me tutto il dolore, la negatività: la mia sofferenza è inchiostro, non c'è altro da dire.