Capitolo 8

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Eravamo rimasti qualche ora sul telo che aveva portato,probabilmente era tutto progettato ma il suo sguardo perso sul cielo lo faceva sembrare tutto così spontaneo.

Tra qualche oretta avremmo dovuto tornare a lezione,perciò mi alzai,mi aggiustai i vestiti un po stropicciati e mi misi a posto la coda.Non avevo i capelli particolarmente lunghi percui non potevo fare molte acconciature.

Ripensai a quei pochi giorni che avevo trascorso,o almeno,quelli che ricordavo,e pensai a quanto felice io ero con lui.

LA FELICITA',quella che ti fa stare davvero bene,quella che si trova nelle poche cose,a volte semplici,ma che ti mettono estasi solo a sentirne il nome,come il suo.

La felicità si trova in una canzone,la tua,quella che ti fa venire i brividi,quella che in uno stereo alzeresti il volume al massimo.La felicità...che gusto ha se non puoi condividerla?

Se potessi le darei il gusto del cioccolato:dolce e piacevole.Dopotutto è una scelta,uno stile di vita,la possibilità di trovare qualcosa di buono in qualsiasi cosa.Niente e nessuno può privartene.Non bisogna cercare il modo di essere felici,ma capire che non c'è motivo di non esserlo.

Mi tocca andare a lezione,perciò raccolgo lo zaino da terra e...altro che felicità!!!

-Hey,ricorda che io e te siamo nella stessa classe,non mi lasciare qui-Alex aveva il fiatone,mi stava rincorrendo già da qualche minuto e io non me ne sono accorta,che imbranata.

La mia goffaggine si fece rivedere dopoqualche secondo,quando io mi girai verso Alex ma andai contro il tronco su cui ero appoggiata per prendere fiato e cadetti proprio affianco a lui,che diventò il mio attaccapanni personale e che cadde di conseguenza.

-Ahi!ti...prego....alzati che non...sei una..PIUMA-

-Oh,scusami davvero non volevo finirti addosso,ora ti aiuto-

gli porsi una mano che lui afferrò subito dopo,ma tutto si rese un pochetto più grave

-Aaah!il piede,IL PIEDE!-

-Che ha?-Dissi con una voce più agitata

-Credo si sia storto!!Non riesco ad alzarmi-

-Chiamo aiuto?-

-No ci sei già tu,ti prego trova un modo-

-Attaccati a me,ti porto io-si aggrappò a me per alzarsi(si è lamentato abbastanza...)e una volta in piedi stese il suo braccio destro lungo il collo e le spalle.Avremmo avuto proprio educazione fisica,la sua materia preferita.

-Giuro che mi sento in colpa,se vuoi puoi farmi male-

-Ma sei matt...aaah mi hai pestato il dito!-

-Scu....sa..,sono un disastro,non mi merito un migliore amico come te...-

-Ma stai zitta che sei una delle cose più belle che ho,sai volevo dirti una cosa qualche giorno fa...insomma tu...-mi prese con una mano il volto e mi accarezzò la guancia.

Nero,tutto nero,vidi degli scatti neri e delle foto a scatti,una stanza di un ospedale,una donna che piangeva,urlava,delle flebo,un motorino e uno schianto,poi tutto nero.rividi poi Alex,aveva già tolto la sua mano dal mio viso e io richiusi le palpebre per più volte.

-Tutto bene?-

-Benissimo,dai andiamo,non abbiamo ancora tanto tempo-

-Ehm...okay-Arrivammo qualche minuto prima alla lezione per avvertire il professore T.Taurelli dell'infortunio di Alex ma lui non ne risultò molto contento.

-LA PRIMA LEZIONE GIA' SALTATA?OH NO,QUALCOSA DA FARE TE LA TROVO-

-Punisca me professore,è colpa mia se non può farla-

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