Capitolo 9

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Silenzio tombale.Tutti avevano assistito a quell'orribile scena tra noi.

Come dargli torto?Cole ed Alex erano alquanto conosciuti perciò potevano fare ciò che volevano dove volevano.

Mi alzai di fretta e gli corsi dietro,stava ancora zoppicando per la ferita:non poteva certo essere tanto lontano.Cosa avevo fatto di tanto brutto per farlo arrabbiare così?

Lo intravidi uscire dal portone dell'atrio affianco alla mensa per poi arrivare faticosamente alla fontana e sedersi sul gradino.

Mi sedetti affianco a lui,notai solo in quel momento che aveva una piccola ferita al labbro,lieve ma appariscente,era più che altro una cicatrice.

Giurai di aver fissato le sue labbra per ore ma quello non c'era mai stato.

-Che ti sei fatto?-ero preoccupata di lui,del suo modo di fare con me,del suo "nulla" che probabilmente avrebbe detto,ma no...

-Non ti deve interessare-ecco ciò che mi traumatizzò di più,la goccia che fece traboccare il vaso e che mi fece scoppiare.

-Adesso tu mi dici che cavolo ti ho fatto e il perchè te la sei presa tanto-ripresi il fiato,la mia carnagione tornò del suo colorito naturale e io mi misi la mano sul petto.

Puntai i miei occhi sui suoi per non farli scollare più.Ora deve capire che i capricci da bambino non deve farli,tanto meno senza ragione.

-Sai cos'è?Sai cosa?E' che ho...-poi calmò il tono e disse sussurrando

-ho paura di perderti,ecco.La nostra amicizia...-poi mise il suo sguardo verso le scarpe bordeaux della Converse che portava ai piedi.

Io invece mi limitai a guardarlo...ANCORA.

-Perchè dovrebbe?Tu sei il fratello che io vorrei-

-Già,il fratello...-

-Che vuoi dire con questo?-ero più incuriosita che altro

-Che Harry non mi piace e sono sicuro che il suo obiettivo è di rompere il nostro legame-

-Ma fai il serio?Davvero credi a queste cose?Solo per un'uscita...-non mi fece finire di parlare che si girò verso il portone e se ne andò...già...SE NE ANDO'.

Mi misi a piangere,non era un pianto di quelli rumorosi,finti e ruba attenzione,ma silenzioso,lieve e trattenuto con forza;quella forza in me mancava.Una lieve lacrima mi sfiorò la gote,poi un'altra e un susseguito ininterrotto di gocce dolci che rendevano ancora più amara la situazione.

Basta.ORA DAVVERO BASTA.

Piangere per un suo capriccio proprio no.In quel motivo ebbi la convinzione più assoluta di ciò che stavo per fare.

Non ebbi spinta migliore.Andai con i pugni stretti verso il corridoio dove era il gruppetto e presi da un braccio Harry.Lo strinsi fino a farlo esultare e gli dissi:

-Tu ed io,oggi,SI PROPRIO OGGI,usciamo.Non accetto scuse-

-Ehm....okay-aveva una faccia sorpresa.Portava una camicetta azzurra,i pantaloni color cappuccino e le mani in tasca

-Vengo io e giriamo per la scuola?Alle 20.00 va bene?-

-Quando vuoi-diedi un'ultima occhiataccia ad Alex,che stava discutendo con Cole.

"Ma sei matto?"sentii Cole sbraitare ad Alex e lui rispose "dopotutto non sono affari tuoi no?Tanto quando non si tratta di te è più facile dopotutto".

Poi non voletti più ascoltare e ripetei più lievemente-Quando vuoi...-

-Sicura di star bene?Se vuoi rimandiamo-poi mi accarezzò una guancia,ma visto il mio umore mi portò istintivamente a respingere la sua mano.

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