Rimasi paralizzata per qualche secondo.
''Ciao Simon. Come va?''.
''Ciao Lucy. Bene grazie. Scusa devo andare''. Mi rispose con aria piuttosto fredda.
''Ok, ciao''. Dissi con aria triste.
Mi rivolsi verso Megan.
''Hai visto? Hai visto? Non mi calcola più''.
''Devi parlarci Lucy''. Rispose Megan.
Ci avviammo alla mensa per mangiare qualcosa. Dopo pochi minuti vedemmo anche Sidney, Allison, Freddy, Austin e Luke. Solo io ero rimasta senza un ragazzo. Feci segno loro di venire al tavolo con noi. Iniziai a pensare di risolvere, una volta per tutte, la situazione con Simon. Decisi di inviargli un messaggio.
Lucy 12:40: ''Ciao Simon, dobbiamo parlare. Dove ti trovo?''.
Simon 12:42: ''Sono in biblioteca, non è il caso. Stasera quando torno a casa ti scrivo e passo da casa tua''.
Lucy 12:44: ''Ok, a dopo''.
''Tu vieni Lucy?''. Mi chiese Luke. Mi ero distratta, stavo messaggiando con Simon.
''Cosa Luke? Scusami''. Dissi incuriosita.
''Ti ho chiesto se stasera vieni alla festa qui all'università''.
''Oh, ma certo''. Risposi.
''Raga, ma che ora si è fatta?''. Domandò Allison.
''Sono le 14:22''. Rispose Sidney.
''Caspita come vola il tempo. Austin, tu che fai?''.
''Io ho finito Allison, tu? Hai altre lezioni?''.
''Si, alle 16:30. Stavo pensando di fare una passeggiata sul lungomare però, visto che ancora ci vuole''.
''Ma si andiamo''. Intervenni io.
Prendemmo un gelato tutti insieme. Io non vedevo l'ora che la giornata finisse. Volevo, dovevo, vedere Simon. Passate un paio d'ore, tornammo all'università. Fu ancora più difficile concentrarsi sulla lezione. Qualche minuto prima avevamo il sole sul viso e sentivamo il rumore delle onde del mare, ed ora, concentrazione sullo studio. Meno male che lì dentro, i professori, erano più o meno tutti uomini attraenti. A me piaceva, ad esempio, il professore di Marketing Strategico. Somigliava a Brad Pitt. Capelli brizzolati, occhi azzurri, alto forse 1,85, piazzato, un fisico molto attraente. Poteva aveva si e no una 50ntina d'anni. Tra momenti in cui avevo preso appunti, altri in cui avevo guardato il professore, ed altri ancora in cui avevo scambiato qualche parola con le ragazze, finalmente la lezione finì. Da una parte ero contenta, da un'altra scontenta, perché per vedere il professore avrei dovuto aspettare il giorno dopo. Allison tornò con Austin che la stava aspettando, io Sidney e Megan con le nostre macchine. Luke e Freddy erano già andati via, la loro lezione era finita da prima. Arrivata a casa, mi lavai, mi cambiai, mangiai qualcosa ed ero di nuovo pronta per tornare all'università, per la festa di inizio anno. Speravo che prima di avviarmi sarebbe passato Simon però, come mi aveva detto in precedenza. Ero pronta già da 10 minuti, decisi di avvisare gli altri che li stavo aspettando, in modo tale da arrivare tutti insieme, solo che ancora non era pronto nessuno. Era 00.00, la festa sarebbe dovuta iniziare a 00.30. Intanto decisi di avvisare Freda che avrei fatto tardi, molto probabilmente. Si limitò a dirmi di stare attenta e di non fare cazzate. Non sapevo se era opportuno scrivere un messaggio a Simon, chiedendogli magari, se aveva dimenticato di passare, o star zitta e tacere. Dopotutto, pensai: ''gliel'ho detto già più di una volta che ho necessità di parlargli, se è interessato verrà''. Guardai nervosamente l'orologio, poi, dopo qualche altro minuto il cellulare, era 00.16, né ricevevo chiamate dagli altri per sapere cosa dovevo fare, a che punto erano, né tantomeno Simon si era preoccupato di scrivermi o chiamarmi. Iniziai a pensare che non era diverso da tutti gli altri che avevo conosciuto e con cui ero stata. Oramai era 00.20, dovevo avviarmi o sarei arrivata tardi, e avrei fatto la fila per non so quanto tempo, prima di riuscire a prendermi qualcosa da bere. Tutti i miei ex avevano una sola cosa in comune. Erano bravi a letto. Per il resto, erano da buttare. Decisi di avviarmi verso la macchina. Presi la borsa, le chiavi, stavo per aprire la porta quando, d'un tratto, il mio cellulare squillò. Ero al settimo cielo. Senza neanche guardare chi fosse risposi, era Simon, ne ero sicura.
''Pronto Simon, finalmente ti sei fatto vivo''.
''No Lucy sono io, Allison, volevo informarti che noi siamo pronti''.
''Ah. Ok. Io sto uscendo. Ci vediamo all'ingresso''.
Mi cadde il mondo addosso. Insomma, ancora non si era fatto vivo. Non sapevo neanche se sarebbe venuto alla festa o meno.
''Simon non si è fatto vivo?''. Continuò Allison.
''No Allison, niente, aveva detto che passava e invece non l'ha fatto''.
''Mi spiace. Dai, su col morale, stasera, sia che c'è sia che no, noi ci divertiremo comunque. Promesso. Non sa che si perde a lasciarti andare''.
''Grazie Allison. Ma si, infondo non mi importa. Vivo e vado avanti lo stesso. Ho superato di peggio. In confronto, questa è una pioggiarella''.
''Esattamente. Dai, ci siamo noi, imposta un bel sorriso e il muso lascialo a casa. La nostra università è piena di fustacchioni. Ti rifarai tra qualche giorno''.
''Ovviamente. Da stasera sono di nuovo su piazza''. Sorrisi. ''Grazie comunque Allison, mi hai rimesso in piedi. Non mi andava molto di divertirmi qualche minuto fa''.
''Di nulla Lucy. Dai, parti che ci vediamo tra poco''.
''Si, subito. A tra poco''.
Riattaccai.
Feci un ultimo controllo per vedere se avevo tutto. Aprii la porta per uscire.
''Oh cavolo!! Simon!!''. Esclamai.
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DARK BEAUTIFUL LIFE
Novela JuvenilUn gruppo di ragazzi ogni giorno si trova ad affrontare i problemi della vita. Uno di questi però scoprirà qualcosa di inquietante sul suo passato..