Vi credete divertenti?

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Avete presente quando vorreste urlare in mezzo alla folla, ma con la certezza che nessuno vi senta o a cui importi? Io sì, mi sentivo accucciata in un angolino, con la testa fra le ginocchia e le mani che mi coprivano le orecchie, mentre delle ombre mi avvolgevano sempre più. Ogni cosa che facevo era sbagliata o una buona scusa per criticarmi vero?
* Flashback *
Chissà oggi cos'altro hanno da rinfacciarmi, nemmeno 3 settimane e non ne posso già più, non vedo l'ora arrivino le vacanze almeno non li vedrò... Almeno per un po'... Giorgio arriva con la sua combricola, mi guardano e iniziano a ridere. Che cazzo hanno da ridere? Penso, lanciandoli sguardi assassini e pieni di ira, Tommaso si avvicina, lo vedo sorridere divertito, so cosa sta pensando avanti dillo:
<<Daphne, mi ricordi un'attrice sai?>> Non rispondo, sapendo già il paragone che farà, mi limito solo ad abbassare lo sguardo e ad ascoltare, poi Tommaso continua con la sua battuta pessima, passata ormai di moda
<< Mi ricordi la figlia di Fantozzi>>
<< Okey >> rispondo, lo vedo infuriato, poiché si aspettava un'altra reazione da parte mia, faccio spalluccie e vado in bagno prima che la campana della prima ora suoni. D'altra parte cosa possono farmi di peggio?
*Fine Flashback*
La società è stronza, dicono di aiutarti quando ti getta ancora più merda addosso. Volete sapere cos'è successo in bagno? Un gesto infantile tipico da film americano: sono stata seguita da delle ragazze della banda di Giorgio e Tommaso, entrata in bagno mi ci hanno chiuso dentro bloccando la porta con una sedia presa dalla classe vicina, picchiavo sulla porta piangente, per una claustrofobica non era molto piacevole, loro ridevano e poi se ne sono andate nelle rispettive classi, ho dovuto aspettare una bidella per poter uscire. In classe ho dovuto subire una romanzina dalla prof e le solite risate dei miei compagni. A ricreazione Tommaso mi ha minacciato, offeso per la mia risposta al suo giudizio precedente
<< Porta rispetto cessetta, deve essere una cosa reciproca, altrimenti sono cazzi tuoi>>
DEVE ESSERE UNA COSA RECIPROCA? Come puoi tu parlare di rispetto a me?
In tutto questo c'erano ragazzi che ridevano e giudicavano, chi rideva e basta e chi ascoltava facendo finta di nulla.
La paura di parlare mi avvolgeva sempre più, ogni giorno trovavo una scusa per saltare scuola, i giudizi aumentavano e ne trovavano sempre di nuovi, l'unica cosa di cui vado fiera in tutta questa merda che ho subito è che non ho mai pensato all'idea del suicidio, sono riuscita a dimostrare di essere forte uscendone da sola.
Ferite me le sono procurate, sia morali che fisiche, ma nessuna che facesse più male di quella che mi hai procurato tu Luca, chissà forse mi sono innamorata di te perché eri l'unico a non giudicarmi, eri uno di quelli che guardavano e facevano finta di nulla. Ai miei occhi eri un angelo, ma tutti abbiamo una parte dell'anima oscura giusto? Beh, dopo ti sei rivelato un angelo nero, un fottutissimo angelo nero.

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