Ferite

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Avete mai sentito la frase "Amor omnia vincit" dal latino "l'Amore vince tutto" ? Ebbene, sembrerò una pessimista, ma l'amore è una stronzata, che ti distrugge interiormente pezzo dopo pezzo. Luca, fra tutti sei stato il peggiore, parlavamo poco io e te, ma quando lo facevamo ero entusiasta. Io sono sempre stata una ragazza che va alla ricerca del suo principe azzurro, non mi facevo problemi a dichiararmi. Avevo deciso di dirtelo, ti amavo troppo, ero fuori di testa. Mi maledico per averlo fatto
* Flashback *
<<Sei sicura di dirglielo?>> Mi chiede Gianna preoccupata
<<Gianna non ce la faccio più devo dirglielo, adesso>> siamo alla lezione di tecnologia, ma ho bisogno che lui lo sappia adesso, prendo un foglio e inizio a scrivere "Ciao Luca, volevo dirti che ti ho sempre trovato molto molto carino e mi piaci tanto, so che non sono il massimo della bellezza però ho bisogno di sapere se ti piaccio"
Do il biglietto a Gianna raccomandandola di darlo a Luca, lei si alza con la scusa di andare in bagno e passa il biglietto, quando torna la mia amica mi chiede se sono convinta di fare la cosa giusta, io annuisco mentre vedo che Luca sta leggendo il biglietto: è completamente rosso, dopo qualche minuto mi guarda, prende una penna e inizia a scrivere. Il biglietto mi torna indietro, lo leggo ansiosa "okey, sì mi piaci anche tu" felice della risposta, cerco il suo sguardo. Adesso basta aspettare che suoni la campana
*Fine Flashback*
Ricordi cos'è successo dopo vero Luca? Sono venuta da te chiedendoti di metterti insieme a me, non mi hai guardato negl'occhi, puntavi lo sguardo verso il basso mentre mi dicevi "okey". Non mi hai più considerato i giorni successivi, finché un giorno, scocciata, ti ho mandato un biglietto chiedendoti se ti piacevo veramente, la tua risposta? "No, non mi sei mai piaciuta, ma ti sei vista?" Quelle parole mi fecero male, tanto male, tanto che mi misi a piangere. Giorgio, Tommaso e company mi hanno minacciato di aspettarmi, per cosa? Non avevo fatto niente. All'uscita, come promesso, mi hanno placcato al muro, aspettando che  andassero tutti via, quando​ se ne sono andati tutti i prof. una delle ragazze mi ha tirato una sberla, guancia completamente rossa, poi è stato il turno dell'altra ragazza bionda, poi Tommaso mi ha tirato i capelli e Giorgio mi ha tirato un ceffone, ferendomi il labbro con il suo anello, ma quando ti ho visto arrivare, Luca, mi si è spezzato il cuore, ricordi che ti ho chiesto il perché? Io sì, e ricordo che mi avete risposto con queste parole "per ricordarti che i mostri vanno odiati non amati", quando ve ne siete andati delle urla sono uscite dalla mia bocca e le lacrime mi hanno rigato il viso. Tornata a casa, mamma era giustamente preoccupata per il mio ritardo e per il mio labbro: "sono caduta mentre correvo per non arrivare in ritardo", tipica scusa. Le ferite facevano male, volevo gridare aiuto, ma la paura delle conseguenze era troppa.

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