"Ma guardati"

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Avete presente quando vedete il negativo in tutto?
Quando vedete tutto scuro anche quando è successo qualcosa di bello?
Quando pensi che non ci sia via d'uscita?
Per me era così.
Non c'era via d'uscita dove ero entrata io.
Un vasto oceano di cattiveria dove non esisteva isola su cui sbarcare per uscirne.
Un inferno dove non esisteva una "Natural Burella".
Ogni giorno era una nuova pena.
Una stramaledetta nuova pena.

*Flashback*
<< Daphne esci, sei sempre chiusa in casa>>
<< Magari Mamma sto bene in casa>>
<<Chiama Ania no? Andate a fare un giro>>
Mia mamma non sa come mai io voglia restare a casa, cosa succederebbe se uscissi, ma per accontentarla chiamo la mia amica.
Siamo in giro per la nostra città ed eccole che spuntano​: le tre troie.
Mi guardano e ridano, ma ormai ci sono abituata, perciò è inutile reagire, si avvicinano e mi preparo a cosa mi spetta sentire
<< Ciao cessa, ciao Ania>>
<< Vedi di evaporare, non vogliamo fastidi vari>> dice Ania con sguardo di disprezzo, ma ciò non ferma la stronza a dire quello che vuole dire
<< Perché sei in giro Daphne? Non ti avevamo detto che questo è territorio nostro? >> Cazzo quanto ti odio penso tra me e me
<< Non vedo scritto il tuo nome sul muro del palazzo del comune >>
Le lancio uno sguardo di sfida, lei si mette a ridere, ora scoppio lo giuro
<< Daphne, ma come hai il coraggio di essere così arrogante? Ma sai chi sono, o meglio, chi siamo no? >>
<< Sì, siete delle troie >>
l'ho detto, però mi pento subito di averlo detto, perciò, per paura, me ne vado tirando Ania per un braccio, ma ci raggiungono pochi metri dopo, mi tirano per la maglia e la "leader" delle tre parla di nuovo
<< Senti tu non ci dai delle puttane >>
<< Ma io vi ho chiamato Troie, è diverso, le puttane hanno più dignità >>
Si guardano tra di loro e boccheggiano come delle oche, poi la bionda rifatta parla ancora, ma quando se ne andrà?
<< Tu ci dici così solo perché sei gelosa, perché noi siamo belle e tu brutta, ma ti sei vista? Cioè, guardati: sei un cesso di merda, nessuno ti amerà mai, fai schifo, non meriti di essere amata, nessuno ti piglierà, mettitelo in testa cessetta >>
Abbasso lo sguardo, mi hanno zittito, non posso che pensare che abbiano ragione, l'unica cosa che possa fare è alzare il dito medio, ma loro si mettono a ridere.
Beh, se me lo dicono tutti che faccio schifo e che nessuno mi amerà, allora è vero.
* Fine Flashback *

Ne ero e ne sono convinta tutt'ora di essere brutta e che nessuno mi amerà mai, quando qualcuno mi fa un complimento penso che sia soltanto per non offendermi.
Quando le tre sono andate via dopo avermi offeso io sono tornata a casa, sono andata in bagno a guardarmi allo specchio e in quel momento mi risuonavano nella testa tutte le offese delle persone: "mostro" "ammazzati" "fai schifo".
Poi ho alzato la testa e ho detto a me stessa "Ma guardati".

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