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Solite cose al bar il mattino seguente. Soliti clienti, solite facce, solite battute. Solite chiacchiere tra me e Chiara. E così il giorno dopo e quello dopo ancora.

Arrivato il fine settimana Chiara aveva iniziato a propormi feste e robe varie a cui io dicevo tassativamente di no, non avevo la più pallida intenzione di infilarmi ancora una volta in un buco stretto pieno di gente barcollante e poco sobria.

Arrivato il venerdì sera mi propone un'uscita tranquilla a bere qualcosa in un locale aperto da poco con la possibilità di stare comodamente fuori alla piazzetta difronte.

"Solo io e te?" le avevo scritto.

"Io e te, promesso!".

Così accettai.

Venerdì sera. 23:30

-Mi puoi dire perché ti sei vestita così se era una cosa tranquilla tra noi due?- le chiedo ridendo del suo outfit.

-Che vorresti dire? E poi comunque non si sa mai chi ti capita davanti. Te perché sei così casual di venerdì sera?-

-Perché te mi avevi detto che saremmo state buone buone per fatti nostri e poi..-

-Hai fatto male ragazza, è arrivato il tuo amico- mi fa un cenno con la testa riferito a qualcuno dietro di me.

-Chi?- mi giro.

Alto due metri e con i rasta legati in testa Ghali agitava le mani intento a parlare con un gruppo di ragazzi.

-Ok andiamo via!- sorrido a Chiara che si mette a ridere.

-Niente affatto, c'è il tipo che mi piace- alza le sopracciglia.

Mi passo una mano in faccia.

Che sfiga posso avere?

Cerco di non guardarlo per tutta la sera, da perfetta idiota passo mezza serata seduta su un gradino con i capelli in faccia sprofondata nel telefono cercando di non dare nell'occhio.

Chiara stava parlando con delle ragazze vicino a noi, mi sentivo tipo sua figlia adolescente che doveva passare la serata con la madre e le sue amiche.

-Vado a prendere qualcosa da bere, vuoi qualcosa?- mi chiede.

-Una coca- le sorrido. Lei mi guarda .. – Sei senza speranze baby- ride.

Aspetto seduta sul muretto. Ammetto che guardavo in giro alla ricerca di Ghali e non vederlo mi faceva sentire in panico, avevo quasi il terrore di averlo dietro le spalle. E mentre analizzavo me stessa cercando di capire dove cavolo stava il mio problema me lo vedo arrivare con una lattina di cocacola in mano e un sorriso timido sul viso.

Io pezzo di marmo.

-La tua cola- sorride e mi porge la lattina. Le nostre dita si sfiorano ma lui non ci fa caso mentre si siede accanto a me e si accende una sigaretta.

Io resto qualche secondo immobile quando vedo Chiara da lontano che mi saluta con una mano e sorride maliziosa.

-La tua amica ti prende per il culo eh?- ride lui.

Lo guardo, ha gli occhi arrossati dietro a un paio di occhiali da vista rotondi che lo fanno sembrare innocente.

-La mia amica è una stronza.- dico imbronciata. Lui ride. Dopo qualche minuto di silenzio mi chiede come sto.

-Bene, credo- faccio spallucce. Mi guarda negli occhi sorridendomi. –tu?- aggiungo per togliermi dall'imbarazzo.

-Alla grande!- ride.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 21, 2017 ⏰

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