La Temperanza

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Il portone d'ingresso era completamente spalancato. La luce del tramonto penetrava nella casa, accecando la povera Lena.

-Tu che ci fai qui?!-

Quella strana figura mise il piede dentro casa, spostò il busto in avanti, togliendosi dai raggi del sole ed esclamò:

- Tesoro!-

La signora Prous era proprio lì, davanti a sua figlia. Lena non ci poteva credere; cosa ci faceva sua madre in quel posto? Quella situazione era surreale.

- Gattina mia, non sei contenta di vedere la tua mammina?-   interrogò ansiosamente sua figlia.

Lena arrabbiata le urlò contro:

-Mamma! Mi hai seguito?!-

la signora Prous era intimorita nel rispondere.

- Ma Tesoro, ero curiosa di sapere dove stessi andando così di fretta.-

La ragazza, non sentiva ragioni.

- Mamma, vattene!-

allora la signora andò su tutte le furie.

- Lena. Non ti devi permettere di dire così a tua madre. Torna a casa!-

A questa esclamazione Lena spalancò meravigliata la bocca. Stentava a crederci; sua madre non si era mai dimostrata così dura con lei, tutto era alquanto strano.

- Lena Muoviti!-

La madre si diresse verso la figlia con passo deciso.

Così la ragazza iniziò ad essere realmente spaventata; la donna di fronte a lei aveva occhi di fuoco, pieni di odio e rabbia.

- Tu non sei mia madre- l'additò la ragazza.

Ma la signora la prese per un braccio, cercando di tirarla via da lì.

-Lena vieni con me! Vieni!-

La ragazza pose resistenza.

- No! Lasciami.-

La donna era fortissima. Lena reggeva a stento a quella trazione, urlando: - Tu non sei mia madre! Sei posseduta!-
Ma la donna sottolineava ribattendo: - Io sono la sola e unica signora Mary Bianco Prous-

Lena continuò a resistere. Con la mano si attaccò al corrimano, cercando di mantenersi salda. Poi con il piede fisso sul pavimento, esercitando tutta la forza che aveva, tirò a sé la madre facendola finire col viso sulla scalinata.
Nella sala si creò una eco terribile. Lena era impaurita: -Mamma ti ho fatto male?-
La madre era accasciata sui gradini senza voltarsi. La ragazza allora, con timore causato sia dal senso di colpa di quel gesto, sia perché non sapeva se quella fosse veramente sua madre, si avvicinò alle scale, lentamente, sfiorandole con la mano la spalla:

- Mamma tutto bene?-

Questi, di colpo, si girò e afferrò il braccio della figlia torcendoglielo a più non posso.

- Ahi!- Lena lanciò un urlo di dolore.

Chi aveva davanti a sé, ora, non era sicuramente la signora Prous, ma un mostro senza pietà.
Esso si eresse ferocemente sui gradini, lanciando un urlo rauco: - Viaaaaa!-

Lena non capiva cosa stesse accadendo; perché quella creatura volesse allontanarla da quel posto?Qualcosa non le tornava. Allora, sempre più caparbia decise di combattere quell'essere per vendicare la madre e venire a capo di quella storia.
Si divincolò dal mostro correndo verso la porta. Arrivata lì, sentì  una fragorosa risata, seguita da un'affermazione dura da accettare: - Hai perso!-

Light's Virgins - Il sigillo del male -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora