3- Addestramento

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Hanji

Oggi è il giorno dell'addestramento di Marko e Jose fuori dalle mura.

Non ci allontaneremo tanto.

Ad accompagnarli saremo io, Levi, Erwin e Moblit.

Mi vesto velocemente e raccolgo i miei capelli in una coda.

Vado in cucina e trovo Levi che sorseggia una tazza di the.

"Buongiorno quattrocchi. Oggi non c'è stato bisogno che ti venissi a svegliare."

"Si, per fortuna mi sono svegliata da sola."

"L'altro giorno mi parlavi di un sogno. Dimmi, cosa hai sognato."

"Wow Levi, non sapevo che te lo saresti ricordato. Comunque è un argomento un po' delicato. In poche parole c'era Erwin che stava morendo e mi nominava come nuovo comandante."

A Levi va storto un po' di the, infatti inizia a tossire.

"Qualcuno si sta sentendo male qui!" Dice Erwin entrando nella cucina.

"Dai sbrigatevi, le reclute sono pronte." Aggiunge poi, andandosene.

Io e Levi ci guardiamo per un secondo e poi ognuno ritorna nella propria camera a prendere le ultime cose.

Cerco di sistemare i documenti sulla mia scrivania quando nella mia camera irrompe Moblit.

"Caposquadra Hanji, dobbiamo andare."

Mi dice prendendomi per un braccio e trascinandomi fuori dalla mia camera.

"Cos'è tutto questo rispetto nei miei confronti, assistente Moblit?"

Moblit mi accenna un sorriso mentre corriamo verso la porta di uscita dalle mura.

"Finalmente ce l'avete fatta." Mi rimprovera Levi.

Mentre Levi e Erwin sistemano i cavalli e indossano l'attrezzatura per il movimento tridimensionale, Marko si avvicina a me e Moblit.

"Salve caposquadra, Hanji, giusto?" Mi dice Marko fissandomi negli occhi.

Non essendo abituata ad un certo tipo di sguardi, riesce a farmi arrossire.

Abbasso velocemente la testa verso il terreno per evitare i suoi occhi.

"Si, Hanji." Rispondo.

Per fortuna Moblit mi salva di nuovo.

"Hanji, Erwin ti ha portato la tua attrezzatura tridimensionale."

"Grazie." Ringrazio Erwin e indosso l'attrezzatura.

Saliamo tutti a cavallo e partiamo.

Mentre siamo ancora molto vicino alle mura Levi mi si avvicina.

"Ehi, Hanji." Mi sussurra Levi.

"Quel ragazzo, Marko, ti sta sempre addosso, ti da fastidio?" Aggiunge.

"Ehm, no. E poi non mi sta sempre addosso."

"Se ti infastidisce dimmelo subito." Mi dice Levi, per poi allontanarsi.

Finalmente un gigante!

E' abbastanza piccolo, perciò lo lasciamo abbattere dai due fratelli che, in modo rapido e pulito, lo fanno cadere a terra.

"Se quel gigante si fosse solo avvicinato a te, lo avrei più che ammazzato." Mi dice Marko.

Arrossisco e giro lo sguardo.

Possibile che ogni volta che mi parla finisco per arrossire?!

Levi si accorge di ciò che ha appena detto Marko e gli rivolge uno sguardo minaccioso.

Dopo lunghe camminate per il bosco non troppo lontano dalle mura, decidiamo di ritirarci.

Tornati all'interno, io, Erwin e Levi ci avviamo verso casa.

Erwin inizia a preparare la cena, e intanto siamo tutti e tre in cucina.

"Hanji stai lontana da quel ragazzo. Non mi piace." Dice Levi.

Erwin tossisce in modo palesemente finto.

"Ma perchè, non ha fatto nulla di male." Gli rispondo.

Erwin comincia a tossire sempre più forte girandosi nella mia direzione.

"Erwin, vorresti uno sciroppo? Hai davvero una brutta tosse..." Dice Levi ironicamente.

Dopo la cena ognuno se ne va nella propria camera.

Io chiudo la porta e indosso una camicia che uso sempre per dormire.

Mi siedo alla mia scrivania, mi sciolgo i capelli e inizio a lavorare ad alcuni documenti.

Dopo un po' Levi entra nella mia stanza e si appoggia allo stipite della porta sorseggiando la solita tazza di the e guardandomi lavorare.

Lo ignoro e continuo a lavorare, facendo finta di non averlo visto.

"Ti sarai accorta che non voglio che quel ragazzo ti si avvicini perché sono un po' geloso, vero?" Mi dice Levi.

Lascio il mio lavoro per parlare con lui.

"In realtà un pochino ci ho fatto caso, ma poco." Dico sarcastica.

"Comunque sei bellissima al naturale. Buonanotte."

Levi se ne va.

La sua affermazione mi lascia un attimo perplessa.

In ogni caso vado a dormire, domani passerò una tranquilla giornata tra ragazze: Io, Nanaba e Rico.

Mi manca una giornata con le mie migliori amiche, come ai vecchi tempi, quando eravamo solo ragazzine innocenti.

Domani sera poi Erwin sta organizzando una festa per riunirci un po' tutti, per stare in compagnia.

Chiudo gli occhi e inizio ad addormentarmi ma solo una parola, anzi, un nome risuona continuamente nella mia testa:
Levi.

MINE~ {levihan}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora