MINE~ {levihan}

11- Sogno

Hanji

Per fortuna il virus è passato dopo un paio di settimane grazie alla magica tisana di Rico.

Domani finalmente potrò ripartire per una spedizione.

Essa durerà solo un paio di giorni.

E' mattina presto e decido di andare in cucina per fare colazione.

E c'è Levi.

"Buongiorno, ti ho preparato il the."

"Da quando sei così premuroso?" Dico sedendomi al tavolo.

Bevo il mio the per poi  andare a lavorare su dei documenti in camera mia.

Levi

Siamo a piedi, fuori dalle mura, non so perché.

Nessuno ha l'attrezzatura per il movimento tridimensionale.

Corriamo.

Dei giganti ci inseguono.

Nessuno può difendersi.

Ci sono persone che muoiono brutalmente da tutte le parti.

Presto sarà il mio turno.

Un gigante prende Erwin e lo divora.

Poi un altro prende anche Hanji.

Inizio a piangere come non avevo mai fatto prima.

Le due persone a cui tenevo di più se ne sono andate.

Mi accorgo che la mia vita ora non ha più senso.

"Levi! Mi siedo come hai fatto ad addormentarti a metà mattinata!"

Erwin mi sveglia.

"Stai bene. E Hanji, lei dov'è?" Chiedo.

"Sta lavorando. Perché?" 

"Ho fatto un brutto sogno. Era così reale."

Erwin guardando il mio viso bagnato dalle lacrime ha sicuramente capito di cosa trattava il mio sogno.

"Nella circostanza in cui viviamo una cosa del genere può accadere da un momento all'altro. L'importante è vivere ogni istante con le persone a cui tieni di più." Dice Erwin

Ha ragione.

Decido di dirigermi da Hanji.

"E' aperto." Mi dice lei facendomi entrare in camera sua.

E' il momento.

Mi appoggio allo stipite della porta mentre la guardo lavorare.

Dopo un po' mi guarda e sorride.

Mi siedo sul divano e la invito a fare lo stesso.

Vado verso di lei e incomincio a baciarla prima delicatamente e poi con foga.

Mi accorgo che lei ricambia e appoggia le sue mani sulla mia nuca.

Poggio le mie mani sulla sua schiena.

E ci lasciamo andare.

Si sente bussare alla porta.

"Ehm, Levi c'è Petra qui, vorrebbe parlarti."

Io e Hanji ci guardiamo come per dire: e adesso?

Ci ricomponiamo più velocemente possibile e usciamo dalla stanza.

Hanji

Levi va da Petra e io mi dirigo da Erwin.

"M-ma, si è sentito qualcosa?"

"Ehm, si tesoro. Se no perché vi avrei avvertiti dell'arrivo di Petra? Avrei benissimo potuto dirle che non eravate in casa..."

"Che figura... Mi dispiace Erwin." Dico coprendomi il viso con una mano.

"Tranquilla, è una cosa naturale." Mi dice lui cercando di non farmi sentire in imbarazzo.

Levi

Petra è venuta a parlarmi delle solite cose che non ascolto mai.

Spero che non abbia sentito anche lei...

Hanji

Oggi pomeriggio andrò al quartier generale con gli altri perché domani c'è la spedizione, e quindi fare dei collaudi per le attrezzature per il movimento tridimensionale.

Appena arriviamo io Levi e Erwin veniamo assaliti dai soldati.

"Hanji, Hanji, allora come lo chiamerai se è un maschietto? e se è una femminuccia?"

"Mi immagino Levi come padre!"

"Sarà di sicuro fortissimo! Con l'intelligenza del caposquadra Hanji e la forza del capitano Levi..."

"Erwin sarà lo zio putativo?"

"Hanji, ma ti ritirerai dall'armata per fare la mamma?"

"Non vedo l'ora di conoscere Levi junior o Hanji junior!"

"Hanji,ma l'altezza di Levi è stata un problema per te?"

Io e Levi ci guardiamo come per dire: di che stanno parlando?

"Credo ci sia stato un malinteso, io non sono incinta!"

"Ma-Ma, il vomito, il fatto che Sasha dice che lei è ingrassata?" Dice Connie.

"Come che non lo sapeste che Sasha pensa solo al cibo!" Rispondo.

"La prossima volta che aprite quelle fogne, pensateci due volte." Dice Levi.

Come hanno potuto pensare che io fossi incinta?

Sto ricoprendo un ruolo importante nell'amata e non voglio distrazioni, figuriamoci bambini!

Levi mi prende per un braccio e mi porta lontano dalla folla.

"Ne sai qualcosa di questa storia?" Mi chiede.

"No, io non sapevo niente."

"Voglio capire chi ha messo in giro questa storia, giuro che se ne pentirà."

Ci riavviciniamo alla folla.

"Se non esce fuori il colpevole di questa storia, finite tutti a pulire le scuderie."

E quello stesso pomeriggio si ritrovarono tutti a pulire le scuderie.