MINE~ {levihan}

8- Urla

Hanji

Dopo qualche mese partiamo per una nuova spedizione, più che altro dobbiamo controllare un villaggio che è stato invaso dai giganti e prestare soccorso qualora ci fossero dei superstiti.

La giornata è nuvolosa e la luce che proviene dalla mia finestra mi sveglia insieme al tocco delle mani di Moblit sul mio viso.

"Buongiorno." Dice mentre mi accarezza il viso.

Quando se ne va inizio a prepararmi per la spedizione.

Ci incontriamo tutti e quando siamo pronti partiamo.

Mi accorgo che Levi mi controlla da lontano. Non so, ma questo mi fa sentire al sicuro.

Nonostante con me si comporta in modo freddo e distaccato.

Mentre cavalchiamo per raggiungere il villaggio, che è abbastanza lontano, rivolgo sempre uno sguardo a Moblit, Erwin, Nanaba, Rico, che stavolta parteciperà ad una spedizione per prestare soccorso, e anche a  Levi.

Il vento mi scompiglia i capelli e la stanchezza si fa percepire sempre di più.

Le mie emozioni cambiano nel momento in cui vedo un fumogeno rosso in lontananza.

Giganti.

"Merda!" Afferma Erwin, dopo aver visto un altro fumogeno di colore rosso.

Sento la tensione salire tra i miei compagni quando vediamo un altro fumogeno dello stesso colore  di una squadra più vicina a noi.

"Siamo circondati! Correte più veloce che potete. Ora!" Dice Erwin.

Iniziamo a correre a cavallo seguendo il comandante.

"Giganti! A destra!" Dico quando intravedo dei giganti in lontananza.

"Dobbiamo combattere! Preparatevi!" Dice Erwin quando vede altri giganti.

Più ci avviciniamo, più aumentano.

"Ora!" Dice il comandante, ordinandoci di combattere.

Io e Levi ci guardiamo negli occhi per un istante, poi iniziamo la battaglia.

Ci sono soldati che muoiono da tutte le parti.

Ho paura, ma so che finché Levi è con me mi proteggerà.

Abbiamo perso tanti soldati, ma ora non possiamo più tirarci indietro.

Un anomalo.

Corre velocemente e ci raggiunge in poco tempo.

L'ansia di non poter rivedere più i suoi occhi aumenta.

Quegli occhi color ghiaccio, che difficilmente tralasciavano esprimere qualche emozione.

Gli occhi che mi guardavano mentre dormivo per vegliare sul mio sonno, erano gli stessi che mi guardavano quando mi scaraventava brutalmente a terra.

Eppure, può finire tutto così?

Vedere le persone a me più care morire davanti ai miei occhi.

Uno ad uno.

Poi sento delle urla.

Mi giro di scatto e il tempo si ferma in quell'istante.

Delle urla che non avrei mai voluto sentire.

Quelle di Moblit.

"Moblit!" Inizio a piangere ed a urlare allo stesso tempo.

Non faccio in tempo a scendere da cavallo che il terreno si sporca del suo sangue.

Lancio un urlo.

Una delle persone a cui tenevo di più. Se ne è andata. Davanti ai miei occhi.

E io non ho fatto niente.

Le sue mani, che mi risvegliavano ogni mattina.

I suoi occhi dolci che mi guardavano con amore.

Le sue parole di conforto, quando mi sentivo giù.

Non posso stare a guardare.

Quel gigante... Morirà.

Scendo da cavallo e grazie all'attrezzatura per il movimento tridimensionale, sfodero le lame in volo trovandomi difronte al gigante.

"Moblit!" Urlo tagliando un braccio al gigante.

Poi faccio cadere a terra anche gli altri arti rimanenti.

E urlando taglio la nuca del gigante con un colpo netto.

Cado sul terreno sporco di sangue.

Lancio un altro urlo, continuando a piangere.

Levi mi si avvicina e scende da cavallo, chinandosi difronte a me che ero inginocchiata sul terreno.

"Calmati." Mi dice.

Continuo ad urlare e piangere disobbedendo a lui.

"Ho detto calmati, puttana." Mi dice tirandomi uno schiaffo che lascia un segno sulla guancia che la mattina del giorno stesso Moblit aveva accarezzato.

Cerco di calmarmi e di riprendere a respirare normalmente.

Nessuna parola esce dalla mia bocca.

Mi asciugo il viso bagnato dalle lacrime con le mani.

Levi ritorna a cavallo ma io rimango ancora lì seduta.

Sul terreno sporco del sangue dei miei compagni e di quello  Moblit.

Erwin scende da cavallo e si siede difronte a me dopo essersi accorto che non ci siano più giganti in giro.

"Hanji. Guardami." Mi ordina Erwin, per poi abbracciarmi.

"Andrà tutto bene, fidati. Il sole tornerà a risplendere."

SPAZIO AUTRICE:

Eh si, ho deciso di farla diventare una fan fiction angst.

Spero di avervi fatto piangere :3