Camminarono verso il gruppo dei ragazzi.
« Bella Lele! Che ci fai qui? » La salutò Luciano mentre si avvicinava con gli altri.
« Cerco di divertirmi »
« Brava, brava » Disse scherzoso mentre le porgeva un bicchiere.
« No, grazie. Lo sai che non bevo. »
« Meglio per me! Allora facciamo così, tu fai finta di bere ma poi me li passi, d'accordo? »
« Se ci tieni tanto! Però vedi di non esagerare se no finisce come quella volta... »
« Okay, mamma » La prese in giro lui.
Stava riuscendo a divertirsi anche lei. A una certo punto si sentì presa sui fianchi da qualcuno alle sue spalle. Rimase immobile. Sentì il sospiro di quella persona vicino al suo orecchio.
" Ma chi cavolo è? " Pensò.
Proprio in quel momento qualcun altro si rivolse al ragazzo che la teneva sempre più stretta: « Carina la pollastra! È una nuova? » " Ma pollastra a chi?! " Elena si offese al sentire quelle parole. « Bravo! Si vede che è già tua! » Lele riconobbe la voce di Giulio e nel giro di due nano secondi capì a chi appartenessero veramente quelle mani sui suoi fianchi.
Il ragazzo fece per attirarla a sé ma Elena si voltò di colpo e gli diede un bello spintone. « Levami di dosso quelle mani sudaticce! » Disse nella foga.
Appena si riprese il giovane la fissò sbalordito.
« Non ci credo. ELENA. COSA SEI VENUTA A FARE? » Sbraitò Luca. Era infuriato. Lei lo guardò e i suoi occhi le parvero fuoco.
« Certo non a farmi molestare da uno come te! » Rispose di rimando.
« MOLESTARE?! »
« Esatto. »
« MA CHI TI VUOLE! Avessi saputo prima che eri te col cavolo che mi avvicinavo! »
« Bravo, allora la prossima volta prima di "esporti" controlla, perché se non avessi beccato me altro che spinta! Un bel ceffone non te lo levava nessuno! »
« Che fai, provochi? »
« Lasciami il braccio. » La presa del ragazzo non faceva che stringersi. « LUCA, SEI DIVENTATO MATTO? HO DETTO LASCIAMI ANDARE! »
« E perché dovrei? » La tirò a sé. « Tira fuori le unghie, Lele. » La sfidò.
« Cos'è? Non ti ricordi? » Lo guardò di sbieco. Gli si avvicinò e sussurrando aggiunse: « So difendermi quando serve. »
Come un lampo passò davanti agli occhi di entrambi quella famosa scena. Il bicchiere e la Coca Cola, Luca bagnato fradicio e il silenzio più imbarazzante del mondo. Ricordò e rivisse quei momenti in quell'istante. Le lasciò il braccio in modo sgarbato e se ne andò infuriato.
Elena aveva il cuore a mille, il respiro affannato e il braccio indolenzito. Non avrebbe mai immaginato di trovarsi di nuovo in una situazione simile.
« Lele! » Giulia le venne incontro. « Che è successo?! Ho visto che hai parlato con quello. Che voleva? »
Elena la abbracciò forte tenendo chiusi gli occhi e trattenendo i singhiozzi.
« Hey? Che hai? » La strinse a sé. Si accorse che non era necessario parlare, l'amica in quel momento aveva solo bisogno di sentire qualcuno vicino.
Elena si staccò dalla compagna. « Grazie, Giu. » Disse con voce flebile.
« Figurati, che è successo? Se non sono indiscreta... »
« È venuto lui, credeva fossi un'altra e ha fatto il deficiente provandoci. Appena mi sono accorta di chi si trattava l'ho respinto. Ovviamente. Lui se l'è presa e mi ha strattonata. Aveva certi occhi... Mi ha fatto quasi paura. »
«Mi dispiace, davvero Lele.» La prese per mano. «Proviamo a raggiungere gli altri. Distraiamoci.»
Elena fece cenno di sì con il capo e la seguì.
La paura non puoi metterla a dormire. È sempre sveglia.
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Ciao a tutti!
Come state? Spero che la mia storia vi piaccia!
Che ne dite dell'idea?
Che pensate in merito a Elena? E Luca? Come vedete il rapporto tra i due? Cosa credete che accadrà? Avete già trovato un collegamento tra il prologo e i capitoli che sto pubblicando ora? No? Allora non vi rimane altro che continuare a leggere e scoprirlo!
Mi raccomando, se avete delle domande non esitate a chiedere!
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Mask Down
ChickLitCosa direste se scopriste che una vostra compagna di classe il sabato sera si trasformasse e diventasse una delle più votate ballerine di un night club? E se non fosse solo una compagna qualsiasi ma quella considerata la tipica "brava ragazza"? Chi...