Capitolo 9

5K 247 5
                                    

Terminate le allegre spese le tre ragazze uscirono e si diressero verso una delle gelaterie del centro. Laura prese il suo tanto desiderato yogurt e Smartis colorati, Emma optò invece per una coppetta con il gelato alla crema mentre Elena scelse una coppetta bacio e nocciola. Si sedettero su una panchina davanti a una fontana. L'aria era fresca anche se il sole era alto nel cielo.

 L'aria era fresca anche se il sole era alto nel cielo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


« Comunque io l'avrei presa quella giacca. » Disse Laura rivolta a Elena.

« Che dici? E quando la metterei? »

« Beh, se uscissi con noi il venerdì sera potresti indossarla. »

« Già, SE uscissi con voi... »

Finirono di mangiare in silenzio.

Fecero un altro giro per i negozi, poi Elena decise che era abbastanza e che era giunto il momento di tornare a casa.

« Ci vediamo lunedì... Ciao ragazze! »

« Ciao! » La salutarono le altre, mentre ognuna prendeva la sua strada.

Elena guardò l'orologio: le 19:27.

"Caspita com'è tardi! Devo spicciarmi!" Corse di filata verso casa. Quando arrivò si cambiò in un baleno, abbandonò la maglia e la gonna leggera sulla sedia in camera sua. Infilò un paio di shorts grigi e una maglietta nera con le parole "bad girl" scritte in rosso. Corse allo specchio, accese la piastra e ondulò i capelli con leggere mosse. Infine, prese il borsone da sotto il letto, controllò che tutto fosse in ordine, prese l'altro cellulare dalla cover azzurrina e uscì. L'ascensore fu più lento del solito. Chiuse il pesante portone di legno alle sue spalle e iniziò a camminare.

Dopo circa una decina di minuti arrivò all'incontro.

Non c'era ancora nessuno. "Meno male!" Pensò.

Guardò la vetrina della panetteria lì a fianco ma non fece caso ai grissini e ai pochi filoni di pane rimasti esposti. Osservò l'ombra, quella sua. Vide il riflesso di una ragazza abbastanza alta, magra con dei bei capelli e degli occhi grandi e lontani. Com'era diversa il sabato sera!

Non lo avrebbe mai rivelato a nessuno, per niente al mondo! Era un suo segreto, IL suo segreto. Era quella parte di lei che nessuno conosceva, né doveva conoscere. Era la sua forma di ribellione. Era la sua rivincita. Tutti erano bravi a dirle cosa fosse giusto e cosa invece no, cosa avrebbe dovuto fare e cosa si perdeva... Ma lei no. Non si perdeva niente.

Elena stava facendo tutto quello che voleva. Era veramente libera, anche se con un altro nome.

Una macchina si fermò dietro di lei. Si girò. Sorrise. Aprì lo sportello e salì sull'auto.



Tutti gli esseri umani hanno tre vite: pubblica, privata e segreta.

Gabriel García Márquez

Mask DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora