Harry Potter e Cedric Diggory

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Nella sala grande cera un eccitazione che cresceva di minuto in minuto, il motivo era molto semplice: quel giorno il calice di fuoco avrebbe rivelato chi sarebbe stato il campione di ogni scuola.

Il più eccitato si tutti era sicuramente Cameron, che non faceva altro che ipotizzare che sarebbero stati i campioni delle altre scuole: era scontato che il campione di Durmstrang sarebbe stato Krum, quindi si rea concentrato al massimo sul tentare di capire chi sarebbero stati gli altri concorrenti: era quasi al 100 % convinto che il campione di Hogwarts sarebbe stata Angelina Johnson, la cacciatrice di Grifondoro, ma nonostante si ostentasse a capire chi sarebbe stato scelto per rappresentare Beauxbatons.

Mentre spiegava ad Astoria e Jamine le sue teorie si bloccò. Aveva visto qualcuno, una ragazza, di Beauxbatons a giudicare dalla sua divisa, anche Jamine ed Astoria si girarono a guardarla, era molto bella. Non cera da stupirsi se Cameron si era bloccato così allimprovviso.

Jamine dedicò un istante a guardarla con unaria riflessiva, poi si girò verso gli altri due e disse: - Quella è Fleur Delacour, una francese che, a quello che ho sentito dire si è candidata come campione della sua scuola, si dice anche che sia in parte Veela-

-questo spiega tutto- disse Cameron con la bocca aperta in maniera ebete, scatenando le occhiatacce della sorella e le risate di Astoria.

Improvvisamente nella sala piombò il silenzio, il motivo era semplice: il preside si era appena alzato in piedi per estrarre i nomi dal calice di fuoco. La tensione era altissima, nessuno osava fiatare, tutti riponevano la loro totale attenzione verso il calice, che sputò fuori il foglietto contenente il nome del campione bulgaro. Cameron ci aveva preso in pieno: era proprio Krum

In quanto il campione francese, fu un po una rivelazione per i tre scoprire che era Fleur Delacour, insomma, a vederla sembrava una persona ben poco adatta a svolgere un ruolo così pericoloso come quello di campione: così ben pettinata, il viso angelico e innocente. In poche parole sembrava più, una fighetta che sarebbe stata più adatta a stare tranquilla, ridacchiando con le amiche e parlando di quelle cose idiote di cui discutono le zabette (ok, forse avete notato che ai nostri eroi, Fleur non stava esattamente simpatica così a prima vista).

In ogni caso, smisero di pensarci non appena arrivò il momento per il calice di scegliere il campione di Hogwarts. La tensione era altissima, nessuno fiatava, era un momento cruciale per gli studenti inglesi. Dal calice uscì il foglietto chiuso, Silente lo prese in mano, lo aprì lentamente, lo fissò un secondo, poi lo abbassò, sorrise, ed annunciò: -Cedric Diggory!-

La folla cominciò a battere le mani con grande entusiasmo, Diggory si alzò e raggiunse gli altri campioni.

Anche se nessuno nella sala lo sapeva, non erano ancora stati chiamati tutti i campioni, ne mancava uno, ok, le regole prevedevano che fossero tre i giocatori, ma quellanno non andò così, ne verrà chiamato un quarto, una persona che avrebbe preferito non farlo, ma che sarebbe stato costretto, perché le regole prevedevano che le persone scelte non potessero tirarsi indietro, è vero che dicevano anche che i campioni dovessero essere tre, per di più maggiorenni, ma a quanto pare nessuno badò troppo a questo. I genitori del ragazzo in più avrebbero di certo protestato, avrebbero allontanato il figlio dalla scuola, questo è certo, ma cera una complicazione, i genitori di quel ragazzo erano morti, molto tempo prima, quel ragazzo non aveva nessuno che potesse aiutarlo a sfuggire da quella situazione, poteva solo sperare di riuscire a sopravvivere al torneo. È tragico, lo so, ma questa è la vita in fondo, pensi di avere sempre qualcuno al tuo fianco, ma non sarà sempre così, quindi prima o poi dovrai fare qualcosa da solo, qualcosa di cui non ti senti pronto. Ma succederà prima o poi, ed Harry Potter ha solo avuto la sfortuna di dover affrontare queste situazioni troppo presto.

Accadde tutto così velocemente che quasi non sembrò vero. Mentre tutti si erano tranquillizzati e la tensione era sparita, il calice sputò un altro biglietto, tra lo stupore generale.

Silente non potè nascondere la sua sorpresa, ma prese comunque il biglietto e lo lesse ad alta voce:- Harry Potter-

Ma Harry Potter non era un minorenne? Non avrebbe dovuto essere scelto, Hogwarts non avrebbe potuto avere un secondo campione.

La cosa che stupì Astoria di più, fu che Silente non si mostrò minimamente arrabbiato, irritato o sconvolto, trattò Harry esattamente come tutti gli altri campioni.

Non appena Potter uscì dalla sala grande per raggiungere gli avversari, il silenzio scomparì, tutti confabulavano tra loro e Silente fu costretto a chiedere più di una volta la calma.

Nessuno seppe mai con precisione che cosa venne detto nella sala dei campioni quel giorno. Ma Harry Potter dovette partecipare al torneo. A quanto pareva lui, come tutti gli altri, era costretto a partecipare. A parere di Astoria, tutto questo era ridicolo, costringere un quattordicenne a partecipare ad una gara mortale. Ma i problemi per Astoria a causa di questo fatto incominciarono con Draco, lui come al solito aveva deciso di approfittare della situazione per prendere di mira Potter, non che Astoria si aspettasse qualcosa di meglio, ma questo non le impedì di arrabbiarsi con lui. Litigarono, come al solito, ma questa volta Draco esagerò di brutto, la chiamò: traditrice del suo sangue e della propria casa.

Questo per Astoria era decisamente troppo, con le lacrime agli occhi reagì: -non ti permettere mai più! Tu non hai neppure una vaga idea di quanto mi debba sforzare per rimanerti amica nonostante quello che fai ogni giorno! E soprattutto non puoi pensare che solo perché mi hai aiutato con Daphne allora la mia gratitudine durerà in eterno e soprattutto sarà abbastanza da farti perdonare per parole come queste!- così dicendo se ne andò singhiozzando, lasciando Draco lì, sconvolto e pentito per quello che aveva detto.

Pansy Parkinson venne a sapere di quello che era successo e tentò di convincere Malfoy che non era colpa sua, che Astoria era solo una bambina isterica e che avrebbe dovuto lasciarla perdere. Daphne da parte sua, cercava di evitare di non parlare di questa cosa, evidentemente non aveva voglia di litigare con sua sorella come lanno prima, ma scatenò lo stesso la rabbia di Astoria, come poteva essere così codarda da non prendere una posizione?

Però, nonostante le parole della Parkinson, Draco si sentiva comunque in colpa per quello che aveva fatto, più volte tentò di scusarsi con Astoria, di farle capire che era davvero pentito, ma lei era troppo orgogliosa per perdonarlo, almeno per il momento.

La cosa che però le faceva piacere, era che più la Parkinson tentasse di consolare Draco, più veniva respinta. Già, questo per lei era estremamente divertente, almeno poteva ridere di lei per sfogare la sua rabbia, che però non passava, anzi cresceva sempre di più.

Ogni sera andava a letto, rivolgendo il suo ultimo pensiero a Draco, come per ricordarsi di odiarlo a morte. Quello che però non sapeva, era che proprio mentre lei si concentrava su quanto odiasse Malfoy, questo si prendeva a schiaffi in faccia per punirdi di quello che aveva fatto, perché non riusciva mai a porsi da solo un limite? Perché doveva sempre esagerare? Perché doveva sempre fare male a qualcuno? Ma soprattutto, perché ora se ne preoccupava così tanto? Perché non riusciva a fregarsene? Perché gli dispiaceva così tanto aver offeso Astoria? Non era da lui, si stava spaventando da solo.

Tutte queste domande gli giravano in testa, e più ci pensava, più sentiva il bisogno di dire ad Astoria che era un cretino, che aveva bisogno di far pace con lei, o non avrebbe mai fatto pace con se stesso.

Lui sapeva che prima o poi sarebbe esploso e avrebbe dovuto dire tutto ad Astoria, prima o poi lavrebbe fatto, doveva solo trovare il coraggio, e prima o poi sarebbe arrivato, doveva arrivare, o sarebbe stata la sua fine.

Spazio autrice

sono anni che non aggiorno (o almeno a me sono sembrati) ma non ho avuto tempo a causa di impegni scolastici. e io odio quando degli impegni scolastici mi impediscono di scrivere la mia amata fanfiction.

spero di riuscire ad aggiornare di nuovo il prima possibile.

in ogni caso, avete visto quanto è puccioso Draco quando è pentito? (se ve lo state chiedendo, sì, sto fangirlando sulla mia stessa fanfiction, la situazione è grave mi dicono)

ci vediamo ad un prossimo episodio

AvadaKeTina

Drastoria, Love In WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora