Il Signore Oscuro

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Quella sera accadde tutto così in fretta, non ci fu il tempo di realizzare che cosa fosse successo, che già la folla gridava, che già la ragazzina seduta di fianco ad Astoria stava per subire un attacco di cuore, che già il signor Diggory stava implorando aiuto anche se era troppo tardi, che già Harry Potter fu portato via dal corpo senza vita di Cedric Diggory, mentre tentava invano di parlare ad il ragazzo, come se potesse rispondergi.

A volte capita che il proprio mondo venga distrutto, terrorizzato, tutto a causa di una qualche verità che si preferirebbe considerare una bugia, ma è inevitabile che presto si dovrà fare i conti con la realtà.

Questo fu più o meno quello che successe ad Astoria quella sera, niente era più come prima. Non esistevano più sentimenti come la gioia, il divertimento, neppure il buon senso trovava più spazio nella sua mente. Provava solo confusione, panico, voglia di abbandonarsi al terrore, perché non sembrava esserci via di uscita a quellincubo. Aveva sentito dire da qualcuno che lui non era realmente morto, che poteva ancora essere da qualche parte lì fuori, che sarebbe potuto tornare. Ma non aveva mai creduto veramente a quelle storie, aveva pensato che se lui era davvero il più potente mago oscuro mai esistito allora sarebbe tornato subito, e che se non era così, era perché era morto, definitivamente. Solo ora si accorgeva di essere stata solo ingenua. Pensare che lui non sarebbe mai tornato perché non laveva fatto immediatamente era come pensare che un albero di mele non avrebbe prodotto frutti solo perché non li aveva mostrati i primi giorni destate.

Forse però sarebbe il caso di mettere un po di ordine tra i fatti.

Stava tutto andando per il meglio, Astoria e i gemelli erano andati al campo da quidditch per assistere allultima prova del torneo tremaghi. Ma il tutto era precipitato nel momento in cui Harry Potter era tornato con in mano la coppa, lui non era da solo, Cedric Diggory era con lui, ma non era, come dire, vivo. Era ridotto ad un cadavere, gli occhi sbarrati, senza vita, che fissavano il vuoto. Il volto pieno di ferite.

Inizialmente il pubblico non se ne accorse, vide Harry Potter arrivare con in mano la coppa e si mise ad applaudire, ma ci volle poco perché tutti si accorsero che Diggory era morto.

Gli insegnanti portarono via il quattordicenne dal cadavere, nonostante lui si dimenasse per restare con lui, la folla urlava, più di tutti il padre della vittima, Amos Diggory.

I ragazzi furono portati dentro la scuola, ancora nel panico. Furono invitati ad andare nei dormitori, ma Astoria Jamine e Cameron restarono nella sala comune, silenziosi, nessuno sapeva cosa dire. Era la prima volta che si ritrovavano talmente sconvolti da non parlare. Jamine fissava il pavimento, Cameron aveva le mani nei capelli, come qualcuno impegnato a cercare risposta ad un grande dilemma. Astoria invece fissava il soffitto, con unespressione pensierosa che in realtà, serviva solo per nascondere il volto devastato.

Cameron ruppe il silenzio:-cosa pensate che sia successo dentro quel labirinto?-

Jamine rispose:-se non lo sai tu.-

Astoria domandò:-ma Silente aveva detto che questanno nessuno avrebbe corso pericoli mortali, non è vero?-

-infatti aveva la stessa espressione stupita di tutti gli altri- replicò Cameron -voi pensate che centri Potter con tutta questa storia?-

A quelle parole Astoria si stupì così tanto che non potè fare a meno di assumere un tono scontato, come quello di una che sta per dare una risposta ovvia: avrà tre anni in meno di Diggory, è impossibile che sia stato lui ad ucciderlo.-

Cameron le diede ragione, poi tutti si ritrovarono senza nulla da dire, quindi se ne andarono a dormire.

Il giorno dopo la sala grande era tappezzata di stendardi neri in onore di Cedric. Il preside era in piedi, stava per fare un discorso a tutti i presenti. Oltre alle belle frasi significative, disse qualcosa che lasciò tutti sconvolti, qualcosa che nessuno si aspettava di sentirsi dire, con tutta la calma che si poteva mantenere mentre si pronunciavano parole come quelle, Silente annunciò alla folla completamente impreparata:-Lord Voldemort, è tornato-.

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