Trance

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- Il taglio non è poi così profondo, Madama Chips te lo curerà in un attimo - disse Cameron in tono consolatorio, osservando lavambraccio di Jamine, diviso a metà da una ferita.

- Brucia tantissimo, e poi con tutta la gente che è nellinfermeria dovrò aspettare ore prima che venga da me - si lamentò la ragazza.

La Carrow aveva punito Jamine, soltanto perché a lezione di Babbanalogia aveva detto di non essere daccordo con lei riguardante il fatto che i babbani fossero feccia e che lunica cosa che meritassero dai maghi fosse la Maledizione Cruciatus.

I tre si trovavano in infermeria per chiedere aiuto a Madama Chips, ma era stracolma di persone che avevano subito lo stesso trattamento, o addirittura peggiore, che Jamine aveva subito dai Carrow.

Povera Madama Chips, chissà quanto avrebbe dovuto lavorare quellanno.

I metodi barbari con cui i nuovi professori trattavano gli studenti provocavano scandalo in quelli vecchi, ma non certo in Piton.

Il nuovo preside non faceva assolutamente nulla per impedire ai Carrow un simile comportamento, non li incoraggiava, ma ignorava completamente le punizioni inflitte agli alunni.

Ed Astoria non poteva far altro che provare rabbia nei suoi confronti, per aver ucciso Silente, soltanto per poi allearsi con chi in quel momento era più forte.

Silente, che laveva protetto, che aveva dato fiducia in lui quando nessun altro era disposto a farlo, che era stato lunico a essere disposto a dargli un lavoro, che nonostante i suoi metodi dinsegnamento molto discussi gli aveva sempre dato totale libertà.

Così lo aveva ricambiato, voltandogli le spalle, tornando dalle persone da cui il vecchio preside voleva proteggerlo. Senza mostrare esitazione nelluccidere la persona che aveva gli aveva dato tutto quando nessuno voleva dargli niente.

E ora Astoria doveva sopportare di passare davanti allufficio del preside sapendo che dicendo marmellata ai lamponi non si sarebbe spostato nessun gargoyle di pietra e nessun uomo anziano, alto e magro con gli occhiali a mezzaluna e una mano bruciata lavrebbe accolta col sorriso.

Piton rifiutava di parlare con qualunque studente, a meno che non dovesse punirlo, chiaro.

Era lesatto opposto di Silente, non emanava positività, non era disposto ad ascoltare, non si mostrava contro le punizioni fisiche e allinizio dellanno non aveva nemmeno accennato un benvenuto ai nuovi studenti.

Ma nonostante questo Astoria desiderava parlare con Piton, anche solo un minuto, per sputargli in faccia tutto il suo odio.

Persino Gazza, lintollerabile custode non mostrava così tanto entusiasmo per la nuova situazione nella scuola. Mentre due anni prima, con la Umbridge al potere, era sempre molto entusiasta delle punizioni corporali della preside e mostrava piacere nel trovarsi insieme a lei, quellanno era diverso, elogiava il comportamento degli Avery, ma si manteneva il più lontano possibile da loro, e quando si trovava costretto nel parlarci, tendeva a fare più complimenti possibile ai due, spesso fuoriuscendo dallargomento principale, come se temesse di dire una parola sbagliata e farsi infliggere una maledizione senza perdono.

Astoria era una dei pochi fortunati a cui era concesso una sorte di trattamento di favore, data la sua purezza del sangue, ma il fatto che la sua famiglia non si fosse mai alleata coi mangiamorte e che suo padre per non interrompere quella tradizione si fosse pure fatto uccidere, rendeva la sua situazione a Hogwarts non molto migliore rispetto a quella dei mezzosangue, lunica cosa che la salvava era essersi mostrata, fino a quel momento neutrale, non si era mai apertamente schierata apertamente in pubblico.

Ogni tanto però risuonavano nella sua mente le parole psicologicamente instabile giusto per ricordarle che sarebbe bastata una crisi di nervi anche piuttosto debole per farle urlare in faccia ai Carrow e a Piton tutto quello che pensava di loro, portando: a una punizione seria lei, sua sorella che in un modo o in un altro si sarebbe trovata coinvolta e delle serie difficoltà alla sua famiglia.

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