rapimento

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Pov's sascha

Mi sveglia dall'ennesimo incubo, ormai era una routine, sobbalzai e andai in bagno, presi la lametta, e iniziai a scorrerla su e giù nel mio braccio, usciva molto sangue, ma almeno non pensavo a lui, la causa dei miei mali peggiori
Dopo un'ora mi bendai il braccio, e andai di nuovo in camera da letto
Mi buttai sul letto, distrutto, e iniziai a piangere pensando alla persona per la quale sono diventato così.
Volevo farla finita, così mi diressi verso la finestra di camera mia, e l'aprì, mi sedetti sul bordo, in bilico tra la vita è la morte
Volevo buttarmi giù e porre fine alle mie sofferenze, ma una parte del mio corpo me lo impediva, e dopo un'ora, rientrai in camera e mi ributtati nel letto.
Sentii una finestra rompersi e vidi una persona, non reagí restai li, come se nulla fosse.
L'uomo venne verso di me, aveva un passamontagna, prese una siringa dal suo zainetto e mi ignetto il contenuto nel mio corpo, dopo qualche secondo mi addormentai.

Pov's Stefano

Mi sveglia, oggi sarei stato da solo a casa, così decisi di andare al computer, per giocare un po' a Minecraft.
Erano le 12 quando mi arrivò una video chiamata da uno sconosciuto
La prima volta riattaccai, anche la seconda e la terza, ma quando vidi che non finiva di videochiamarmi decisi di rispondere
Non mi sarei mai aspettato quello che ho visto.
C'era sascha legato ad un letto, privo di sensi, braccia e gambe legate all'estremità del letto, nudo.
Aveva segni di graffi su braccia e gambe, e tanti, e al solo pensiero che se li avesse potuto fare per me mi venne una fitta al cuore.
Una persona entrò nella stanza, andò verso sascha e lo fece svegliare, in mano aveva un sacchetto di plastica, bello pieno.
Quando lo posó a terra, e iniziò a tirare fuori il contenuto mi si gelò il sangue.
C'erano dei coltelli un teaser, un seghetto, un martello, e altri attrezzi per la tortura di cui non conosco il nome.
L'uomo prese la cinghia che reggeva i suoi pantaloni, fece cadere i suoi pantaloni e se li sfiló. Andò verso sascha, tese la cinghia, e iniziò a frustarlo, io urlai, sascha urlava, dopo una ventina di cinghiate si mise a cavalcioni su di lui, si sfilò i boxer, mise del lubrificante nella sua protuberanza e entrò di cattiveria nel corpo di sascha, lui urlò di dolore, e le grida aumentavano ogni volta che si muoveva, molto velocemente.
A un certo punto, sentì qualcosa penetrarmi nella pelle e dopo qualche secondo svení

Di Nuovo ||Saschefano||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora