dove sono?

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pov's stefano

mi risvegliai, aprì lentamente gli occhi, per la forte luce che c'era.

cercai di alzarmi, ma non ci riuscì, ero legato, proprio come lo era sascha in quella videochiamata.

mi dimenai cercando in qualche modo di liberarmi, ma fù tutto inutile

sentii una risata, proveniva dalla stanza, ma non sapevo precisamente dove.

mi guardai intorno, le pareti era bianche, come quelle di un'ospedale, niente appeso, neanche un quadro o una macchia, c'era un altro letto contro al muro davanti a me, c'era qualcuno sopra, cercai di capire chi era, e appena vidi che aveva dei tagli nelle braccia capì chi era, era sascha.

cercai di chiamarlo, ma non ci riuscì, ma dalla mia bocca non uscì nessun rumore, non riuscivo a proferire parola. cercai disperatamente di urlare, ma non ci riuscivo, neanche un sussurro, niente di niente.

sentì dei passi, e dopo qualche secondo mi si presentò davanti un'uomo, lo stesso che aveva inflitto quelle cose orribili a sascha

x: guarda qua chi si è svegliatoo

brutto bastardo! glielo volevo urlare ma non riuscivo, così lo sputai in faccia, molto vicino all'occhio

x: stefano stefano stefano........ cosa credi di fare, ti ho immobilizzato, posso fare quello che voglio

finalmente riusci a dire qualcosa, ma no avevo neanch'io capito cosa avevo detto.

mi schiarì la voce e finalmente riuscì a parlare

io: sei uno stronzo

x: quante cose dovrai imparare

io: io non devo imparare niente!

x: invece si, ad esempio dovrai chiamarmi paparino

io: e sennò che succede?

dissi sarcastico

x: questo

si sfilò la cinghia, la tese e mi frustò con una forza disumana, gridai come una femminuccia per il dolore che mi aveva inflitto, ora iniziavo ad avere veramente paura di lui

x:  ti abituerai

mi limitai a stare fermo, non sapevo cosa fare, non potevo fare niente, solo subire

x: adesso vado a prendere dell'acqua, se ti sento fare un minimo rumore te ne dò 10 di frustate con il doppio della forza, ci siamo capiti?

annui con il capo, muovendolo su e giù, lui uscì dalla porta, e non osavo muovermi, e solo adesso mi resi conto che stavo addirittura trattenendo il respiro per la paura. devo ragionare

dove sono? mi staranno cercando?

tutte domande senza una risposta, si aprì la porta e entrò quello stronzo

aveva in mano due bottiglie d'acqua da 1 litro, venne verso di me e tolse il tappo dalla bottiglia

x: apri la bocca

feci come aveva detto lui mi versò l'acqua in bocca, ne bevvi un bel po' quando smisi di berla, lui chiuse la bottiglia e la poggiò a terra

x: un'altra cosa che devi imparare e che se non fai come dico, verrai punito severamente

mi slegò e io mi passai le mani sui polsi

x: prova ad alzarti dal letto, e per un bel po' di tempo ci resterai dolorante

andò verso di sascha e lo sveglio

sa: ancora 5 minuti

lui aprì la bottiglia e gli verso un po' d'acqua per svegliarlo. si svegliò all'istante, si guardo attorno, e si accorse che c'ero anche io, e mi sorrise

x: bevi

lui aprì la bocca e gli versò l'acqua nella sua bocca. finì tutta la bottiglia, la schiacciò e la buttò nel pavimento. lo slegò e fece la stessa minaccia che aveva fatto a me un minuto fa, poi uscì dalla stanza

dopo un po' di tempo passato in un silenzio imbarazzante, decisi di rompere il ghiaccio con l'unica cosa che mi veniva in mente

io: mi dispiace

sa: di cosa?

io: della scelta che ho fatto un anno fa, non sapevo cosa fare, e vedendo la marina che mi consolava e tu che mi guardavi freddo, o deciso di andare con lei, e andarmene una volta per tutte da quel posto

sa: io ti amavo ste, e ancora ti amo, nonostante tutto il dolore che mi hai provocate

io: quelli, come te li sei fatti?

dissi indicando il suo braccio

sa: per non pensare a te mi tagliavo, il dolore che mi provocavo era più forte di quello emotivo, e non mi faceva pensare a te, così ogni giorno mi tagliavo

mi si gelò il sangue a quella risposta, non me lo sarei mai aspettato

io: sa...                     io ti amo ancora, quel giorno ho fatto uno sbaglio, e me ne sono pentito ogni singolo giorno, ogni notte ti sognavo, e quando mi svegliavo, mi trovavo in mille lacrime

sa: anche io ti ho sognato ogni giorno

io: io ti amo sascha, e giuro che se usciremo da qui, non ti lascerei scappare un'altra volta come avevo fatto un anno fa

sa: e come faccio a sapere che non menti?

io: sarei disposto a lasciare la marina per te, andrei fino in capo al mondo pure di seguirti e stare un po' con te, anche solo per un istante, e quello sarebbe l'istante più bello della mia vita

si aprì la porta ed entrò di nuovo lui, interrompendo tutto quel discorso, con cui stavo riuscendo a farmi convincere.

venne verso di me

x: sdraiati, a pancia in giù

feci come aveva detto, poi mi prese le braccia, le portò dietro alla mia schiena e le legò con del nastro adesivo, poi mi legò i piedi, poi sentì qualcosa penetrarmi nel sedere, e dopo pochi secondi mi addormentai










vi sta piacendo il sequel?

Di Nuovo ||Saschefano||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora