Angolo Autrice
Ragazzi buonasera, vi preannuncio che questo è il penultimo capitolo e anche il più intenso, credo. L'ho pubblicato adesso perché non resistevo più alla voglia di farvelo leggere. Se vi posso dare un consiglio, accompagnate la lettura di questo libro con la canzone "Show me what I'm looking for" di Carolina Liar. E' la canzone con cui l'ho scritto e ne vale davvero la pena. Ascoltatela fino alla fine e fatemi sapere. Buona lettura!
Ali
Guardo davanti a me la fattoria abbandonata e faccio un grande sospiro. Se mi giro intorno sembro assolutamente sola, ma gli agenti sono tutti nascosti. Con noi sono venuti pure Yusaku e Yukiko, che ovviamente non faranno niente. Ma hanno detto che, se fosse successo qualcosa al figlio, loro desideravano essere qui e volevano vederlo dopo undici anni di assenza passati nella paura che fosse morto. Comunque, ho raccomandato agli agenti di non entrare, a meno che non sentissero degli spari. Chiudo gli occhi e mi faccio avanti verso l'edificio. Apro il grande portone spingendolo e dentro, legato ad una colonna in legno, trovo Shinichi. Mi guarda con gli occhi sgranati mentre non può fare nessun movimento. Inizia a dimenarsi e a cercare di dirmi qualcosa, senza però riuscirci a causa del nastro che ha sulla bocca. Capisco che sta cercando di avvertirmi di qualcosa e mi giro immediatamente per guardare alle mie spalle, ma qualcuno mi prende prima, mi tappa la bocca e mi porta vicino a Shinichi. Non faccio resistenza per paura di creare complicazioni e, quando mi lascia, mi giro a guardarlo: è un uomo sulla quarantina, con degli occhiali da sole, è molto robusto e possente, con un cappello in testa. Mi fa cenno di guardare verso Shin e vedo un uomo accanto a lui. Questo è alto, magro, con lunghi capelli argento e uno sguardo che fa venire i brividi. Non avevo mai visto degli occhi così spietati e freddi. Non credo sia il capo dell'organizzazione perché non si fa mai vedere apertamente, ma sicuramente è uno dei suoi migliori sottoposti. Mi si avvicina e mi prende il viso, mentre Shinichi continua ad emettere lamenti e a dimenarsi, vorrei dirgli di stare fermo per non sentire anche il dolore causato dalla ferita che è ancora fresca, ma non posso. Con uno sguardo di disprezzo e rabbia, guardo l'uomo che mi blocca il viso, ma lui ride e mi lascia per tornare vicino a Shinichi. Sembrerebbe che qui dentro ci siano solo loro due, ma non ci credo proprio, saranno tutti nascosti.
<<Eccoci tutti qui - dice l'uomo dai capelli argento - quindi, detective Kudo, alla fine sei andato anche contro il rischio di vederla morta pur di parlarle di nuovo, eh? E pensare che hai cercato di salvarla, tanto eri innamorato, patetico...>> e sputa a terra.
Shinichi lo guarda in cagnesco e so che vorrebbe tanto dargli un pugno. Beh condivido la sua voglia. E' ha causa di tutti questi bastardi che io e Shin non abbiamo mai potuto avere una vita felice, ma giuro che appena usciremo di qui nessuno ci potrà più mettere i bastoni fra le ruote.
<<Ma tranquillo, caro detective, non le torceremo un capello. Pensavamo che sarebbe molto più divertente uccidere te davanti ai suoi occhi e costringerla alla tua stessa vita, non credi? Soffrirà sempre e diventerà la troia di turno nell'organizzazione>> e ride di nuovo per poi avvicinarsi a Shinichi e dargli un pugno.
Io scatto subito, ma l'altro uomo mi prende e mi blocca dalle braccia. Brutti bastardi, tanto non riuscirete mai a fare tutto questo, non siamo soli. Shinichi inizia a lamentarsi come un pazzo e a muoversi sempre di più, mentre i due uomini continuano a ridere.
<<L'hai scelta violenta la ragazza, eh? Bello, sarà ancora più divertente averla tutta per noi. Però dovrà lasciare sua figlia, peccato, no?>> dice, con finto dispiacere e tornando subito a ridere.
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-Non me lo so spiegare 2-
FanficDopo l'ultimo saluto di Shinichi e Ran a Los Angeles, non si incontrarono più. Il tempo passò, le strade si divisero e la vita continuò. Già, anche con tutto il dolore che è possibile provare, si va comunque avanti. Ed è proprio quello che fece Ra...