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Dopo aver finito di cenare vado a struccarmi e mettermi qualcosa di comodo per dormire. Punto la sveglia per le 9:30 così ho il tempo per prepararmi e andare in ospedale con gli altri a trovare Ivan. Sono così felice che si sia svegliato. Do l'ultima occhiata ad Instagram e poso il telefono sul comodino. Fisso il vuoto, penso a Jack, possibile che si sia arrabbiato così tanto. Basta non devo pensarci più. Guardo l'ora, le 2:30. Sento il suono della sveglia. "Cazzo." impreco, dopo la notte in bianco passata ieri è il minimo. Mi alzo per andare in bagno, mi guardo alla specchio e quasi mi spavento, ho delle occhiaie assurde. Entro nella doccia e mi rilasso un po'. Esco ed indosso l'accappatoio. Inizio a truccarmi e indosso dei jeans con una camicia semitrasparente. Chiamo Veronica "Ve, a che ora ci vediamo?" - "Alle 11:30 passo da te." - "Ok, a dopo." Metto in blocco il telefono e lo lascio sulla scrivania, poi prendo lo zaino e cerco il pacchetto di sigarette. Ne prendo una ed esco in terrazzo. I miei oggi sono andati insieme ai miei zii al centro commerciale, così posso stare un po' tranquilla. Chiudo la porta alle mie spalle e mi siedo per terra accendendo la sigaretta. Guardo il cielo, oggi è così azzurro. È quasi estate e ancora non riesco a crederci perché il tempo passa troppo velocemente, tre mesi di libertà assoluta ma soprattutto tranquillità. Finisco di fumare e butto la cicca dal balcone. Entro in camera e con mia sorpresa trovo un messaggio da Jack, così decido subito di rispondere.

Si, in realtà dovrei essere arrabbiata con lui per il suo comportamento ma non ci riesco, è più forte di me

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Si, in realtà dovrei essere arrabbiata con lui per il suo comportamento ma non ci riesco, è più forte di me. Inizio a scendere le scale per aspettare che Veronica passasse a prendermi. Entro in macchina "Ciao Vero, ciao Viola." - "Ciao Giù." rispondono insieme. Viola è la sorella di Veronica ed è più grande di noi di 2 anni, in pratica la stessa età di mio fratello. Arrivati in ospedale scendiamo dalla macchina e decidiamo di salire già nella stanza dove si trova Ivan. "Ivan quanto ci sei mancato!" Corriamo ad abbracciarlo. In stanza c'erano già Salvatore, Federica e Nicola che sorridevano, eravamo troppo felici. Dopo essere stati insieme una bella mezz'ora decidiamo di andare a casa. Francesco doveva venirmi a prendere eppure sono 15 minuti che lo aspetto così decido di chiamarlo "Ava dove sei?" - "Il tempo della strada, stai calma." Gli stacco il telefono in faccia, meglio di ricevere insulti, no? Salgo in macchina e mi guarda. "Che c'è?" - "Non so dimmelo tu, sei strana." - "Non sono strana, sono solo... stanca." Che scuse palesi uso? - "Stanca? Ma se ti sei alzata poco fa..." Oh Dio benedetto, dimmi che la finisce di fare domande. "Può capitare, calo di zuccheri." Mi giro per non farmi notare da lui e rido sola, ma che problemi ho? Dopo questa penso siano molto seri. Arrivata a casa mi distendo un po' sul divano. Mark si preoccupa di preparare il pranzo per tutti noi nullafacenti. Dopo aver finito di mangiare vado in camera ad ascoltare un po' di musica. Ghali, oggi mi va di ascoltare lui. Canticchio un po' girovagando per la stanza e saltando sul letto come una vera star, ammirandomi allo specchio. Si son già fatte le 16:00. Rimetto i vestiti e mi spruzzo un po' di profumo. Mi arriva un messaggio, è lui "Scendi☺️" Oh che dolce, devo finirla. Apro lo sportello dell'auto, un Audi Q5, è stupenda. "Ciao." lo saluto dandogli un leggero bacio sulla guancia "Ciao bella." risponde lui. Quasi quasi mi sciolgo. Scendiamo al bar e prendiamo due caffè. "Ti volevo chiedere scusa per ieri, ero arrabbiato per i fatti miei e me la sono presa con te." - "Tranquillo, adesso capisco. La prossima però fai più attenzione perché mi hai fatto sentire in colpa." dico con faccia da cucciola. "Oh no, assolutamente non lo faccio più." Avvolge il suo braccio attorno alle mie spalle e mi avvicina a se dandomi un bacio sulla fronte. "Allora, che mi racconti? Tua zia alla fine si è ripresa?" - "Menomale si, tutto apposto. Tra tre giorni vanno via, sono troppo dispiaciuta perché ci sono molto legata." - "Ci sono io a farti compagnia." - "La gradirei molto." sorrido alle sue parole. Paga entrambi i caffè ed usciamo dal bar incamminandoci all'auto. "Facciamo un giro in auto e poi vado a lasciarti a casa?" dice sorridendo e sperando in un si "Si va bene" sorrido a mia volta. Parliamo un po' di noi e poi si ferma davanti casa mia. "Ciao, ci sentiamo." Stavo per dargli un bacio sulla guancia quando lui girandosi incontra le mie labbra. "Ci sentiamo." Esco dall'auto imbarazzatissima, ma cosa è successo? Cioè l'ha fatto palesemente apposta, che cosa carina. Apro il portone di casa ed i miei erano già tornati. "Mamma hai fatto acquisti?" - "Ci sono i sacchetti nel salone sul divano, vai a vederli." Corro subito a vederli, sono troppo curiosa. Esco il primo capo, non mi piace. Il secondo, ma insomma andrebbe bene per dormirci la notte. Il terzo, ma è una coperta non una camicia. Vabbè ci perdo le speranze. Stasera con le altre stiamo al solito parchetto così prima di uscire decido di farmi una doccia e cambiarmi. Mentre mi vesto sento bussare alla porta. "Un attimo, ok puoi entrare." Era Freddy chissà cosa voleva. "Stasera che fai?" - "Sono con le altre, perché?" - "No, era così per sapere." Chiude la porta e se ne va. Lo richiamo "Fred, se vuoi puoi venire!" - "Si grazie." Gli si stampa un sorriso in viso. Scendiamo le scale e salgo sul motorino e così anche Fred. Arriviamo al parchetto e ci sediamo in una qualsiasi panchina aspettando le altre. Arrivano Giulia e Claudia e si siedono vicino a noi. "Ho fame." borbotta Claudia "Ma quando mai tu!" esclama Giulia ironica. "Andiamo a prendere un panino." propongo e ovviamente tutti accettano. Dopo aver finito di mangiare ci dirigiamo di nuovo al parchetto dove troviamo Federica, Simona e Veronica. "Oh, Simo fanne una." Simona inizia a rullare una canna, così per passare un po' di tempo. La inizia e poi la passa. Vedo Freddy un po' perplesso ma lascio correre. Decidiamo di montarne un altra "Giù falla tu." Inizio a rullare e la accendo. Fumo con tranquillità e poi la passo a Simona. Sono nella tranquillità più totale quando in lontananza noto Jack. "Oddio fatemi nascondere." Naturalmente tutte prese bene urlano e mi indicano "È qui!" Appena alzo la testa mi ritrovo gli occhi enormi di Jack che mi fissano "Vieni un po' con me." come faccio a dire no a quel bel faccino? "Si, andiamo." Passeggiamo abbracciati poi decidiamo di sederci su una panchina abbastanza lontana da quella dove erano sedute le altre. "Mi è sorta una domanda stasera.. Pomeriggio l'hai fatto apposta a baciarmi o no?" ma cosa sto dicendo? Così rimbambita sono? "E me lo chiedi pure? L'ho fatto apposta, anche questo ho fatto apposta." e riappoggia le sue dolci labbra sulle mie. Gli sorrido e lo abbraccio. In così poco tempo mi aveva fatto affezionare a lui.

Volevo ringraziare tutti per le 200 visualizzazioni, è un traguardo che sinceramente non mi aspettavo in così poco tempo. Buona lettura e spero che questa storia vi piaccia sempre di più😘

Prendimi per mano-SFERA EBBASTA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora