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Erano le 23:30 quando arrivai a casa, nessuno mi calcolò così salii le scale e mi diressi nella mia camera. Quanto è bella? Mi sono innamorata della mia camera, altro che ragazzi. Misi una maglietta a maniche corte che mi arrivava a metà coscia e mi distesi nel mio letto. Qui non faceva caldo come in Sicilia, si stava bene. Pensavo a come sarebbe bello conoscere nuovi amici, tipo Diego, lui mi sembra molto simpatico eppure mi sembra di averlo già visto da qualche parte. Mentre giro un po' su Instagram noto il commento di Jack sotto la mia foto. Oh, che carino. Devo dire che un po' mi manca, ma non posso farci niente, la distanza fa male.
Mi alzo dal letto e controllo l'ora, le 12:30. Cosa? Come mai mia mamma non mi ha chiamata? Ah, già. Scendo le scale e trovo mio fratello con delle valigie vicino. "Dove vai?" dico stranita "Ho gli esami di stato, ricordi? Starò tre settimane da Marco." mi guarda e ride. Ma solo io sono fuori dal mondo? Quindi starò senza mio fratello per tre settimane, in un luogo che nemmeno conosco. Bene. "Gli altri dove sono." - "A fare la spesa Giù." Salgo di nuovo nella mia stanza, apro la porta del balcone e mi accendo una sigaretta. Vorrei uscire un po'. Vado davanti l'armadio a scegliere i vestiti. Metto una camicia scollata nera, dei pantaloncini di jeans strappati e le stan smith. Era bello avere il motorino, appunto era. Apro le Mappe nel cellulare per vedere se c'era qualche tavola calda nelle vicinanze. Prendo una pizzetta e mi dirigo al parco vicino casa mia. Mi siedo e guardo il telefono finché non si siede qualcuno vicino a me. D'istinto mi sposto da lui, ma scusa con tutte le panchine tu qui devi sederti? Appena mi rivolge parola mi alzo, che sia l'ultima cosa che faccio. Era uno di quei cretini di ieri che faceva il bulletto.
X:"Hei."
Lo sapevo che doveva succedere. Senza guardarlo in faccia mi alzo e mi allontano da lui, fin quando non si mette davanti impedendomi di continuare a camminare.
Io:"Senti che vuoi? Ho fretta." dico acida.
X:"Volevo solo presentarmi, so che sei nuova qui."
Io:"Si, come lo sai?"
X:"Me l'ha detto Diego, abbiamo fatto pace." Ah, allora qualcosa di buono la fa.
Io:"Sono contenta per voi."
G:"Sono Gionata comunque." dice sorridendomi.
Io:"Giulia, piacere." Quasi quasi sembra un bravo ragazzo.
G:"Ti va di parlarmi un po' di te?" dice sedendosi sulla panchina.
Io:"Non ho molto da dirti, vengo dalla Sicilia e ci siamo trasferiti qui per motivi di lavoro. Niente, solo mi mancano i miei amici." la mia faccia diventa improvvisamente triste.
G:"Te ne farai tanti amici qui, fidati. Ora vado, ci si vede."
Io:"Lo spero, ciao."
Non lo facevo così... carino.
Arrivata a casa saluto i miei. M:"Signorinella, dove sei stata?"
Io:"Al parco, mamma."
M:"Hai già conosciuto qualcuno?"
Io:"No." Taglio corto sennò non la finisce più con l'interrogatorio.
M:"Francesco va via tra 5 minuti, vallo a salutare."
Vado nella stanza di mio fratello e lo abbraccio forte, di lui posso fidarmi.
F:"Ciao tesoro, ci vediamo presto."
Io:"Mi raccomando tutti gli esami con il massimo devi passare." Rido, perché già è stato bocciato 2 volte.
F:"Spiritosa sei."
Gli do un bacio nella guancia e corro in camera mia. Mando un messaggio a Diego.
Io:"Sono Giulia, Usciamo stasera?"
D:"Alle 21 ci vediamo al parco?"
Io:"Perfetto, ci vediamo dopo."
Vado in doccia a rilassarmi e lavarmi. Esco, mi asciugo i capelli, mi trucco e vado davanti all armadio, che metto? Una maglietta a maniche corte nera, jeans strappati, le old skool nere e una giacca se avesse fatto freddo. Scendo giù in cucina per mangiare qualcosa insieme ai miei, dato che dicevano che in questo periodo ero distante da loro...
M:"Tutto apposto, ti vedo strana..."
Io:"È normale mamma, devo ancora abituarmi a questa nuova vita di merda." Sono un po' crudele, lo so.
M:"Ci dispiace, ma l'abbiamo fatto per voi e per il vostro futuro."
Meglio che sto zitta sennò finisce male.
Io:"Va bene, sto uscendo."
Prendo le chiavi ed esco di casa. Cammino verso il parco in cerca di Diego. Lo intravedo, ci sono tutti i suoi amici... Che vergogna.
Io:"Ciao a tutti." Sorrido.
D:"Lei è Giulia, una mia amica."
"Ciao!" dicono alcuni.
G:"Già la conosco." Dice Gionata con faccia perversa.
D:"Meglio così." Mi sorride Diego.
D:"Allora, ci facciamo una passeggiata?"
Io:"Si, certo." Sono sicura che mi troverò bene con lui. Gionata guarda un suo amico e poi mi guardano entrambi, cosa vogliono? Mistero.
D:"Come vedi ho tanti amici, li conoscerai tutti a poco a poco. Volevo chiederti, invece, Gionata come l'hai conosciuto?"
Io:"Pomeriggio presto ero qui al parco e si è seduto vicino a me, inizialmente volevo andare via poi mi ha fatta tranquillizzare e niente abbiamo parlato un po'."
D:"Tra poco arrivano le ragazze."
Io:"Le vostre ragazze?" Chiesi confusa.
D:"Le nostre amiche, scusa." Disse ridendo, non me la raccontava giusta.
D:"Andiamo dagli altri, dai."
Si erano aggiunte al gruppo altre tre ragazze.
"Io sono Helena." - "Piacere Sasha."
"Ciao, sono Marina."
Che belle erano? Troppo belle.
Io:"Piacere, sono Giulia"
Odore di erba, esattamente. Helena teneva in mano una canna.
H:"Ne vuoi?"
Io:"Si, grazie." Le sorrisi. Iniziai a fumare poi Gionata mi si avvicinò e mi tolse dalle mani la canna correndo.
Io:"Daii, non te la fumare tutta, che sei rompi palle!"
G:"Prendila se ci arrivi." Alzó il braccio dove teneva la canna e io come una stupida saltavo per prenderla.
Io:"Sei alto, non ci arrivo."
G:"Se mi dai un bacio te la ridó."
Io:"Nella guancia."
G:"Va bene, mi accontento."
Gli do un bacio nella guancia, prendo la canna e scappo. La serata passa tra risate e racconti. Eravamo rimasti in pochi.
Io:"Ciao raga, io vado."
"Ciao, ci vediamo."
G:"Dove abiti?"
Io:"Non molto lontano da qui."
G:"Davvero? Anch'io abito qui vicino. Andiamo insieme?"
Come faccio a dire di no ad un faccino così carino?
Io:"Si, andiamo."
Nel breve tragitto parlavamo del più e del meno.
G:"Sei nanetta." Disse portando il suo braccio sinistro dietro le mie spalle.
Io:"Sei tu che sei alto." Risposi alzando lo sguardo verso di lui. Incontrai il suo sguardo. I brividi. Era carino, lo ammetto, forse erano i suoi occhi che mi piacevano o il suo sorriso o lui.
Arrivammo davanti il cancello di casa mia.
G:"Che bella casa." Era stupefatto, come se non ne avesse mai visto.
Io:"Grazie, adesso vado. Ci vediamo."
G:"Aspetta, mi lasci il tuo numero? Magari per uscire qualche volta con gli altri?"
Presi il suo telefono e gli salvai il numero.
Io:"Ciao Gionata, notte." Mi alzai in punta di piedi per lasciargli un bacio sulla guancia.
G:"Ciao nanetta."
Entrai in casa, tutto buio, già tutti dormivano. Erano le 00:30, andai nella mia stanza e mi buttai sul letto con il telefono per rispondere a tutti i messaggi che mi avevano inviato le altre, piccole mie. Decisi di fare una foto e pubblicarla su Instagram.
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@giuliababe: 😴

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Commenti

@giuliette: dormi dormi

@claudiona: figa sei😛

@gionatas: 😘
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Tutte le altre mi chiesero chi era questo ragazzo nuovo che aveva commentato la mia foto, dopo avergli spiegato tutto si misero a fare commenti poco educati sulla sua bellezza, beh si dai non esageriamo è carino... si, carino...

Prendimi per mano-SFERA EBBASTA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora