-13-

314 12 10
                                    

Mi alzo dal letto e vado nella camera di mia sorella.
Io:"Ale, ma non vuoi uscire un po'?"
A:"No. Non mi va."
La vedevo giù, questo trasloco ha fatto più male che bene. Eravamo tutti scombussolati. L'abbracciai.
Io:"Ci sono io con te, chiedimi qualunque cosa quando ne hai bisogno."
Mi guardò con occhi dolci, si vedeva che quelle parole l'avevano resa felice.
A:"Si, grazie." Mi diede poi un bacio sulla guancia. "Scendo a fare colazione."
Io:"Vengo anch'io." Sorrisi.
Arrivate in cucina naturalmente non c'era nessuno. Mia madre lavorava in un azienda di capi d'abbigliamento molto famosa mentre mio padre lavorava in ospedale, era un chirurgo molto nominato in giro. Il lavoro gli avrebbe tolto, ad entrambi, molto tempo ma noi ormai eravamo grandi.. Sapevamo badare a noi stessi.
Preparai il caffè per me e un po' di latte per Alessia. Non amavo molto fare colazione, ma il caffè ci sta e naturalmente subito dopo ci sta anche una bella sigaretta quindi esco fuori dal portone per fumare. Vedevo camminare persone felici e spensierate. Mentre stavo per buttare la cicca di sigaretta passarono anche Diego e Marina, ma non mi feci vedere perché ero ancora in pigiama e struccata, chissà che imbarazzo. Oggi sarà una giornata molto lunga, sono seccata di fare tutto. Mi butto sul divano e sto con il telefono. Francesco mi manda foto mentre studia, poverino, rido. Cerco Diego, mi stava troppo simpatico questo ragazzo, avevamo molte cose in comune.

Oggi era venerdì, avevo intenzione di stare tutto il giorno a casa anche se stavo morendo di caldo perché non sapevo accendere l'aria condizionata, eh si, ho 17 anni

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Oggi era venerdì, avevo intenzione di stare tutto il giorno a casa anche se stavo morendo di caldo perché non sapevo accendere l'aria condizionata, eh si, ho 17 anni... Diego mi aveva chiesto se stasera mi andava di stare con loro in discoteca. Ero titubante, non sapevo che rispondere. Non so nemmeno se i miei genitori mi avessero mandato e anche se, avrei dovuto raccontargli tutta la storia di come ho conosciuto questi ragazzi, che palle.
Mia mamma sarebbe arrivata per le 20:00 e in discoteca dovevamo andarci alle 23:00, in effetti il tempo c'era. Risposi a Diego:"Più tardi ti faccio sapere." Pranzammo e poi Alessia decise di andare nella sua stanza a "dormire un po'". Passava più tempo nella sua stanza che in tutto il resto della casa.

Mentre ero sul divano vidi il portone aprirsi e mia madre entro con circa 4 o 5 sacchetti con dei vestiti, sicuramente a lavoro gli avevano dato alcuni vestiti, lo facevano sempre le grandi aziende.
Prima di chiedergli il permesso di andare con gli altri voglio chiedergli com'è andata a lavoro, per rompere un po' il ghiaccio.
Io:"Mamma, com'è andata al lavoro?" Feci un sorriso più falso di una banconota da 30€.
M:"Si, bene. Voi cosa avete fatto?"
Io:"Ho sistemato la mia stanza." Evento raro ma funzionava sempre per addolcirla quando dovevo chiederle qualcosa.
M:"Brava." Mi sorrise.
Io:"Sai che ieri ho incontrato dei ragazzi al parco vicino casa?"
M:"Ah si? E come ti ci trovi?"
Io:"Molto bene, sono simpaticissimi anche le ragazze."
M:"Che bello, sono felice per te."
Io:"Mi hanno chiesto se stasera volevo andare con loro in discoteca..."
Si girò di scatto verso di me con faccia confusa.
M:"Giulia, non conosci nessuno ancora molto bene. Non mi sembra il caso di andare in discoteca di già."
Feci la finta offesa.
Io:"Per favore, torno presto."
M:"Non fare cavolate, ti prego."
Io:"No mamma assolutamente, tranquilla. Grazie mille."
E me ne andai in camera mia sorridendo. Mandai subito un messaggio a Diego, sarebbe passato alle 22.30 a prendermi. Corro in bagno a farmi doccia e shampoo. Esco e mi asciugo. Ancora in intimo mi trucco. Poi vado davanti all armadio a scegliere cosa mettere. Come ogni volta sono indecisa, non voglio essere né troppo elegante né troppo normale. Ma chi se ne frega! Metto dei jeans, una maglia trasparente e dei tacchi neri. Sistemo i capelli e sono pronta per le 22:15.
__________________________

@giuliababe: Aspetto te @mrdiego 😘

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

@giuliababe: Aspetto te @mrdiego 😘

Piace a 578 persone

Commenti

@mrdiego: arrivo❤

@federis: amoree

@salvoput: bella😊
__________________________
Io:"Mamma sto uscendo, ciao."
M:"Stai attenta, a dopo."
Prendo la borsa e chiudo il portone alle mie spalle. Apro il cancello e chiudo anch'esso. Salgo in macchina di Diego.
Io:"Buonasera." Gli do un bacio sulla guancia e lui fa lo stesso.
D:"È stato difficile convincere tua mamma?" Chiede accendendo la macchina e partendo.
Io:"No, per niente." Dico ridendo.
D:"Dobbiamo passare a prendere anche Gionata." Annuisco e accendo la musica. È una canzone di Izi.
Io:"Lo conosco a questo, mi piacciono troppo le sue canzoni." Dico e continu0 a cantare.
D:"Davvero? Anche a me piace."
Arriviamo davanti una palazzina.
D:"Giù, scendi a citofonare? Sicuramente il telefono non lo prende."
Io:"Il cognome?"
D:"Boschetti." Che cognome divertente.
Scendo dall'auto e cerco il cognome Boschetti sul citofono, eccolo.
G:"Chi è?"
Io:"Gionata, sono Giulia scendi. Siamo qui." Aspetto davanti la porta che scenda. La porta si apre e vedo Gionata sorridermi.
G:"Ciao, che bella sei oggi."
Io:"Grazie, solo oggi però." Rido. Sicuramente sono diventata rossissima, che imbarazzo.
G:"Oggi particolarmente." Dice con faccia convinta. Ok, basta mi dirigo verso l'auto.
D:"Ciao frà."
G:"Bro, tutto apposto?"
D:"Apposto."
Ma cosa? Apposto cosa? Perché parlano in codice?
Io:"Ma cosa apposto?"
G:"Ma niente oggi doveva sbrigare molte cose." Gionata non sa spiegare niente, è sempre vago.
Mi giro per guardarlo e lo vedo intendo a tritare un po' d'erba con le mani. Subito dopo si sente un buon odorino. G:"Giù, tieni."
Io:"Grazie." Ma che gentilezza proprio.
Metto la canna in bocca e inizio a tirare, queste sono le cose belle e che mi piacciono. La passo poi a Diego.
D:"Bró ma è pienissima!"
G:"E certo frà non ne faccio cannette." Dice ridendo. Ma che stupido. Allora spocchioso sei. Diego posteggia l'auto non molto lontano dalla discoteca così mi sarebbe venuto facile il tragitto con i tacchi.
D:"Appena c'è qualcuno che ti disturba dimmelo."
Io:"Grazie Dieguccio." Lo abbraccio forte, che patato.
Entriamo e già ci sono molte persone.
G:"Andiamo a prendere da bere."
Ci facciamo spazio tra le persone fino ad arrivare al bancone.
Io:"Vodka ice e lemon." Semplice semplice.
G:"Tre vodka ice e lemon, grazie."
Dice pagando.
Io:"Grazie Gió." Gli mando un bacio con la mano.
D:"Ci sono gli altri là." Dice indicando un punto della sala abbastanza lontano.  Ci dirigiamo da loro.
"Ciao raga." Dicono in coro. Saluto poi Sasha, Marina ed Helena.
S:"Stasera stai con noi che facciamo conquiste." Dice sorridendo e dandomi gomitate sul fianco. Mi metto a ridere.
Io:"Si, sono in vena di fare conquiste."
G:"Paolo vieni con me fuori, c'è tizio."
Mi giro verso Gionata senza farmi notare, ho sentito bene? Chissà cosa tramano.
M:"Ciao, non mi sono ancora presentato. Sono Mario." Dice porgendomi la mano.
Io:"Piacere mio, Giulia." Gli sorrido.
Io e le ragazze ci dirigiamo in pista. Helena ha subito trovato un ragazzo figo. Noi altre mortali ancora siamo sole. Abbiamo fatto cinque giri di shottini di tequila. Ho la testa confusa. Marina sembra essere in un altro mondo.
Io:"Oh Mari, ci sei?"
M:"Jaaaa!" Pazza è diventata. Rido troppo. Altro che ridere, quella mi si butta addosso. Cadiamo a terra e un ragazzo ci fa alzare. Con la luce non si vede bene il suo volto.
Io:"Grazie." Dico, poi lo guardo bene ed era Gionata. È ovunque.
G:"Ma siete sceme? I ragazzi si possono approfittare di voi se fate così."
Io:"È arrivato l'avvocato delle cause perse." Mi guarda e se ne va.
M:"Dai ci potevi provare!"
Io:"Ma stai scherzando? Con quello?"
M:"E che ci fa? È bello." Vabbè è ubriaca. Mentre eravamo davanti il bancone sento delle mani sfiorare i miei fianchi, abbracciandomi da dietro.
Mi giro...

Prendimi per mano-SFERA EBBASTA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora