Capitolo 5

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Hidashi Sabaku uscì dal bagno e finì di pettinarsi i capelli davanti allo specchio. L'appartamento che gli aveva riservato l'Hokage come delegato di Suna possedeva tutti i comfort riservati ai funzionari. Non capiva perchè lo zio gli avesse chiesto di fingersi suo figlio, in quanto chiunque poteva intuire che non era sangue diretto del Kazekage. Comunque aveva accettato le direttive senza replicare in quanto erano state trasmesse come ordini. In quei mesi i capelli si erano allungati per cui aveva deciso di legarli con una coda alta dietro la nuca, avvolgendoli intorno al fermaglio in modo che non si notasse la fattura raffinata, più adatto ad una ragazza. Scelse con cura gli abiti che avrebbe indossato e uscì di corsa per raggiungere l'ufficio dove Nara e l'hokage lo stavano attendendo.

Venne fermato da Mirai Sarutobi e la cosa ovviamente non potè che fargli piacere, provava una certa attrazione per quella ragazza, ma non aveva mai trovato il coraggio di scambiare qualche parola con lei.

"Senti io dovrei parlarti." disse lei in tono serioso.

"In questo momento sono impegnato con il mio lavoro, ma possiamo vederci nel pomeriggio se vuoi." replicò continuando a saltellare sul posto.

"Bene. Conosci l'Hichikaku Ramen, il ristorante intendo non il chiosco." precisò.

"Certo. Possiamo trovarci per l'ora di pranzo. Posso inventare una scusa per quell'ora." confermò Hidashi accomiatandosi dalla ragazza con un cenno della mano. Ovviamente per tutto il resto del giorno la sua testa fu impegnata a fantasticare sull'appuntamento a tal punto che Shikamaru notandolo distrattamente aggiunse: "Ma il Kazenkage doveva mandarci un ragazzino come delegato?" sperando di sortire qualche effetto, ma nulla pareva riuscire a smuovere l'attenzione del giovane.

"Concludiamo qui per oggi." ordinò Naruto senza nascondere un sorriso, mentre il Nara metteva in mostra la solita aria seccata.

"Grazie Hokage!" replicò Hidashi lasciando di corsa l'ufficio.

Naruto appoggiò il cappello sulla scrivania e si rilassò, e gettò una occhiata al suo amico che come al solito borbottando qualcosa sistemava gli ultimi documenti.

"Sei diventato un brontolone, sai?" commentò sperando in quel modo di distrarre il Nara.

"Tu invece troppo buono con i ragazzini ed i delegati." replicò senza alzare gli occhi dal suo lavoro. Mostrando quella confidenza che si prendeva solo quando erano soli.

"Lo si vedeva da lontano un miglio che non era concentrato sul Summit." continuò il biondo senza perdere il buon umore.

"Beh, Gaara-sama dovrebbe imparare a non mandare ragazzini a svolgere un compito per uomini."

"Hai scoperto se si tratta del figlio di Hidan?"

"Perchè hai forse dei dubbi? Non ti basta guardarlo in faccia?" replicò cercando di nascondere la sua rabbia.

"Andiamo Genio di Konoha non puoi paragonarlo alla vita che conduceva il padre."

"Quello che mi fa imbestialire è il fatto che lo spaccino per figlio di Gaara-sama, quando è più che evidente che possiede solo il cognome dei Sabaku e che ne fa purtroppo mio parente." ancora una volta il moro non riuscì a celare i suoi sentimenti nei confronti del ragazzo. E permetteva che questo risultasse evidente perchè stava parlando con Naruto.

"Ti ricordo che Hidan ha ucciso Asuma!"

"E tu hai ucciso Hidan ... sai meglio di me che quando si innesca un ciclo di vendetta..."

"Lo so Naruto. E' per questo che sto cercando di farmelo piacere. Ma vorrei sapere se il ragazzo conosce tutta la storia o solo una parte."

"Puoi solo chiederglielo. Ma c'è qualcosa che ti tormenta e non si tratta solo del fatto che il ragazzo è figlio di Hidan, giusto?"

L'ombra NascostaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora