PARTENZA

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L'improvvisa proposta dell'hokage sorprese sia Hidashi quanto Shikamaru che era stato tenuto allo scuro di tutto fino al momento dell'annuncio ufficiale.

"Così potrai conoscere meglio la tua nuova famiglia e sono convinto che anche al piccolo Shikadai farà piacere scoprire di avere un fratello." commentò Naruto vergando alcune righe su un foglio che avrebbe affidato ad un falco.

"Grazie. Essere scelto come vostra guardia mi onora profondamente. Affidare la vostra sicurezza ad uno straniero. Accetto la proposta e farò del mio meglio per aiutarla." rispose inchinandosi più volte.

"Un'altra seccatura..." borbottò il Nara per nulla soddisfatto della soluzione che Naruto aveva trovato. I problemi con sua moglie erano risolti, ma doversi trovare davanti la fotocopia di Hidan quando si svegliava la mattina lo metteva a disagio e lo irritava. Inoltre temeva la reazione di Shikadai abituato ad essere il principe della casa, dove sua madre lo riempiva di attenzioni e poi la sua tranquillità dove sarebbe finita? Anche se non dava peso alle chiacchere della gente la notizia si sarebbe diffusa come una macchia d'olio mettendo Temari in una situazione davvero poco gradevole.

"Sia chiaro che solo la mia famiglia e le persone presenti in questo ufficio saranno al corrente della verità. Per tutti gli altri tu rimani figlio del Kazekage. Non voglio che quelle pettegole comincino a parlare male di Temari." aggiunse in tono serio.

Era vero. A Konoha purtroppo c'erano persone che avrebbero preferito vederlo sposato con Shiho e non avevano altra occupazione che gettare fango su sua moglie. Un tempo aveva pensato di sposare la crittografa, infondo incarnava il suo ideale di donna che non era nè bellla nè brutta, ma poi gli eventi si erano evoluti in maniera diversa e di questo non poteva essere più felice. Temari era una donna complessa, ma riusciva come poche persone a capirlo senza che lui aprisse bocca. La stessa Ino Yamanaka che lo conosceva da ben più tempo si era dovuta arrendere al fatto che ella riuscisse a comprenderlo meglio. E non voleva che la storia di Hidashi buttasse all'aria gli sforzi fatti per fare accettare Temari in famiglia. I Nara erano sempre stati per natura un clan tradizionalista ed il fatto che il primo erede della casata si fosse ammogliato con una straniera aveva sollevato un bel polverone.

"Una bella seccatura." mormorò Shikadai a denti stretti quella sera, quando i suoi genitori finirono di raccontargli la verità sulle origini di Hidashi. Ma aveva solo sei anni e che diamine poteva fare se non accettare passivamente quella imposizione? Guardò suo padre chiedendosi come potesse accettare quello in casa con tanta facilità e lo giudicò un debole ed in un solo momento perse improvvisamente tutta la stima che aveva di lui. Ovviamente i genitori avevano preferito tacere su particolari troppo scabrosi o violenti, per cui lo avevano classificato come un errore del passato.

"Cosa ne pensi." gli domandò infine Shikamaru.

"Anche se la cosa non mi piacesse non è che ho possibilità di scelta e nemmeno intendo mettermi contro le decisioni tue e della mamma. Però sappiate che se si presenterà l'opportunità preferirei trasferirmi dalla zio a Suna." confermò lui con il visetto contratto in una smorfia seriosa. Temari sorrise, anche se aveva solo sei anni, suo figlio con i suoi discorsi ne dimostrava molti di più.

"A volte vorrei che fosse meno sveglio." borbottò Shikamaru rivolto alla moglie, mentre sorseggiavano del the sulla veranda.

"E' un Nara che diamine puoi aspettarti di meno?" commentò lei finendo di cucire  un piccolo strappo su uno yukata.

"Quindi pensi che affidarlo per qualche tempo a tuo fratello gli farà digerire meglio questa storia?"

"No. Temo solo che oggi abbia perso il rispetto che aveva di noi due. Da questo punto mi somiglia parecchio." replicò lei.

"Gli abbiamo raccontato parte della verità ed edulcorato la questione perchè non gli creasse troppi traumi. Lasciagli il tempo di crescere."

"Noi eravamo ben più giovani quando abbiamo scoperto di come gira il mondo degli Shinobi e per questo che non capisco perchè tu..."

"Non siamo in guerra e non è necessario raccontare più del dovuto. Lasciagli credere che la vita sia meravigliosa, tanto gli ostacoli arriveranno da soli."

"Ti stai comportando come l'Hokage che cerca di proteggere il figlio da tutti i guai del mondo. Ma sai bene che è deleterio. Prima scoprono come va il mondo e meno soffriranno." sbottò alzandosi in piedi.

"Non temere, appena inizieranno a frequentare l'Accademia tutto gli sarà rivelato."  aggiunse senza nascondere un sorriso.

"e fino a quel momento sei disposto a sopportare di non essere l'eroe di tuo figlio?" domandò chiudendosi la porta scorrevole alle spalle.

L'ombra NascostaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora