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L'aeroporto è  pieno di persone che vanno e vengono,  che lasciano e riprendono le proprie  cose.  Persone che viaggiano per lavoro, persone che partono per le vacanze  e persone,  come noi,  che scappano da tutto. 
Anche se oltre a scappare,  partiamo per le nostre tanto attese vacanze.  Ancora non ci credo!
Bhe, credici allora!
Ancora mi chiedo a cosa  servi.
"Ragazze non ci credo!! " dico urlando talmente tanto che alcune persone vicino a noi si girano.
" Neanch'io!! "
" Io mi associo! " dice Jen,  sempre urlando,  e ci mettiamo  a ridere come delle matte.
" Dai ragazze andiamo a fare il  check-in!  Che non vedo l'ora  di arrivare! "
" Destinazione Parigi" urla Jen come una bambina.  Lei  sempre  stata la pazza del gruppo,  non dico che adesso  non lo sia,  anzi,  è  più  pazza di prima.  Lei ha sempre le idee più  pazze e ci contagia.  Però  diciamo che anche io e Ashton ci mettiamo del nostro.
"No, ma va ! " dico ridendo.
Ci dirigiamo verso l'aereo. 
Prendiamo  posto,  e afferrò il cellulare  con le cuffiette e un libro  per passare il tempo.  Dormire non se ne parla.
" Chi sa come sarà  Parigi? " sussurra Ashley come se stesse parlando più  con sé stessa.  Lo so che la sta immaginando.  Lo vedo,  tiene gli occhi chiusi con  un grande  sorriso sulle labbra.
" Bellissima! " risponde Jen,  anche lei con gli occhi  da sognatrice. 
Io mi limito a stare zitta,  preferisco non aspettarmi le cose in un modo,  per poi rimanerci male. 
Mi guardo attorno,  e poco più  avanti di noi c'è  una coppietta.  Occupano i posti 23 e 24.
I due ragazzi ridono e si baciano,  tra l'altro  sono gesti molto familiari.  Che teneri...
Comincio a studiare i lineamenti del ragazzo che fino a prima avevo tralasciato.

Non ci credo...

Ancora...

Non è  possibile.  Ora tutto torna.

  È  Chris. 

Il posto 24, il suo.

Ma la ragazza?
La guardo negli occhi e incontro i miei.  I miei occhi vivi, azzurri cielo,  brillanti come mai prima d'ora.

Sono io...
Ecco perché  quei gesti mi erano così  familiari.

Di colpo la vista comincia ad appannarsi,  il respiro diventa corto.  Una lacrima percorre il viso,  l'asciugo.

Siamo noi,  nel nostro primo e ultimo viaggio.

Ricordo tutto. Dannatamente tutto.

Non voglio ricordare.

Ma le sue parole riecheggiano nella mia mente.  Prendo la musica sperando aiuti,  sotto lo sguardo preoccupato delle mie amiche.


Parigi!?  Io la adoro!!
Sí,  finalmente siamo arrivate ed io mi sono ripresa,  e fortunatamente le mie amiche non hanno chiesto nulla.  Prendiamo le nostre valige con n fatica e ci dirigiamo verso l'uscita.

Chiamiamo  un taxi e Ash detta l'indirizzo  all'uomo che guida  questa vettura.

Dopo una ventina di minuti,  arriviamo davanti a quella che dovrebbe essere stata la nostra piccola residenza per il nostro viaggio.  Alla faccia delle piccola residenza,  questa è  una vera e propria grandissima villa,  vorrei quasi dire più grande della mia. 
Sì... è  proprio più  grande di quella a Miami, con l'unica differenza che la mia ospita più di 4 persone,  mentre in questa siamo in solo tre.  Possiamo dire che hanno leggermente  esagerato...
A parte questa piccola annotazione  su quanto  sia grande,  devo dire che meravigliosamente pazzesca e la faccia delle mie migliori amiche,  non fa altro che confermare su ciò  che ho detto.
La villa di trova un po'  in collina,  e ha tre piani, le cui pareti erano  dipinte  di bianco.   Il giardino è  fantastico,  con un lungo viale ci accompagna  alla porta.  Attorno alla nostra villa,  ce  ne sono altre più  o meno uguali. 

Il caso più  bello di sempre (#wattys2017) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora