CAPITOLO 5

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DUE SETTIMANE DOPO...
Pov's Riky
Sono due settimane che Federica e gli altri non mi parlano. Ho cominciato a isolarmi dal mondo. E, tra due giorni ci sarà il ballo d'inizio anno, devo fare pace con fede per portarla al ballo, senno, non so che cosa farei se la vedrei con un altro. Finalmente le ragazze (Shady e Vittoria) non mi guardano più male, e ho fatto pace con Mike. Ma la mia Fede non mi parla. Come faccio sto andando di matto. Sono due settimane che non ricevo un suo bacio. Sono tante due settimane mancano da morire i suoi baci. Eccome se mi mancano.
Oggi, ho deciso di fare pace con lei. Ma prima dell'intervallo abbiamo l'ora di scienze, che odio.
Il professor. Barte entra e comincia a spiegare la lezione. Verso la fine della lezione ci dice.
"Ragazzi ho deciso che farete dei lavori in coppia, e spiegherete l'argomento a scelta."
"Le coppie sono già state decise."
La classe cala in un silenzio tombale.
"Allora... Andreas farà il lavoro con Vittoria, Shady con Alessio..." e le due coppie si baciano.
Non sento più il professore fino a quando fa il mio nome.
"Eh, Marcuzzo.... con. Con. Ci devo pensare... uhm... con Carta."
Lei mi guarda e io le sorrido.
Suona la campana dell'intervallo e vado diretto verso di lei per chiarire la questione, mi manca troppo.
"Ragazze, potrei parlare con Federica?"
"Si ragazze, fatemi passare" dice alle due.
"Vi faccio sapere dopo" e le due se ne vanno.
"Possiamo allontanarci dagli altri? Andiamo fuori" lei annuisce e andiamo a sederci sotto a un albero.
Io la guardo ma non apro bocca.
"Allora? Che devi dirmi?"
"Ah, si, Fede, non sai quanto mi sei mancata in queste due settimane. Due settimane senza chiudere occhio. Sei un pensiero fisso. Mi sono mancati i tuoi baci, i tuoi abbracci. So che non ti piaccio e tutto, ma volevo chiederti se almeno rimanevamo amici" lei mi guarda dritto negli occhi
"Anche tu mi sei mancato. E tanto"
Non la lascio finire che l'abbraccio forte forte.
"Amici?" Dico.
"Amici." Dice.
"Oh, finalmente avró di nuovo una compagna di banco" e lei scoppia a ridere.
"È vero eh"
"Dai, andiamo che sta per suonare" dice e ci dirigiamo verso la nostra classe. Lei riattacca il bacco al mio e io l'abbraccio, mentre tutta la classe applaude.
"Ma che cazz.?" Dico sciogliendomi dall'abbraccio.
"Finalmente avete fatto pace voi due, non riuscite a stare lontani" dice tutta la classe.
"Ommioddio" dice Fede, coprendosi il viso appoggiondolo al mio petto.
Io l'abbraccio ancora e le sussurro che mi è mancata.
E la classe applaudisce ancora più forte.
Finchè arriva il professore e si mettono tutti a sedere.
Io e Fede non lo ascoltiamo oerche stiamo parlando al telefono fino a quando le scrivo.
Ma io dico no, ma il prof, si passa la cera per i pavimenti sulla testa pelata che ti ci puoi spechiare?
Lei scoppia a ridere.
"Marcuzzo, Carta fuori!"
"Sono tornati i piccioncini" sento una  voce, Mike.
Usciamo dalla classe e ci sediamo per terra.
"Allora signorina Carta, vuole venire con me al ballo tra due giorni?"
"Ne sono onorata" dice e mi salta addosso abbracciandomi. Si mi era mancata tanto tanto.
"Vieni oggi a casa mia?"
"A fare" dice
"A fare il progetto di scienze."
"Ahh, me ne ero scordata" dice.
"Vieni tu, stavolta a casa mia. Che ogni volta sono sempre venuta a casa tua, vieni da me. Solo che troverai mia madre che mi riempie di domande, ma poi ci fa lavorare in santa pace."
"Eh, va bene."
"Avviso mia madre"
"Okay"
"Apposto, ha detto di si."
"Allora oggi ti seguo."
"Eh si."
"Fede..."
"Dimmi tutto"
"So che poi, o mi respingerai o farai qualcos'altro. Ma io non ce la faccio io non resisto."
"Cosa Ric-" non le faccio finire di parlare che le poggio le mie labbra sulle sue, e le nostre lingue finalmente si uniscono in un dolce e caldo bacio.
Quando ci stacchiamo, sentiamo applaudire tutta la scuola.
"Ma che cosa?"
"Perche non siete in classe?" Dice Fede imbarazzatissima.
"Noi eravamo qua, già da prima" dicono.
"Oddio" Dice Fede abbozzando un sorriso solo che cerca di nasconderlo tra le mie braccia.
"Che ttenerii" dice Shady.
"Parla per te. Tu." Dico io.
"Ma state insieme quindi?" Dice qualcuno.
"No. Ho avuto solo un attimo di debolezza raga" dico.
E Fede rimane abbracciata a me. Mi sussurra nell'orecchio "ti prego inventati qualcosa"
"Dai ragazzi, andate in classe. E fatevi i fatti vosti cavolo." Dico io.
E Fede scoppia a ridere.
Ogni persona torna nella sua rispettiva classe e finalmente siamo di nuovo soli. La faccio sedere sul davanzale della finestra e lei mi mette le gambe attorno ai fianchi.
Cosí rimaniamo abbracciati fino alla fine delle lezioni.
Anche se tutti ci guarano, non me ne fotte un cazzo. Mi fotte solo che sia con lei e basta. Il resto non conta.
La faccio scendere e ci dirigiamo per andare a casa sua, quando una ragazza la chiama e le dice.
"Hey, scusa sei tu Federica Carta?"
"Si perchè?"
"Guarda il giornalino della scuola"
Lei lo prende in mano, e lo sfoglia fino a quando vede un immagine e si blocca.
"Chi l'ha fatto?"
"Non lo so. Io volevo mettervi in guardia." E se ne va.
"Fede, che hai? Che hai visto?"
Mi porge il giornalino e rimango a bocca aperta ci hanno scattato una foto mentre ci baciavamo.
Con scritto sotto "È VEROOO #REDERICA IS REAL AND IS FOREVER"
E un'altra mentre ci stavamo abbracciando.
"Ma come si permettono? Io li ammazzo tr lo giuro."
"Tu non fai proprio niente. Dai andiamo a casa."
"Non ti da fastidio?"
"Perche dovrebbe? Tanto noi due sappiamo che siamo solo amici.  E non me ne frega niente di che cosa pensano gli altri."
"Parole saggie" dico
"Già" e ci dirigiamo a casa sua.
"Ti avverto. Niente abbracci. Ne baci. E soprattutto niente solletico."
"Staremo a vedere na non te lo prometto" dico
Entriamo a casa sua e va a salutare sua madre con un bacio sulla guancia.
"Buongiorno signora" dico.
"Ah, e quindi saresti tu il ragazzo che dorme con la mia bimba?" Lei sbianca e mi guarda come per dire "sgamati"
"Mamma, ma che stai dicendo? Io ho dormito da Vittoria."
"Io ho chiamato sia la mamma di Shady, sia la mamma di Vittoria. Quindi ho fatto 2+2"
Sgamati.
"Signora, non stiamo insieme peró."
"Però vorresti"
"Si che lo vorrei" Fede mi guarda male.
"Dai andiamo a mangiare che è già pronto."
"Va bene"
Dopo pranzo...
"Grazie di tutto signora è un'ottima cuoca."
"Ti prego dammi del tu e chiamami Evelin"
"Okay, Evelin. Io sono Riccardo."
"Piacere"
"Piacere mio" dico.
"Mamma noi andiamo in camera per fare il progetto di scienze, chiama se hai bisogno di qualcosa."
"Va bene"
Saliamo in camera e chiude la porta io la abbraccio da dietro e comincio a darle dei bacini sul collo.
"Riky, no."
"Eddai, sono solo dei bacini da amici"
"Io lo so, ma mia madre no, quindi staccati"
"Uff." Dico mettendo il broncio, si guarda in giro, come se ci fossero delle telecamere, e poi mi bacia.
Io la prendo e la faccio sedere sulle mie gambe.
Lavoriamo cosí per il resto del pomeriggio, lei è seduta ancora sulle mie gambe, fino a quando non entra la madre che ci porge la merenda.
Solo dopo 5 minuti che la madre la guardava se ne accorge e si alza.
"Fede, Fede... dai potete dirlo a me che siete fidanzati."
"Mamma no, non siamo fidanzati. Riky è il mio migliore amico, niente di più, niente di meno." A quella frase ci rimango male, ma non so perchè, so che sono più di un amico, ma non vuole ammetterlo alla madre. Mi sta bene. Decido che appena la madre le lasceró un bacio che non si dimenticherà mai.
La madre esce, io la prendo di nuovo e la faccio sedere sulle mie gambe e la faccio girare verso di me. Sto per avventarmi su di lei quando siamo a un centimetro di distanza e la madre apre di scatto la porta e ci dice.
"Ragazzi sono pronti i bisco-" dice.
Noi facciamo finta che ci stavamo per abbracciare.
"Si mamma, scusaci. È che Riccardo. Si è fatto male al piede e io lo stavo abbracciando."
"Sisi, okay, faccio finta di crederci." Dice e chiude la porta.
Stavolta aspettiamo cinque minuti e poi la faccio risedere sulle mie gambe, la faccio girare verso di me, mi sto avvicinando a lei... Quando mi squilla il telefono.
"Porcoddue. Devono sempre rompere." Fede si mette a ridere.
Vedo il telefone e mi sta chiamando mia madre.
"Riky, ma dove sei?"
"A casa di Federica, perchè?"
"Perche mi sono spaventata, perche sono tornata presto a casa e non ti ho visto"
"Tranquilla mamma"
"Okay, a dopo"
"A dopo" e chiudo la chiamata.
"Speriamo sia la volta buona ora" dico con ancora lei sulle mie gambe. Mi avvicino aspetto che succeda qualcosa, ma non duccede niente, quindi mi avvicino sempre piú lentamente quando i nostri nasi si sfiorano e le nostre labbra si scambiano di piccoli bacini fino a quando le mie labbra si avventano sulle sue. Che cazzo di emozioni. Un zoo? Un fuoco? Farfalle? Si. Vi spiego, un miscuglio di cose.
La mamma di Fede apre lentamente la porta della camera senza farsi sentire ed eccoci SGAMATI.
non ci siamo accorti della sua presenza, fino a quando sentiamo un flash.
Cazzo ci ha fatto una foto. Pure lei. Ma io dico, no, ma si fa i cazzi suoi?.
Noo, non se li fa.
Chiude lentamente la porta, che imbarazzo!
Fede sembra non si accorge e io continuo a baciarla fino a quando la prendo in braccio, mi dirigo verso la porta e la chiudo a chiave.
Fede non dice niente e ci distendiamo sul letto. Fede ancora non si stacca. Non voglio essere io a farla staccare, sarà lei a deciderlo.
Fino a quando mi manca il respiro e mi stacco.
"Hey piccola tutto apposto?"
"Si"
"Tua madre ci ha fatto una foto mentre ci baciavamo"
"Chee?"
"Eh, si sembravi cosi concentrata sulle mie labbra che neanche te ne sei accorta"
"È vero, non mi sono accorta." Scendiamo le scale e la vediamo con la  macchina fotografica tra le mani.
"Mamma mi passi la Polaroid?" Dice Fede.
"Si aspetta un attimo"
"NO, ORA."
Gliela passa e le canto la canzone
"Respire chiudi gli occhi, e scatta e scatta." Lei mi guarda con un sorriso prima di procedere.
Accendiamo insieme la Polaroid e vediamo una foto bellissima che ci ritrae mentre ci stiamo baciando. Lei sta sopra di me. E io che impazzisco al suo tocco. Adoro.
Anche se vedo Fede che stampa la foto 3 volte, e una la lascia a me, una la lascia alla madre e una la tiene lei.
"Mamma, noi cu baciamo ma non stiamo insieme."
"Okay, stavolta vi credo".
"Mamma fatto gli affari tuoi una volta." Dice e la madre ride.
Risaliamo in camera e mi fermo a guardare la foto.
"Amore, siamo usciti molto bene in quest foto" dico.
"Che chi, come mi hai chiamata?"
Solo dopo mi rendo conto di averla chiamata "AMORE" E ora che faccio?
Riky respira. Diglielo.
Si e se mi rifiuta? Avrai il cuore in pace.
No.
Si.
No
Dai Riky
No
"Fede" dico.
"Ah" l'ho scampata liscia.
"Vieni a dormire a casa mia?" Le chiedo.
"No, se vuoi dormi qua, ma io non vengo la."
"Perche?"
"Perche è troppo lontano Riky"
"Dai Fede"
"La mia risposta rimane no" sbuffo, prendo il mio zaino e mi avvio verso la porta accompaganto da lei. Appena mi vede Evelin mi dice.
"Ragazzo, fuori c'è mal tempo, ti sconsiglio di uscire. Rimani qui a dormire. E Fede, tuo padre stasera non torna, comportati bene con il tuo "amico"" dice virgolettando con le dita in aria.
Lei viene ad abbracciarmi e mi stringe a se.
mi sussurra all'orecchio "stasera sei mio"
Mi viene in mente la canzone e le circondo i fianchi con il mio braccio.
"Ah, quindi ascolti le mie canzoni ehh"
"Perche non dovrei, sei troppo bravo" mi dice e le lascio un bacio sulla guancia.
"Dai ragazzi la cena è pronta"
"Arriviamo" diciamo all'unisono.
A cena Evelin ci riempie di domande.
"Aaallora, Fede, domani vai al ballo?"
"Si"
"Ah, quindi qualcuno ti hai invitato"
"Si, e davanti a tutta la scuola" dice ridendo.
"Chissà chi è, lo conosco" dico ridendo anche io, mentre Evelin ci guarda non capendo.
"Sono io" le dico.
"Nahh, ma che tu. Tu non hai le palle da baciarmi davanti a tutti." La madre la guarda ancora non capendo. Pensavo che capisse.
"Allora Evelin, oggi, visto che siamo vicini di banco, ho fatto una Battuta a Fede, ed è scoppiata a ridere. Il professore, stanco di noi due, ci ha sbattuti fuori dall'aula. Mentre stavamo parlando, le avevo chiesto se voleva venire al ballo con me, ma non ci eravamo resi conto che tutta la scuola ci ha circondati. E io davanti a tutti. Pensando che non ci fosse nessuno, l'ho baciata" dico.
"Più o meno è andata cosí"
"Ahh, capiito" dice ridendo.
"Ma perche non glielo avevi chiesto prima?" Dice rivolgendosi a me.
"Perchè fino a stamattina non ci parlavamo." Dico
"Ahh, e come mai?" Dice
"Cose nostre." Dice Fede.
"Okay ragazzi, io vado a dormire, ci vediamo domani mattina, a domani"
"A domani mamma."
"A domani Evelin"
"Che facciamo ora?"
"Andiamo im camera"
La prendo di peso e salgo le scale. Ignoro tutte le sue proteste e la porto fino in camera sua.
Chiudo la porta a chiave della stanza e lei mi fa cenno di si.
"Sei uno stronzo" mi dice appena mi avvicino.
"Faccio finta di non sentirti. Anzi, si ti ho sentito ora pretendo un bacio"
"Riky, ascolta io. Io sono stanca, stanca di tutti questi baci e poi quando ci chiedono se siamo fidanzati rispondiamo di no. Io non so che fare."
"Neanche io, abbiamo provato ad essere amici. Ma continuiamo a baciarci. Io non voglio rovinare la nostra amicizia."
"Ma non si rovinerà"
"Che ne dici?"
Mi guada strana.
"Fede, vuoi essere la mia ragazza?"
"Mh. Ci devo pensare. No" e ride.
Sono rimasto a bocca aperta.
"Ma certo scemo! Si, si e si!" Dice io la prendo e la bacio.
"Ora possiamo baciarci quando ci pare." Dico
"Aaalt! Non lo diciamo già ai ragazzi, vero?" Dice
"Va bene" dico.
"Pero gli facciamo uno scherzo agli altri?"
"Del tipo" e mi metto a ridere per la sua pazzia.
"Facciamo finta di non parlarci e di non sopportarci a vicenda?"
"Affare fatto" e le stringo la mano ridendo.
"Ma come faccio senza darti un bacio per 8 ore?"
"Come faccio io?"
"Ma tu resisti, io no"  dico io.
Ci continuiamo a baciare oer un tempo infinito, e dopo un po mi cade l'occhio sul mio telefono acceso, leggo l'ora e vedo che sono le 5
"Cazzo Fede. Sono le 5 non abbiamo dormito"
"Ma io non ho sonno."
"Dai che oggi a scuola dormirai senno"
"Uff. E va bene"
Ci sdraiamo sul letto e ci addormentiamo abbracciati.

SPAZIO AUTRICE
HEY RAGAZZE, OGGI SONO 2 ORE CHE SCRIVO QUESTO CAPITOLO SONO BEL 2530 PAROLE. PENSO CHE ORA  IL CAPITOLO SIA LUNGO😹
FINALMENTE FEDE E RIKY STANNO INSIEME. CHE FARANNO CON GLI AMICI, RESISTERANNO? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO.
ALL THE LOVE ONLYFUCKKKK 💎

SCUSA MA NON RESISTO #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora