La città

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Avevamo deciso di andare all'armeria per prendere delle armi da fuoco.
L'armeria si trovava in piena città ed essa era circondata da militari.
Avevamo tre scelte: entrare di nascosto,uccidere le guardie oppure travestirci da militari uccidendone due e rubandogli i vestiti, decidemmo l'ultima.

Mi sono appena svegliato, la giornata è caldissima e il mio morale è a zero, penso ci sia poca differenza tra me e uno zombie in questo momento, prendo il coltello, chiamo Enea e ci prepariamo per andare all'armeria.
Dopo poco siamo pronti e io ed Enea andiamo in città mentre Islam si occupa del resto stando a casa

Enea: -Quanto manca???-
Io: -Dovremmo essere arrivati-
Enea: -La zona è circondata da militari, li ammazziamo tutti?-
Io: -Guarda che abbiamo solo due coltelli come vorresti riuscirci?-
Enea: -Li accoltelliamo uno a uno con calma-
Io: -No è meglio ucciderne uno o due isolati dagli altri e rubarli la divisa-
Enea: -Si ok ci stà-
Enea: -Io uccido quello e tu uccidi quell'altro ok?-
Io: -Ok ma dopo i cadaveri dove li mettiamo per non farli scoprire-
Enea: -Li buttiamo fuori città e li lasciamo mangiare dagli zombie-
Io: -Quindi non lo dobbiamo colpire alla testa?-
Enea: -No sgozziamoli così forse sembrerà che sono stati sbranati dagli zombie-

Appena finito di parlare siamo andati a sgozzare i due soldati e gli abbiamo rubato le uniformi e il tesserino.

Io: -Non avevano armi addosso-
Enea: -Si vede che le avevano messe vie-
Enea: -Eccoli stanno arrivando alcuni zombie, perfetto proprio in tempo per farli fare uno spuntino-
Io: -Se vedono il taglio al collo?-
Enea: -Se lo vedono siamo fottuti-

Nel frattempo gli zombie si stavano avvicinando e quindi avevamo buttato i due corpi immezzo a loro, in poco tempo i militari non si riconoscevano più dalle loro faccie e il loro corpo insanguinato, puzzolente e pieno di pezzi di carne umana.
Ci dirigemmo verso l'armeria dove dei soldati ci fermarono e ci fecero un controllo.

Soldato 1: -Voi chi siete?-
Io: -Non lo vede?Siamo dei militari-
Soldato 2: -Le ultime persone che facevano i simpaticoni come voi si sono ritrovati un proiettile nella fronte-
Enea: -Ci scusi-
Soldato 1: -Tesserino-
Enea e Io: -Eccoli-
Soldato 2: -Non sembrate voi-
Io: -Come no?Sono nostri-
Soldato 3: -Rompete poco tutti e fateli entrare che abbiamo molto lavoro da fare-
Io e Enea: -(a bassa voce) ci mancava poco.

Siamo dentro la base, è piena di soldati armati quindi se finiamo nei casini moriremo sicuramente, L'armeria è vicina ma i militari la circondano, bisogna attirarli lontano.

Enea: -Come facciamo a entrare?- Io: -dobbiamo distrarli-
Enea: -Come facciamo?-
Io: -bò non lo so-

In quel momento un abbraccio di gioia interrompè la nostra conversazione, era la nostra amica Giorgia.

Io: -Ma i militari non ti stavano sparando contro?-
Giorgia: -Si ma mi avevano scambiato per un'altra persona quindi per farsi perdonare mi hanno curato, mi hanno dato da mangiare e mi hanno fatto diventare un militare-
Enea: -Riguardo ai militari... me abbiamo sgozzati due poco tempo fa-
Giorgia: -(tremando)Ma peeerchè?Siete dei mostri (tirandoci due schiaffi)-
Io: -Senti è questione di sopravvivenza, ci servono armi-
Enea: -Se vuoi puoi venire con noi però dovrai aiutarci-
Giorgia: -Cosa devo fare?-
Enea: -Hai presente quella granata che hai dentro alle tasche dell'uniforme?-
Giorgia: -(tremando) si-
Enea: -Ecco la dovresti tirare più lontano possibile senza farti vedere da nessuno per attirare l'attenzione dei militari su quel punto-
Giorgia: -Ok però non voglio morire-
Io: -Non morirai-

La Giorgia prese in mano la granata, si mise in un angolo della base militare, tirò il cordellino e la lanciò più lontano possibile e così dopo qualche secondo quasi tutti i soldati erano andati a controllare la zona d'impatto della granata.

Perfetto io pensaì e quindi entrammo tutti dentro l'armeria e riempimmo i borsoni con armi e munizioni, avevamo ricavato munizioni di ogni tipo, una balestra, qualche pistola e fucili in abbondanza soprattutto ak47 ed M4.
Eravamo usciti quando sentimmo una frase che ci paralizzò.

Soldato 2: -Abbiamo ritrovato due cadaveri di militari mangiati dagli zombie ma prima di essere sbranati qualcuno li aveva sgozzati ed io ho già idea di chi sia stato, due ragazzi prima sono entrati qua dentro con dei tesserini che non assomigliavano a loro ma dopo un pò li abbiamo fatto entrare, dovunque voi siate io so che siete stati voi quindi uscite oppure essere sbranati dagli zombie per voi sarà il paradiso rispetto a quello che vi faremo.

Ci hanno sgamati, Le recinzioni non si riescono a superare in nessun modo quindi siamo costretti a passare immezzo ai soldati che ci vogliono morti.

Io: -Siamo costretti dobbiamo passare li immezzo-
Io: -Sono tutti armati lì dentro?-
Enea: -No dieci sono armati il resto no-
Giorgia: -Cosa volete fare quindi?-
Enea: -Prendete i fucili in mano e ricaricate, siamo costretti a minacciarli-
Io: -Vado prima io, prendo la pistola e minaccio di uccidere il capo se non ci fanno passare-
Giorgia: -E se non funziona?-
Io: -Se non funziona trovate un bel posto dove seppellirmi-

Corsi verso il capo e feci come previsto, funzionò e riuscimmo a tornare a casa.
Appena arrivamò al nostro rifugio rimanemmo scioccati da quello che i nostri occhi stavano vedendo.

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Questo capitolo è stato molto lungo e per questo ci ho messo un casino a farlo.

Cosa sarà successo a casa?

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto❤

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