Non c'è due senza tre

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I militari erano sparsi in giro per la piccola città di campagna.
I militari dopo poco si allontanarono per qualche minuto quando Samuele decise di provare ad andare a chiamare i suoi amici.

Devo sapere se i miei amici sono vivi, la casa di Islam è accanto alla mia quindi dovrei riuscire a raggiungerla senza problemi.
Appena i militari si allontanano parto.
I militari si allontanarono e Samuele corse fino a casa di Islam dove lo trovò con un coltello in mano intento a uccidere chiunque entrasse, lui corse verso di me non riconoscendomi per accoltellarmi quindi mi spostai e gli bloccai il braccio dove aveva l'arma così dopo poco tempo ritornò calmo.

Io: -Islam ma che cazzo fai?-
Islam: -scusa non avevo capito fossi tu-
Islam: -pensavo fossi un militare-
Io: -se entrasse in casa tua un militare perchè lo dovresti accoltellare?-
Islam: -perchè ne ho visto uno che sembrava cercasse di uccidere la Giorgia, gli sparava contro-
Io: -la hai vista morire?-
Islam: -non sono sicuro fosse morta-

A interrompere la nostra conversazione fu uno sparo proveniente da una casa vicina

Islam: -(urlando) MA CHE CAZZO-
Io: -Non urlare se lo fai attirerai l'attenzione prima o poi-
Islam: -dobbiamo andarcene-
Io: -oppure sgombrare l'area-
Islam: -Come vorresti fare?Siamo solo in due-

In quel momento arrivò Enea, aprì la porta di casa di Islam e la chiusse a chiave.
Senza nemmeno parlare tirammo tutti e tre fuori i coltelli e ci dirigemmo verso strada per sgombrare l'area attorno a casa mia e a casa di Islam.
In un'ora avevamo sgombrato e fortificato con dei pallet e delle travi di ferro l'area.

Enea: -bel lavoro ragazzi-
Io: -non avevo mai ucciso nessuno-
Islam: -Tranquillo quelli non erano umani erano delle bestie-
Enea: -Restiamo qui?-
Io: -eh bè dopo tutto sto casino per fortificare e sgombrare l'area direi di si-

Avevamo tutti quello che ci serviva ma mancavano delle armi da fuoco e quindi decisi di riferirlo al gruppo.

Io: -Ragazzi manca una cosa-
Islam: -cosa?-
Enea: -ho capito cosa vuoi dire: mancano delle armi da fuoco-
Io: -Bravo lo hai capito-
Islam: -Come ce le prendiamo?-
Enea: -O uccidiamo i militari e prendiamo le loro armi oppure andiamo a prenderle all'armeria-
Islam: -Io dico armeria-
Io: -anche io la penso così ma è lontana l'armeria-
Enea: -I veicoli ce li abbiamo, la benzina pure, siamo apposto-
Islam: -Quando andiamo quindi?
Io: -direi domani mattina-
Islam ed Enea: -per noi va bene-

la sera dormimmo tutti insieme a casa di Islam e io prima di dormire chiussi le porte a chiave e riflettì sulla situazione attuale.

La situazione è da una parte buona e da una parte cattiva.
La cosa buona è che ora abbiamo tutto quello che ci serve e siamo insieme mentre la cosa cattiva è il mondo la fuori oltre questa casa che abbiamo fortificato, è totalmente andato, niente è più come prima.

In quel momento mi scese una lacrima e dopo poco mi addormentai, dovevo essere carico per la giornata successiva.

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In questo capitolo si è visto un pò più di azione del solito.

per questo spero che vi sia piaciuto e se l'avete apprezzato ditemelo.

Grazie per aver letto questo capitolo❤

Oltre la pazziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora