Trasferimento

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Mi presento:
Mi chiamo Allison Brown ma tutti mi chiamano Ally
Ho 16 anni; i capelli biondi e gli occhi azzurri.
I miei genitori hanno divorziato da quando io avevo 4 anni.
Sono figlia unica.

In questo momento sono in macchina con mia madre e sto andando in aeroporto per raggiungere il compagno di mia madre che abita a Londra.
Non so cosa aspettarmi io non lo conosco so solo che è bell'uomo sulla quarantina e che ha un figlio di un anno più grande di me.

Dopo due ore

Sono finalmente arrivata a Londra.
Non ho parole è bellissima e poi qui fa molto più caldo rispetto a Boston.

Quando il taxi si ferma mia madre scende dalla macchina paga il tassista e fa il giro per prendere le valige nel cofano nel frattempo io scendo dalla macchina e mi guardo intorno.
Mamma: vieni tesoro entriamo.
Davanti a me trovo una villa stupenda:

E mentre io rimango imbambolata a fissare la mia nuova casa mia madre comincia a correre mentre un uomo esce dalla porta e la prende in braccio facendola girare e la bacia, io disgustata distolgo lo sguardo e davanti a me compare un ragazzo con ad...

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E mentre io rimango imbambolata a fissare la mia nuova casa mia madre comincia a correre mentre un uomo esce dalla porta e la prende in braccio facendola girare e la bacia, io disgustata distolgo lo sguardo e davanti a me compare un ragazzo con addosso solo una pantaloncino.

E mentre io rimango imbambolata a fissare la mia nuova casa mia madre comincia a correre mentre un uomo esce dalla porta e la prende in braccio facendola girare e la bacia, io disgustata distolgo lo sguardo e davanti a me compare un ragazzo con ad...

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Cazzo è stupendo io in confronto a lui non sono niente.

Vabbè lasciando stare i miei film mentali sono appena entrata in casa e non ci posso credere è fantastica anche dentro.

Marcus(compagno di mamma): allora intanto benvenute immagino siate stanche;Cameron potresti accompagnare Ally in camera sua?
Mha più che una domanda sembrava un ordine.Vabbè lasciamo stare.

Cameron: ok,seguimi.
Saliamo delle scale che poi portano in una corridoio lunghissimo ma noi ci fermiamo solo alla 3 porta.

Cameron:allora questa è la tua camera quella accanto è la mia e più in fondo c'è quella dei nostri genitori per ogni cosa chiedi loro io per te non esisto tutto chiaro?
Io:scusami ma chi ti credi di essere ma tranquillo non ti avrei chiamato lo stesso.
Lui non sembra manco minimamente offeso anzi si gira e cammina a testa alta senza rivolgermi più la parola.

Il mio fratellastro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora