Libertà. Una parola al giorno d'oggi così scontata può assumere alle volte un sapore così dolce da diventare quasi smielato, trasformandosi in felicità. I casi in cui questo accade sono più unici che rari, ma almeno una volta ogni uomo ha la squisita occasione di poter gustare il dolce sapore della libertà che diventa felicità.
Bea aveva avuto quell'occasione esattamente il giorno dopo il suo esame di maturità, che aveva deciso di passare in riva al mare. I suoi compagni avevano deciso di partire alla volta di Ibiza, e sarebbero partiti la sera stessa, quindi si stavano preparando e nessuno aveva potuto accompagnarla.
Tranne uno. Andrea era stato l'unico che le era stato vicino durante tutti questi anni, in particolare durante il suo ultimo anno. Andrea aveva frequentato la sua stessa scuola e si era diplomato già l'anno prima, quindi chi meglio di lui avrebbe potuto supportarla in questo periodo? Andrea aveva staccato da lavoro ed era passata a prenderla dopo l'orale; l'aveva portata a prendere un gelato, e si erano andati a sedere in riva al mare, sopra una tovaglia. Si misero a guardare il mare, che sembrava confondersi con il cielo, mentre il sole caldo di luglio riscaldava le loro gote. Dopo un po', Andrea tirò fuori dalla tasca uno spinello e lo accese, aspirando profondamente.
"È il momento perfetto per una canna" disse Bea.
"È sempre il momento per una canna" le rispose Andrea.
"Ci verrà un'insolazione messi sotto il sole, dovremmo spostarci."
"Scherzi? Siamo in riva a mare, non c'è nessuno, potrebbe non succedere più."
Dopo qualche tiro, Andrea passò la canna a Bea, che fece un tiro così profondo che iniziò a tossire.
"Hai intenzione di restarmi sulla coscienza? Vedi di riprenderti."
Bea sorseggiò un po' d'acqua, e dopo poco si riprese. Fece altri tiri meno profondi, e si rilassò, appoggiando la testa sulla spalla di Andrea.
"Stai già meglio?"
"Sì, va meglio."
Bea non ci poteva credere: le sembrava ieri che era entrata per la prima volta 3 anni fa in questa scuola ed Andrea era stata la prima persona che aveva visto. Era uscita un paio di volte con lui ed altri amici in comune, e ritrovarlo lì si mostrò come un'occasione più che come una sorpresa. Era stato subito disponibile a far sì che si ambientasse in quel contesto così nuovo per lei, ed era solo grazie a lui se aveva continuato, senza mollare, fino all'ultimo.
"Sai, Bea, anche io ho rischiato di passare da solo il giorno dopo il mio esame."
Bea trasalì: c'era un'altra?
"Davvero? E con chi l'hai passato?"
Quasi come avesse percepito il terrore nelle sue parole, con tono tranquillo le rispose: "Mia madre mi ha portato fuori per un weekend, prova ad indovinare dove."
Bea rifletté un secondo, poi sorrise.
"Firenze."
"Esattamente."
Seguirono attimi di silenzio, accompagnati dal solo rumore delle onde, e qualche macchina in lontananza.
"Menomale che qua ci sei tu. Mi rodeva il fegato sapere che avrei dovuto passare il primo giorno della mia nuova vita chiusa a casa."
"Nuova vita? Hai delle belle prospettive di vita. Mi chiedo allora come la mia nuova vita non sia ancora iniziata allora."
"Almeno per una volta sta' zitto, e lasciami godere il momento."
"Dovrei stare zitto? Vieni qua che ti faccio vedere chi deve stare zitto."
Andrea si alzò dalla tovaglia, la prese in braccio e la trascinò verso il mare, e dopo essere entrato in acqua, la gettò tra le onde. Bea cercò di trascinarlo con sé aggrappandosi alla sua maglia, e riuscì perfettamente nel suo intento. Dopo pochi secondi, riemersero dalle acque e cominciarono a schizzarsi addosso, rincorrendosi verso la riva. Quando Andrea riuscì ad afferrarla, la gettò sulla spiaggia e la bloccò sotto di lui con le braccia. I loro visi erano a pochi cm di distanza, tant'è che i loro nasi quasi si toccavano. Bea decise che quello era il suo momento, quello che attendeva ormai da 3 anni. "Adesso lo bacio. Tanto cosa può fare un innocuo bacio? Adesso lo bacio."
Lo baciò allora, un intenso bacio che sembrò durare un'eternità. E si rese conto proprio in quel nomento che un bacio non fa male quando lo si da, ma dopo.
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Road to somewhere.
General FictionUn paesino di provincia, dove tutti condividono una mentalità chiusa e sono sempre pronti a giudicare e a puntare il dito contro gli altri. Una comitiva di ragazzi, stanchi dei panni troppo stretti che indossano dalla nascita, con la voglia di emerg...