VI

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Giacomo amava il suo piccolo paesino: il mare non c'era, ma era immerso del verde, tra le immense distese di grano, gli ulivi e i mandorli in fiore, e il cielo sembrava fondersi con quell'immenso verde così da regalare a chi lo guardasse uno spettacolo mozzafiato. Tra l'altro, aveva avuto la fortuna di crescere in una piccola villa appena fuori il suo paesino, circondata da un giardinetto dove sua nonna coltivava le rose e, anni fa, suo nonno aveva avuto un frutteto. Sua nonna, per convincerlo ad andare fuori per cercare un lavoro migliore, gli ripeteva sempre che la bellezza del suo paesino, che ancora lo teneva ancorato lì, sarebbe sfiorita un giorno come la bellezza di una donna sfiorisce con l'avanzare degli anni. Eppure, quel piccolo paesino a lui dava pace e tranquillità, non sarebbe mai riuscito ad abbandonarlo per il caos cittadino, solo per soldi poi. Il modesto impiego che aveva, la villetta immersa nel verde, la compagnia di sua nonna e sua sorella, e quella di quei 4 amici che gli erano rimasti, a Giacomo bastavano. Perché andare via?

Giacomo sapeva perché sua nonna lo esortava ad andarsene: sapeva che le catene di quel paesino, con gli anni, si sarebbero strette sempre di più sui suoi polsi, incatenandolo ed imprigionandolo in un destino che, per quanto bello potesse sembrare alla sua età, un giorno sarebbe diventato una trappola mortale. Sua nonna sapeva perfettamente quello che Giacomo negli anni aveva tentato di nascondere, ed aveva paura, esattamente come Luca, delle conseguenze che l'ignoranza e la maldicenza avrebbero potuto causare. Con sua nonna non aveva mai affrontato l'argomento, ma ricordava perfettamente le parole di Luca.

"Tu non capisci, o forse non vuoi capire. Hai idea di cosa possa significare dichiararsi gay in un paesino di 4000 persone? Significa portarsi volontariamente verso la morte. Non tanto per le persone che potrebbero parlare, quanto più per le altre che potrebbero attentare alla nostra vita. Li senti parlare gli altri ogni volta che prendiamo l'argomento? "Io i froci li brucerei tutti, li manderei ai lavori forzati, invece di incularsi a vicenda tutto il giorno! Sono malati, come si fa a preferire il cazzo per la figa? Dovrebbero morire tutti, di AIDS o HIV. Spero di poterne avere uno tra le mani un giorno, per poterli strangolare con le mie mani". E tu credi che non lo farebbero con noi due? Ci ammazzerebbero. E tu vuoi farti ammazzare? Non credo.

Per non parlare di quello che succederebbe con mio padre, lo sai che è una testa calda, più di me, mi picchierebbe fino a lasciare a terra mezzo morto e mezzo vivo."

Giacomo era seduto fuori in giardino, canna tra le dita e le cuffie alle orecchie. Rifletteva, pensava a Luca, e pensava che forse sua nonna aveva ragione. Avrebbe dovuto andarsene, il più lontano possibile, dove non doveva nascondersi, poteva essere se stesso, senza nessuno che lo giudicasse. E Luca? Luca sarebbe venuto con lui, l'avrebbe seguito, perché è questo che si fa per amore. Sarebbero andati in una grande città, magari vicino al mare, avrebbero preso in affitto un appartamentino discreto tutto per loro, e magari avrebbero preso anche un cagnolino. Giacomo avrebbe coltivato le rose sul balcone, le rose di sua nonna, e si sarebbe preso cura di loro come Luca si sarebbe preso cura di lui. Avrebbero comprato un giradischi, dove avrebbero messo tutti i giorni i vinili di De Andrè, il cantante che amavano entrambi. Avrebbero cantato le sue canzoni tutto il giorno, e mentre facevano l'amore, avrebbero messo in sottofondo "Dolcenera", la loro canzone preferita.

A volte pensava che sarebbe stato meglio nascere femmina, ma non aveva mai saputo rispondere alla domanda "Luca si sarebbe innamorato di me anche se fossi stato una femmina?". Aveva addirittura pensato di fare l'operazione di transazione, ma in cuor suo sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio. Quando aveva visto sua sorella con Luca a letto, l'aveva odiata, ma Giacomo conosceva quello che sua sorella faceva quotidianamente, ed era perciò passato ad odiare lui, che si era ridotto a scoparsi sua sorella, forse proprio per dispetto nei suoi confronti, o forse proprio per vederlo. Ad interrompere i suoi pensieri, fu un messaggio. Giacomo prese il cellulare, e lesse il messaggio.

"Domani ci vediamo per pranzo?"

Lesse il mittente: era Luca.

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