4.Liam

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Ero abbastanza tentata in quel momento, andare da loro e ficcarsi nei casini o girare i tacchi per tornare a casa e far finta di non aver visto nulla? Mi girai di spalle sperando di non essere vista e molto piano iniziai a camminare.

'ti prego,fa che non mi veda,ti prego fa che non mi veda'

"Paige!" merda.

Mi girai bianca come un lenzuolo "Louis?" lanciando un'occhiata dietro di lui riuscì a vedere Niall contorcersi con il guinzaglio in mano e il cane che provava a correre via. Santo Dio.

"Dove andavi?"

"No, stavo tornando a casa perchè ho dimenticato il cellulare" si dai Paige, sei credibile e sei riuscita a non fare una figura orribile.

Louis però scoppiò a ridere. Cacchio rideva?

"Paige, lo hai in mano" eh ma dai però.

Boccheggiai , ora che cavolo mi inventavo?

Troppo concentrata dalla situazione non mi resi conto che il guinzaglio era sfuggito dalla mano di Niall e che ora il cane stava correndo verso di me.

Diciamo che mi ritrovai dolcemente un cane di più o meno venti chili addosso che mi leccava la faccia cinque secondi dopo.

Mi si presentava davanti un lungo e sudato  pomeriggio.

Arrivai a casa completamente stremata e con dei capelli che sembravano un nido di vespe tanto erano impicciati. Tutto per colpa di Niall e la sua meravigliosa idea di voler diventare il dog sitter di quartiere .

Senza guardare in faccia nessuno, più per paura di uccidere qualcuno che per altro, mi fiondai in camera mia per spogliarmi e darmi una lavata .

Presi l'asciugamano e corsi in bagno per una doccia calda. Ero totalmente distrutta, e la sera serei anche dovuta uscire.

Velocemente mi lavai e uscì dalla doccia, avvolgendomi intorno il grande asciugamano bianco caldo.

Mi vestì ed asciugai i capelli, facendomi una treccia umida. Presi il pacchetto di Marlboro e mi affacciai alla finestra, controllando che non ci fosse nessuno.

Una volta controllato misi la mano sulla grondaia e mi tirai su, fino a toccare il tetto con i piedi .

Salì fino a sopra l'affaccio della soffitta e mi sedetti a gambe incrociate.

Sfilai una sigaretta dal pacchetto e la accesi, aspirando profondamente. Da anni ormai salivo sul tetto per rilassarmi, leggere, e anche studiare certe volte, quando Luke rompeva e mi distraeva in continuazione.

Osservare i passanti, mi era sempre sembrato rilassante. Vederli camminare veloce, piano, studiare i loro visi, le loro espressioni, tristi,felici,vederli piangere. Vedere le vite altrui scorrere, quando la mia era ferma o in bilico su un filo, durante le crisi, dopo i litigi con tutti, mamma e papà, quando nessuno capiva, i passanti senza parlare mi facevano riflettere, solo poter stare qua su per vedere le loro vite andare avanti. Pechè capivo e continuo a capire che oltre la loro di vita, anche la mia continuava per la sua strada, e potevo decidere se lasciarla andare da sola o guidarla, essere padrona delle mie scelte e seguirle. Sigaretta dopo sigaretta, vita dopo vita, tutto continua. Un tiro, due tiri, un passante, due passanti.

"Hey"si era seduto accanto a me. Ero sicura che mi avrebbe trovato.

"Ciao Ni" presi la sua mano e la strinsi. Mi era mancato così tanto.

"Siamo in ritardo tesoro,devi prepararti"

"Si, ora scendo" finì velocemente la sigaretta, spegnendo il mozzicone su una tegola.

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